Le fiamma avvolgono tutto. Le pareti sono nere, il calore è insopportabile.
"Jonh! Jonh, dove sei?"
Il fumo è denso, avvolge il naso e la gola. Deborah tossisce ancora.
"Jonh!" Non posso riamnere qui... devo andare via...
La ragazza inciampa in una sedia mezza bruciata. Le fiamme le avvolgono un attimo il corpo e le vesti.
"Deborah..." un debole suono, una voce indimenticabile.
"Jonh, sei qui?"
"Attenta... "
Non finisce neanche la frase, che un pezzo di tetto, cade sopra quel corpo, che tanto ha sognato ed ha avuto.
Un gemito, e tutto finisce.
Fuoco, dappertutto e poi buio.



Due mesi dopo, in ufficio.
"Ehi, Jonh, faresti queste due fotocopie?"
"Mi dispiace, la fotocopiatrice non funziona"
"Usa quella del mio ufficio"
Jonh si dirige verso l'ufficio del suo collega e migliore amico. La fotocopiatrice si trova davanti l'immensa finestra.
Guarda verso il mare con uno sguardo malinconico. A Deborah piaceva molto il mare....
Poi, un'onda, diversa dalle altre, si alza, sempre più, fino a diventare immensa.
Acqua, dappertutto e poi buio.