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Autore: jenny88    21/07/2004    14 recensioni
So Hermione, tell us evrything 'bout you!
Herm ci racconta una storia!
la sua!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Quando ero piccola le mie amiche mi prendevano in giro, ero parecchio strana io, come se non fossi nel posto giusto, come se non fossi un essere umano.

Ricordo intere giornate passate da sola nel cortile della scuola, su quelle scale di pietra fredde e sterili, aspettando un segno, che non arrivava mai, aspettando che le mie amiche mi chiedessero la ragione della mia tristezza, ma non arrivavano mai, allora mi mettevo a leggere, adoravo esplorare i mondi altrui, spesso mi aiutavano a capire anche il mio, fu proprio questo desiderio di capire che mi portò a voler conoscere sempre più cose.

Ero ancora una bambina, ma già parecchie cose erano chiare nella mia testa, non mi interessava giocare con le bambole, l'ho sempre ritenuto stupido, conservo ancora le decide di Barbie che corredavano la mia stanza, tutte ordinate, guai se una mora finiva vicino a una roscetta, succedeva il finimondo, eppure non le ho mai usate, forse è stupido mettere tanta cura per le cose che non consideri importanti, ma fa parte del mio carattere preciso e maniacale.

La mia capacità di fantasticare è sempre stata eccelsa, spesso mi sono trovata a gioire in un mondo che non era il mio, a chiudermi in camera a sognare, cose assurde, irreali fino all'ennesima potenza, ma nel mio universo mentale mi sentivo felice.

C'è stato un periodo che sognavo il giorno in cui Draco Malfoy sarebbe venuto a prendermi con il suo fedele destriero, e con infinita dolcezza mi avrebbe portato sul suo castello nelle nuvole.

Ci siamo amati io e Draco, lui mi ha sempre disprezzata per il mio sangue, anche quando tra noi c'era tenerezza.

Ho provato a cambiarlo, ma lui si deve amare per quel che è, tutti noi dobbiamo essere amati per quello che siamo, restare con lui sarebbe stato ipocrita, io non lo amavo, amavo colui che viveva nei miei pensieri, così troncammo la nostra relazione, ma fu meglio così: lui ha scoperto il vero amore in una moretta che frequentava da tempo come amica(Jenny xD xD), e io, bè io sono tornata dai miei amici e sono felice più che mai, sono felice per Draco, io e lui siamo rimasti amici, a volte riesce anche a scambiare qualche parolina con Ron e Harry, deve averci tenuto a me, la sua ragazza è molto popolare, come del resto lui, non mi è mai stata simpatica, quando stavamo insieme gli girava sempre intorno, ma sono felice per loro due, sono fatti per stare insieme. Io l'ho sempre detto a quel testone!

Quando ero piccolina ho spesso pianto in silenzio.

Una volta ricordo, la mia mamma si era tanto impegnata a cucirmi a mano un vestito di carnevale, adoravo vestirmi da strega, forse sempre perché avrei voluto far parte di un altro mondo.
Così da quando ero davvero piccola ogni anno mi vestii da strega. Un carnevale entrai in classe, era il giorno della festa in maschera, io ero tutta fiera del mio vestito fatto dalla mamma, non vedevo l'ora di sfoggiarlo.

Rimasi di stucco quando vidi le mie compagnette di classe vestite come per dover andare ad un gran Galà. Ci divertivamo a immaginare cosa saremmo state da grandi, e loro si divertivano a canzonare me perché ancora non lo sapevo.

"e allora perché studi tanto"?

Mi chiedevano con quella vocetta, che ricordo desideravo tanto avere.

Non rispondevo mai, stavo li cupa in silenzio, guardandole continuare.

Si divertivano a carnevale, ad impersonare le loro professioni future: c'era la poliziotta, la dottoressa, l'avvocatessa, la cameriera, l'infermiera, le principesse, e poi c'ero io, la strega.
Mi prendevano in giro perché dicevano che sarei diventata una strega spazzacamini, che avrei sposato un barbone e che sarei diventata un fallimento.

Mi promisi che se un giorno qualcosa o qualcuno mi avesse mai conferito dei poteri magici, gli avrei fatto comparire dei brufoli pieni di push dappertutto.

