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Autore: somochu    05/01/2013    5 recensioni
"La verità è che sei uno stronzo."
Longfic|Seblaine|Tratta dal film 50 volte il primo bacio|Commedia; Romantico
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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50 First Dates

 

1.

 

 

 

 

 

 

"Sai, Alex, ieri sera ho incontrato un uomo che..."

"Perché ora stai sospirando, Louis?

 

 

"Sebastian Smythe è assolutamente affascinante, davvero, Mark. Ho passato la serata più bella della mia vita."

 

 

"Non immaginerai mai con chi ho passato la notte, Lily."

"Chi?"

"Sebastian Smythe."

 

 

"È stato dolcissimo a cena."

"Oh, e immagino che quindi il dopo cena sia stato anche meglio, sbaglio?"

"Eccome se è stato ancora meglio."

 

 

 

"Quindi lo rivedrai?"

"... Non so, la mattina dopo mi ha detto che doveva prendere un aereo per andare a controllare che la sua nonnina stesse bene. C'è stato un maremoto nella sua città natale."

 

 

"Che cosa ti ha detto, Liam?"

"Che suo zio mentre guidava ha avuto il colpo della strega e doveva andare ad aiutarlo."

 

 

"Ha detto che doveva recuperare la sua cuginetta che la sera stessa sarebbe uscita dall'armadio che porta a Narnia."

 

 

"Ha detto che gli faccio schifo."

 

 

 

 

 

"Sono stato bene."

Sebastian pensa che deve essere stato davvero sbronzo quando l'ha conosciuto, per essersi imboscato in un Taxi con questo biondino piuttosto bruttino e scialbo. Non sa perché, ma la sera prima gli era sembrato molto carino e attraente, ma ora come ora non può fare a meno di rimanere stupito di quanto i suoi gusti peggiorino dopo solo due GinTonic.

"Anche io," mente, sorridendo di circostanza. "Davvero molto bene."

Qualcuno gli ha detto, una volta, che la sua faccia tosta è talmente incredibile che dovrebbe fare l'attore. Non ricorda chi glie l'abbia detto – uno dei suoi amanti forse? -, ma ricorda di per certo di aver risposto che lui una carriera nel cinema non la vuole. Non per un film che non fosse porno, almeno.

"Quindi ci rivedremo?"

La faccia del biondino è quasi carina, tutta speranzosa, pieno di aspettative...

"Vorrei, davvero vorrei tantissimo, ma purtroppo..." e per questo lui deve distruggergliela. "... Questo è stato tutto un grosso sbaglio, io... Io sono innamorato di una ragazza, ma lei... Lei ora è andata via per sempre e ho pensato che andando con altri sarebbe stato più facile... Ma non lo è stato, scusami."

La faccia di Simon (O Silver?) è davvero epica e Sebastian deve mordersi l'interno della guancia per non scoppiargli a ridere in faccia. È ridicolo come certi uomini pensino che una nottata passata insieme faccia di lui l'amore della propria vita.

E ora mentre lo guarda con quegli occhioni capisce di averlo fregato per bene. Davvero ci è cascato con la solita storia del povero ragazzo mollato?

"Oh, io... Non so cosa dire, mi dispiace molto."

Facile come rubare le caramelle a un ragazzino.

"Figurati, anzi, ti ringrazio per avermi tolto ogni dubbio: io amo e amerò per sempre solo lei," sa di essere stronzo, ma, insomma, è così divertente... "Comunque spero di rivederti in giro, Sauron."

Perché si chiama Sauron, no?

"Mi chiamo Shane," risponde quello, ma non sembra arrabbiato. Forse è ancora dispiaciuto per la storia della ragazza.

"Lo so, però lei si chiama Sarah, e chiamarti Sauron mi ricorda lei..."

In realtà gli ricorda il Signore degli Anelli, ma non lo esprime ad alta voce, continuando a tenere aperta quella messa in scena, mettendo a disposizione per la sua stupenda sceneggiata anche gli occhi da cucciolo bastonato più da abbipietàdimetipregosonobuono del suo repertorio.

Sauron sembra ancora più mortificato e Sebastian riesce a fare un gesto con la mano per salutarlo e voltarsi per lasciarselo alle spalle, prima di non riuscire più a trattenere una risata che stava urlando per uscire da troppo tempo.

I ragazzi stupidi sono sempre i più divertenti.

 

 

 

 

 

 

"La verità è che sei uno stronzo."

Quando Adam, suo fratello, sputa certe sentenze di solito ha sempre ragione. E di fatti anche questa volta non sbaglia mentre, spaparanzato sul divano – i popcorn come sempre incorporati – guarda qualche replica di Sex and The City.

"Senti, quello se l'è cercata. E poi, insomma, non è che solo perché mi piace prendere in giro qualcuno ora sono da impiccare."

Adam sbuffa, prendendo una manciata dalla sua scodella e mettendo in pausa, capendo che è uno di quei momenti in cui Sebastian è in vena di parlare.

"Io ti impiccherei, invece, lo sai."

Sebastian lo fulmina con lo sguardo, allungando il braccio per fregare qualche popcorn al fratello. Questi lo fulmina a sua volta e gli dà uno schiaffetto leggero sulla mano.

"Hey!" risponde al gesto Sebastian, indignato. "Che razza di fratello sei se non sfami il tuo povero fratellino indifeso?"

"Tu? Indifeso?" gli risponde a sua volta Adam, facendogli la linguaccia. "Tu sei un demone, altroché."

Sebastian ghigna un pochino, prima di prendere la testa del fratello sotto il braccio e stringerlo abbastanza da far sì che la testa si abbassi alla portata della sua altra mano; finalmente può far scorrere le nocchie su quella testa di legno e dargli una bella lezione per averlo chiamato stronzo.

