Serie TV > Castle
Ricorda la storia  |       
Autore: SciokkyFania    05/01/2013    3 recensioni
"Non sei l'uomo che credevo fossi"
Queste erano state le sue ultime parole prima che lui se ne andasse, prima che lui la lasciasse sola assieme alle sue lacrime, alle sue paure, al suo mondo che si stava sgretolando sotto i suoi piedi...
E così, il freddo di gennaio si stava impossessando di lei… si era impadronito del suo cuore congelandolo e rendendolo inaccessibile.
Genere: Commedia, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L'uomo che sei

Capitolo 1 -Preoccupazioni-


 
 
"Non sei l'uomo che credevo fossi" 
Queste erano state le sue ultime parole prima che lui se ne andasse, prima che lui la lasciasse sola assieme alle sue lacrime, alle sue paure, al suo mondo che si stava sgretolando sotto i suoi piedi... 
E così, il freddo di gennaio si stava impossessando di lei… si era impadronito del suo cuore congelandolo e rendendolo inaccessibile.
 
 24 Ore prima…
 
 "Sono felice che tu sia qui con me" le sorrise rubandole un bacio a fior di labbra. Lei respirò a fondo quel suo profumo che la stava inebriando, tenne gli occhi chiusi come voler assaporare fino in fondo quel semplice sfiorarsi, come se, aprendo gli occhi tutto sarebbe potuto sfumare. Le accarezzò la guancia, delicatamente quasi a non volerla sciupare, la guardava incantato, era rapito dalla sua bellezza.Gli baciò la mano e gli sorrise, si persero l'uno negli occhi dell'altra, nulla avrebbe potuto scalfire quella magia che aleggiava attorno a loro, così innamorati, così semplicemente incapaci di lasciarsi andare…
I secondi impiegati in quel gioco di sguardi sembravano infiniti, il mondo circostante sembrava non esserci. 
Drrrrrrrrrrriiiiiiiiiinnnn 
Il suono persistente del campanello li destò dal loro "momento magico". La baciò e si diresse verso la porta con lo sguardo di lei che non lo lasciava un secondo, squadrandolo da capo a piedi, soffermandosi su quel sedere perfetto e mordendosi il labbro gli sorrise maliziosa. Si voltò verso di lei e gli regalò un sorriso meraviglioso del quale era impossibile non incantarsi.
"Per l'amor del cielo, Richard la vogliamo aprire questa porta?!" 
Sbottò Martha sorpassando il figlio per aprire la porta al posto suo. "Scusa madre mi ero incant... " sorrise alla detective voltandosi poi verso la porta e si pietrificò. 
"La tua ex moglie n°1è qui!!!" disse con fare teatrale la donna, gesticolando animatamente, dirigendosi poi verso la cucina sedendosi accanto a Kate. 
"Ciao Martha anche io sono contenta di vederti" disse sarcasticamente la giovane donna avanzando, con un trolley al seguito, verso Richard. 
"Ciao kitty come stai?"  gli chiese baciandogli le guance.
"C-che ci fai qui?!" domandò confuso.
"Sono venuta a prendere mia figlia per un tranquillo weekend di sole donne in Europa!"  disse avanzando appoggiando i bagagli vicino al divano.
"I-in europa?!..e quando lo avresti deciso?!" 
"A dir la verità ieri sera" disse sorridendo soddisfatta!
"Mi spiace far crollare tutti i tuoi piani ma Alexis è malata e non andrà da nessuna parte!" puntualizzò l'uomo.
"Oh la mia povera piccola, ammalata?!" canzonò preoccupata 
"dov'è?"
Una mano spuntò dal divano 
"sono qui mamma"
La donna si voltò e avanzò verso quella voce roca, che proveniva dal centro del grande loft 
"tesoro mio come stai?" si sedette sul bracciolo del divano accarezzando la guancia della figlia.
Kate rimase in silenzio tutto il tempo ad osservare la scena e ad un tratto si sentì come fuori luogo, come appartenere a qualcosa che non era suo. Martha, come a notare questo suo pensiero, le posò la mano sulla sua e la strinse sorridendole sussurrandole "si ricorda solo ora di avere una figlia"...
Con lo sguardo rivolto al cielo, Maredith, che prima di allora non aveva notato la presenza della detective, alla battuta di Martha, si voltò verso le due donne e con un sorriso malefico, che si faceva largo lungo quel suo viso angelico, disse:
"Detective mi scusi non l'avevo notata, tutto bene? Cosa ci fa a casa di Rick A quest'ora? Ancora ricerche per i tuoi libri Richard?”
Domandò voltandosi verso l'uomo che non ebbe tempo di rispondere che Kate era già ad un passo dal divano
"Veramente noi..."
Ma Kate fu interrotta dalla donna che, senza prestarle attenzione, scrutava Castle dal profondo e con sfacciataggine disse: 
“Penso che non ti dispiaccia se rimango qui,  finchè la NOSTRA bambina non si sentirà meglio" 
Abbracciò la figlia quasi a stritolarla, lasciandola esterrefatta da quel gesto così pronunciato di affetto. Kate era pietrificata e serrò i pugni, non aveva mai provato tanto odio per qualcuno come lo provava per quella donna presuntuosa, ma stava a Castle la battuta finale, non erano affari suoi, ora era lui che doveva decidere il da farsi.
 