Perché prendere in giro il mio vestito? Io lo adoravo, lo aveva fatto la mia mamma! Quel giorno tornando da scuola lo strappai, lo infangai, lo resi del tutto inutilizzabile, fu l'ultima volta che mi vestii a carnevale, ma fu anche la volta in cui mi resi conto che non valeva la pena piangere, presto avrei sorriso anche io, e le mie rivincite sarebbero arrivate, arrivano per tutti prima o poi.

In fondo non è nemmeno vero che non sapevo cosa volevo fare da grande, è che mi vergognavo a dirlo.

Io volevo fare la strega! Proprio come nei miei sogni. E come nei libri di favole, ma quello non era un lavoro, e allora mi mettevo a piangere per ore nella mia stanza sperando in un miracolo.

Ricordo che in un giorno d'inverno mi sdraiai sul pavimento freddo del mio salone, e decisi che una volta alzata avrei trovato la mia bacchetta magica pronta per essere usata, ma niente, non ho trovato nulla.

Allora mi rifugiavo nella letteratura. Ho viaggiato sull'Orient Express, ho attraversato l'oceano atlantico insieme a Cristoforo Colombo, ho condiviso i sette mari con il capitano Nemo, e ho provato il terrore di Dorian Gray.

Per me i libri sono tutto. È grazie a loro che spesso riesco a spiegarmi ciò che accade, ed è grazie a loro che riesco ad affrontare le cose.

Era un caldissimo Agosto quando la mia vita cambiò radicalmente.

A casa mia si festeggiava il mio compleanno, una festa molto sobria: io mamma e papà. Ma mai potrò dimenticare la felicità di quei momenti in famiglia, hanno formato in parte la donna che sono.
Quell'anno compivo undici anni, nessuno per molto tempo si accorse che qualcosa picchiava alla finestra, ma per caso, decisi di aprirla, e un barbagianni grigio-argento planò leggiadro nella mia cucina, facendo cadere dal becco una busta, non stette più di qualche secondo. Doveva essere scocciato per l'attesa, se ne volò via non appena fatto il suo dovere di postino.
Ricordo mio padre criticare il servizio postale inglese e le sue strambe innovazioni, mia madre gli sorrideva, ma io sapevo che non poteva essere una trovata pubblicitaria, ne avevo letti di libri…
Il mio cuore batteva forte.

Aperta quella lettera la mia vita sarebbe cambiata per sempre.

I visi dei miei si fecero improvvisamente scuri, pensarono ad uno scherzo, ma alcuni professori vennero a parlare con loro, e non poterono illudersi per molto.

Non avrebbero voluto lasciarmi andare.

Io ero la loro bambina, la loro unica figlia, avrebbero voluto farmi studiare in un buon liceo, per poi iscrivermi ad Oxford, nella speranza che fossi diventata una grande non so che.

I miei genitori volevano davvero il meglio per me, e fortunatamente furono in grado di capire che per me il meglio era cambiare vita.

Pianse mia madre il giorno prima di partire, e piansi io per parecchio tempo su quel treno.
Piena solo delle mie nozioni, imparate all'ultimo momento, tentando di salvarmi dalla completa inconsapevolezza di cosa fosse il mondo della magia.

Sette anni sono passati fin troppo in fretta.

ho trovato due grandi amici.
Come ho detto per me non era una cosa comune avere degli amici, la gente mi ha sempre preso in giro.
Fortunatamente sono riuscita ad accorgermi che non era totalmente colpa loro, ma anche del mio atteggiamento saccente, da insopportabile so tutto, che poi in fondo non so davvero nulla.

Ero antipatica a tutti, ma sono riuscita a integrarmi bene fra Ron e Harry.
Eravamo un trio perfetto. Anche se me ne hanno fatte vedere di tutti i colori, e mi hanno fatto fare il triplo dei miei compiti, non ho mai incontrato persone svogliate come loro.

Nel corso degli anni ho anche trovato un'ottima amica in Ginny Weasley, la sorellina di Ron, con lei ho potuto condividere tutte le mie paure, le mie "cotte", e ho potuto riscoprire la "parte umana" di me stessa, che avevo dimenticato esistesse.

Poi mi è sembrato di perderli tutti.

Perché mi sono innamorata, forse è una parola grossa, ma comunque sono stata coinvolta in una relazione amorosa,

Con Draco Malfoy.

