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Autore: _ohtaylorswift_    05/01/2013    0 recensioni
Tremavo dal freddo e dal pianto. Ero sola, sola, completamente sola! Non c’era ombra di passanti lungo quella vecchia strada: nessuno mi avrebbe mai trovata.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO


Il ticchettio della pioggia era continuo.
Pioveva da circa tre ore. La strada, i tetti, le auto … tutto era colpito dalla grosse gocce di pioggia. Era così fitta che riuscivo a malapena a vedere il viale poco distante dal luogo in cui mi trovavo. Ero rannicchiata con la schiena appoggiata al muro scrostato di un vecchio palazzo di periferia. Non avevo ombrelli né giacche pesanti. Non potevo coprirmi, rifugiarmi in un bar o in un negozio. Non avevo soldi. Non avevo un cellulare. Nulla.
Chiusi gli occhi e mi concentrai sul rumore della pioggia. Il ticchettio aveva un ritmo ben preciso, mi fece ricordare quando, durante le lezioni di danza, la mia insegnante ci faceva sedere in cerchio e ci invitava ad ascoltare una canzone e a trovarne il ritmo battendo le mani o i piedi.
Sentii una lacrima calda e salata rigarmi la guancia.
Strinsi le ginocchia al petto, come se quel gesto potesse proteggermi, rassicurarmi, farmi pensare che tutto sarebbe tornato come prima. Sapevo però che non era possibile ricominciare daccapo. Non potevo cancellare quello che c’era stato. Non potevo rialzarmi, sistemarmi i vestiti zuppi d’ acqua e camminare a testa alta, tornarmene in città e ricominciare a vivere. No.
Tremavo dal freddo e dal pianto. Ero sola, sola, completamente sola! Non c’era ombra di passanti lungo quella vecchia strada: nessuno mi avrebbe mai trovata.
Riaprii gli occhi e lasciai che il mio sguardo si perdesse nel paesaggio assai anonimo che mi circondava: la strada, asfaltata chissà quanti anni prima, era tutta una buca. Un solo lampione irradiava una  luce fioca. Le case che vi si affacciavano erano tutte uguali, con i muri dipinti a calce e ammuffiti, le vecchie porte in legno che ospitavano numerose ragnatele.
Gli alberi, in quella zona, erano assai radi: scorsi poco distante un olmo abbastanza alto, senza foglie, senza nidi di uccelli. La pioggia rendeva quella zona ancora più triste e desolata.



Nota: so che è corto, ma mi è venuta l'ispirazione per scrivere questo pezzo e poi stop, adesso penserò bene a come continuare. è solo un assaggio, ecco tutto. Spero vi piaccia.





  
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