- HAVE YOU EVER DREAMED..?
Chi non ha mai sognato di incontrare il proprio attore o cantante preferito? Tutti, almeno una volta. E se capitasse davvero? Cosa fareste?
Finalmente
ero riuscita ad avverare uno dei miei sogni più grandi: andare a
Londra. Un'altro punto della mia lista che potevo cancellare con la
penna rossa.
Quando ero nel bel mezzo delle superiori decisi di stilare una lista di
ciò che avrei voluto fare nella vita e, soprattutto dopo la fine
della scuola, stavo spuntando una ad una le aspirazioni di sempre. La
lista si accorciava e allungava in continuazione, non era mai statica.
A Londra avrei voluto fare di tutto: shopping nei migliori centri e
negozi, passeggiate per i giardini più pittoreschi del mondo,
visite ai monumenti e musei più conosciuti e così via.
Insomma, l'unica cosa che non avrei mai voluto fare era annoiarmi. Ma
avrei avuto il tempo per tutto. Era la vacanza che aspettavo da sempre
e non volevo lasciarmi scappare nulla.
Giravo
per le strade di Carnaby Street con qualche sacchetto in mano che
segnalava che ero ancora entrata in pochi negozi per quel giorno.
Camminavo sovrappensiero, ascoltando la musica nelle mie cuffiette
trattate malissimo, fissando tutti e nessuno e pensando a cosa avrei
mangiato quella sera. Ristorante, fast food o cucina casalinga? Ormai
erano gli ultimi giorni che passavo in quella città.
Tutto d'un tratto i miei occhi si puntarono su una figura maschile
seduta al tavolino di un vecchio bar. Era come se non volessero
schiodarsi, erano immobili, non ne volevano sapere di guardare altro.
La prima domanda che mi balenò nella mente fu "Dove ho
già visto quell'uomo?". Era un uomo giovane, sulla trentina, con
una folta chioma castana un po' più lunga nella parte superiore,
alto e snello. Il suo viso squadrato ospitava un sorriso come pochi e i
suoi occhi chiari scintillavano sotto quel sole di una giornata estiva.
Inconfondibili. Era davvero lui? Era così strano vederlo in
abiti normali, senza camicia, giacca e papillon. Matt.
Mi avvicinai titubante, gli avrei dato fastidio? Magari era uno di quei vip a cui non piaceva essere fermato dai fan per strada.
Presi coraggio e parlai.
"Scusa, sei Matt Smith vero?"
La mia voce tremava e speravo solo di non fare gravi errori grammaticali per colpa della tensione.
"Sì, certo. - tirò fuori uno dei suoi sorrisi migliori
che mi fece sorridere a mia volta - Ci conosciamo, signorina..?"
"N-no, o meglio io ti conosco di fama. Ti ammiro da quando ero una ragazzina. Mi chiamo Alice, sono italiana"
Matt spostò l'altra sedia presente vicino al tavolino e fece segno di sedermi.
"Accomodati Alice. E così mi segui sin da ragazzina... Eppure
non sembri poi così tanto vecchia - rise - quanti anni avrai
ora, 17 o 18?"
"Sono 20 a novembre. Sì, ti ho visto in tv per la prima volta
quando avevo 14 anni. Amo Doctor Who e penso che tu sia veramente un
attore strabiliante!"
"Wow, dei complimenti del genere da una ragazza così bella -
arrossii - mi segui da davvero tanto tempo. Vorrei fare il gentiluomo
allora è offrirti qualcosa. Un tè va bene?"
Io annuii, lui chiamò il cameriere e ordinò la bevanda per me.
"Non sarei una brava star se non ti facessi un autografo - prese uno
dei tovagliolini firmati del bar e, con una penna che tirai fuori dalla
mia borsa, ci scrisse con cura qualcosa sopra - ecco a te, tesoro."
Lo ringraziai e il cameriere nel frattempo mi servì una tazza di
tè fumante. Mentre io sorseggiavo pian piano la bevanda,
chiaccherammo. Probabilmente avevo un aria piuttosto tranquilla, ma il
mio cuore non mi dava pace da quando mi ero addentrata in quella
situazione.
"Sei davvero molto simpatica, mi dispiacerebbe lasciarti così
senza qualcos'altro per ricordare questo incontro. Ti va di fare una o
due foto? C'è una di quelle cabine automatiche proprio lì"
"Certamente"
Sorrisi e lo seguii dentro l'abitacolo stretto e illuminato da una luce
abbagliante. Tiranno la tendina e Matt diede il via alla sfilata delle
smorfie più strane. Dopo una decina di foto uscimmo, poi io
presi le foto e diedi la seconda copia a lui. Ce n'era una dove il suo
meraviglioso sorriso risplendeva, una dove mi abbracciava, un bel po'
molto esilaranti e l'ultima, inaspettata, dove Matt mi ha baciata. Le
sue labbra prelevano contro le mie. Osservati la sua espressione mentre
guardava l'ultimo scatto: sorrideva con dolcezza. Poi prese
improvvisamente la mia striscia di fotografie e scrisse qualcosa dietro.
"Mi aspettano in uno studio, perciò devo andare - mi
abbracciò e mi sussurrò dell'orecchio - ho passato del
bel tempo; un po' poco, peccato. Mi aspetto di risentirti"
Poi mi baciò per qualche secondo che probabilmente furono i più intensi della mia vita.
"Ciao Alice.."
No. No! L'immagine di Matt che mi salutava si stava risolvendo lentamente finché non riaprii gli occhi. Non ci potevo credere, era un sogno. Solo un sogno.
[Sognavo di scrivere qualcosa su Matt Smith da quasi un anno e finalmente stanotte ho avuto l'ispirazione giusta. È un po' corta, lo so. Sorry. cc]