Lui mi ha sempre disprezzata per il fatto che non avevo i genitori maghi, è stato il maggior ostacolo per integrarmi a fondo nella società magica, diceva che ero una sporca mezzosangue destinata a fallire.
Per me è stato molto difficile adattarmi in un mondo diverso, e lui l'ha reso quasi impossibile.

Ma un giorno mi ha baciata, e non ci ho visto più, era bellissimo.

Naturalmente i rapporti con i miei amici divennero tesissimi:
Draco aveva tormentato parecchio anche loro, e non glielo avrebbero certo perdonato facilmente, anche perché il mio ragazzo era figlio di un mangiamorte.
Harry non ne volle più sapere di me.
Ginny, da quel momento non parlò più con me.
E Ron… lui riuscì a capirmi, mi disse che se così ero felice, sarebbe stato felice anche lui.
L'ho sempre ritenuto un bambinone, invece Ronald era il più grande di tutti.

Ha seguito i passi della mia relazione attento e mi è stato sempre vicino, nei momenti belli, e soprattutto in quelli brutti, dove è stato indispensabile.

Una sera, tornai dal dormitorio Slytherin. Con Draco le cose non andavano bene. da tempo aveva la testa altrove.

E anche io.

Ron giocherellava con Grattastinchi, io ci parlai a lungo, fin quando lui non mi baciò.
Non pensavo che il mio migliore amico sapesse baciare così bene.
Capì che era con lui che dovevo stare.

Finita la scuola, intraprendemmo il corso per auror, tutti riuscimmo a realizzarci contrariamente a quanto pensava Ron, ovviamente minimizzando se stesso.

Subito dopo ci sposammo, eravamo piccolissimi e così immaturi.

Abbiamo avuto un bambino, è tale e quale a Ronald, ma oserei dire che dentro di se è tutto sua madre, ho tentato di farlo crescere felice, spero che non abbia avuto la mia stessa infanzia un po’ difficile.

Ora ha undici anni, e anche lui ha ricevuto la lettera che gli cambierà la vita per sempre.

Oggi è un giorno di sole qui a King Kross station, Ronald scende sorridente dalla macchina, per seguire il nostro piccolo che corre dallo zio Harry, io mi sento stranamente frizzante, è come se avessi il mondo ai piedi.

Ho quasi paura a dirlo, ma mi sento felice, per la prima volta davvero.

Ron mi si accosta sorridendo, insieme guardiamo nostro figlio Marcel avvicinarsi ad una bambina incredibilmente bionda.

La piccola Sarah Malfoy.

Ha lo sguardo altezzoso del padre, ma è subito molto dolce con Marcel, suo padre mi saluta calorosamente e sua madre un po’ imbarazzata fa lo stesso, ricordando i tempi della scuola ridiamo, Ronald è un po’ impacciato, ha quasi paura che possa riscoprire qualcosa che mi faccia reinnamorare di Draco.
È un uomo davvero bello, ma io amo Ron, e questo testone sembra non capirlo.

Sono le undici.

Marcel, sale sul vagone portando lo zainetto di Sarah, io e Draco ci guardiamo pensando che forse loro riusciranno dove noi abbiamo sbagliato.

Abbraccio Ronald che è circondato da una schiera di parenti, la signora Molly, ha preparato un pranzo regale per nostro figlio, tutti commossi lo salutiamo...

La sua vita cambierà.
Stiamo pensando che sarà triste non avere un mocciosetto per casa, ma quasi dimenticavo che devo trovare un modo per dire a Ron che sono di nuovo incinta.

Lo bacio con passione e le sue orecchie diventano bordeaux.

Finalmente sono una vera strega, ma soprattutto finalmente sono felice.


Eccomi di nuovo con un nuovo delirio notturno! Sta volta protagonosta è la nostra unsufferable know it all! (così diciamo in US)!
Spero vi piaccia perché per me è stato un sacrificio enormissimo intrecciare "certe storie d'amore" perché sn gelossissima! E credo nn lo farò mai più se nn voglio morire di crepa cuore.
Domani parto, ma appena torno aggiorno Fell in Love promesso! Intanto x favore recensite! Anke ki mi odia! Io vi amo tutti!
Forse mi sono sbrigata troppo alla fine! Va bè me misera! bye bye! Ora recensite! vi pregooooo jenny implora in lacrime!
  
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