Illusions
Mi perdo nella mia stessa mente

Karin entrò nella stanza del rifugio che ormai lei, Sasuke, Suigetsu e Juugo occupavano da qualche giorno. Sasuke guardava fuori dal quello che ormai era lo scheletro di una finestra, senza vetro, e Karin si scaldò, alla vista di quel ragazzo all’apparenza così posato e serioso. Chiuse la porta di legno ormai rovinata dalle tarme e si avvicinò al leader della squadra Falco. Si portò a un centimetro dal suo corpo che, nonostante dal di fuori sembrasse freddo, proprio come i sentimenti che i suoi occhi trasmettevano, era bollente, un recipiente di lava pronto ad eruttare. Gli passò una mano intorno alla vita e poi la alzò verso il suo petto, che Sasuke faceva alzare e abbassare quasi impercettibilmente, sembrava che volesse trattenere il fiato.
Sasuke ci mise mezzo secondo ad afferrarle la mano e a scansarla violentemente, infastidito. Le sue sopracciglia si corrugarono in segno di noia, mentre la compagna di squadra ricacciava dentro le lacrime orgogliosa, dipingendosi un sorriso falsamente beffardo al di sopra del mento.
Per un attimo ci aveva sperato. Perdendosi nei pensieri di ricordi lontani, Sasuke aveva sperato e per un attimo creduto davvero, lasciandosi abbandonare all’illusione, che quella mano che lo aveva accarezzato fosse stato della compagna di un’altra squadra a cui era appartenuto.
Karin non lo aveva infastidito con il suo gesto; lo aveva infastidito facendogli sperare ingannevolmente che non fosse lei.
“Fallo ancora,” disse freddo, d’un tratto.
Karin si affrettò ad obbedire prima che cambiasse idea.
“Fammi illudere ancora un po’,” si disse.
Gli piaceva viaggiare lontano nell’utopia.  









Note autrice

Se la trovate legermente cambiata da prima è perché sto revisionando le mie vecchie fics, correggendo eventuali orrori e robette del genere.
Eeee poi niente, questa flash doveva nascere come una Sasu/Saku, ma siccome odio profondamente la rosa il mio istinto ha fatto tutt'altro. Le mie dita si sono mosse da sole, giuro!