"Sebastiaaaaan, lasciamiii," urla Adam e Sebastian, impietosito, lo lascia andare con un sorriso da sadico in volto.

"E questo ti sia da lezione," dice, ridacchiando e guardandolo massaggiarsi la testa con un broncio adorabile.

"Vaffanculo," gli risponde Adam, ancora imbronciato.

A volte Sebastian fa fatica a credere che suo fratello ha solo un anno in meno di lui: sembra così piccolo...

"Me ne vado a lavoro," dichiara, alzandosi dal divano e scoccando ad Adam un'occhiata ammonitrice. "Non fare danni e non mangiare tutta la marmellata, o te lo taglio, quanto è vero che mi chiamo Sebastian Smythe."

 

 

 

 

 

 

 

La verità è che da quando lui e Adam hanno deciso di andare a vivere insieme in quell'appartamento a New York tutto è più difficile. Insomma, il collage glielo paga loro padre, questo sì, ma per sopravvivere hanno tutti bisogno di cibo, no? Soprattutto contando quando diamine mangia quell'idiota di suo fratello.

E... Diamine, fare il Dog Sitter in fondo non è così male.

Davvero.

... Ma a chi vuole darla a bere?

Fa schifo. Completamente. Soprattutto per ritrovarsi a guardare cani in una città bellissima e piena di opportunità come la Grande Mela.

E poi lui odia i cani, i bambini, i vecchi e qualsiasi cosa al mondo che non sappia vivere senza essere accudito, servito e riverito. I cuccioli non gli fanno pietà e tanto meno tenerezza, ogni volta che ha in mano quei guinzagli, anzi, la voglia di strozzare qualche cosetto pulcioso che gli viene affidato è sin troppa.

Anzi forse in effetti lui odia qualsiasi cosa in quel mondo di svitati - fatta eccezione per il caffè.

E poi i cani... Puzzano. Dio, quanto puzzano.

Non tutti, ma alcuni davvero gli fanno desiderare un rifugio antiatomico il più vicino possibile. Sono un'arma batteriologica.

Per questo in questo momento Sebastian è piuttosto innervosito, mentre accompagna gli adorabili cucciolotti a fare una passeggiata in giro per Central Park – l'unico luogo in cui sono calmi e abbastanza posati da non costringerlo a tirarli tutto il tempo.

Sono in sei quel giorno, compreso il cane puzzolente della signora Finnigan. E Sebastian ha passato mezzora a cercare di ricordarsi tutti i nomi e decide in quel momento di fare un ripasso: Bob Dylan c'è, Pill c'è, Anakin c'è, Beethoven c'è, Pilaf c'è...

Qual'è il sesto nome? Cerca di ricordarsi, Sebastian, senza però farselo venire in mente dopo.

Dai, un cane nero che... Oh cazzo.

Dove diavolo è il cane nero?

Preso leggermente da un momento di panico – giusto un pochino – riconta di nuovo i cani costatando dopo qualche minuto di apatia totale che ne manca uno. Si è fatto sfuggire un cane.

La padrona lo ucciderà.

Si guarda intorno, di nuovo impanicato e nota che c'è un piccolo bar, lì vicino, e Sebastian si avvicina pregando ogni Dio possibile e immaginabile che il tizio losco che sta ora consegnando una bottiglia d'acqua a una ragazzina abbia visto dove sia sparito il suo cane

Non è suo, ma...

Cazzo.

Maledizione.

Spera di riuscire a calmare il tono: è sin troppo nervoso e non vuole avere a che fare con le persone, quando quei cani che si deve portare appresso obbligatoriamente bastano per mandare i suoi nervi a mille.

"Scusa hai visto un cazzo di cane pe-"

Si ferma un attimo, le parole che gli muoiono in gola quando, voltandosi, trova seduto a uno dei tavoli del bar un ragazzo forse della sua età e con un sorriso bellissimo che per un attimo gli fa perdere il filo dei pensieri. Il ragazzo sta leggendo un libro, in quel momento, e sembra molto, ma veramente molto preso.

Si rende conto che vuole sapere cosa ha fatto nascere quel sorriso disarmante, e quasi non fa caso all'uomo del bar che continuava a domandargli se stia bene.

Lui non sta bene. Per niente.

Ha appena trovato la sua nuova preda e si fotta pure il cane sperduto. Lui ha da fare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Eeeeed eccomi qui con una long. Non so perché, ma è da un po' che mi frulla per la testa quest'idea di scrivere una Seblaine su 50 Volte il primo bacio, uno dei miei film preferiti. E quindi niente, ho deciso di prendere spunto dal film sulla trama generale. Trama generale, giusto quella, perché per il resto se ne distaccherà molto per episodi, reazioni etc! Spero comunque di non fare un casino e non rovinare questo film che è meraviglioso.

 

Le mie ultime parole famose sono state: “le mie prossime long saranno molto più angst o comunque intense” e invece eccomi qui con l'ennesima commedia romantica. Ma che devo fare? Sono una dipendenza per me!

 

Ah! Aggiornerò ogni sabato, se riesco. Non ho esattamente pronti molti capitoli, ma confido di farcela. Mah, staremo a vedere.
La nuova modifica è il bannerino che mi ha fatto la Ila (quello che vedete lassù in cima), aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah. Lo amo e non la ringrazierò mai abbastanza per questo <3 <3 è sempre bravissima.



 

E... Boh, ringrazio Marzietta per tutto e per essere semplicemente lei e tutte le ragazze del Kink perché... Loro sanno perché.
Un saluto a tutti!

 

 

 

 

   
 
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