 
"Non posso credere che gli abbia detto di sì!"   
"Che altro avrei dovuto fare scusa, è sua madre, mica potevo farla stare in albergo!!" allargando le braccia esasperato 
"Richard Castle e la sua coscienza…"
Camminavano lungo la scena del crimine, parlottando tra loro, cercando di non far trapelare nulla agli agenti che, presi dalle indagini, gli camminavano attorno.
"..per una volta potresti metterti nei miei panni! e poi non hai nulla da temere, io sono tutto tuo" disse sussurrandoglielo nell'orecchio per non farsi sentire. Kate che si paralizzò a quel contatto, poi, prendendo lucidità, si voltò contrariata verso di lui dicendo: 
"Guarda che se vuoi, ci puoi fare quello che vuoi… non sono mica gelosa! Contento tu!" 
Si diresse a testa alta e a passo spedito, raggiungendo il resto della sua squadra. Lui, le corse dietro e ad un soffio dal suo orecchio: 
"Oh si che lo sei" 
Le guance della detective presero colore.
"Ti sbagli non lo sono per niente..."
"E invece si" continuò lui.
"Cosa non sei?" chiese Esposito, incuriosito da quel battibecco.
"Niente" risposero entrambi con la loro solita connection.
"Oooooook" disse il detective, facendogli strada verso il corpo, dove trovarono Lanie in prima fila a fare un esame preliminare sul corpo della vittima.
"Ehi alla buon ora!" disse il medico legale maliziosamente. 
"Cosa abbiamo?" chiese la detective, ignorando la battuta dell'amica.
"Donna bianca, sulla trentina. Causa della morte strangolamento -indicando il segno marcato presente sul collo- l'ora del decesso è stimata tra le 2-3 di questa notte. Abbiamo trovato un pezzo apparentemente plastica, sotto l'indice della mano dest..."
-dad dad dad dad dad dad-
Tutti si voltarono verso lo scrittore. 
"S-scusate è in numero di emergenza di Alexis" disse spostandosi dal gruppo sfilando un cellulare dalla tasca "Alexis tutt..Maredith???..."
A quel nome Kate si voltò verso Castle, che agitato camminava avanti e indietro.
"Maredith?..quella Maredith??" chiese il medico legale con fare incredulo.
"Già.." rispose, senza togliere gli occhi da Castle.
"O-oh sento puzza di gelosia!!"
"Sta zitta Lanie" l'incenerì Kate.
"Che cosa ha combinato Castle?" chiese Ryan unitosi al gruppo.
I tre si voltarono verso l’uomo.
"..che c'è?! lo state fissando!!.."
"Pare che la ex moglie di Castle sia arrivata in città…" spiegò Esposito.
"Uuuh Beckett… qualcuno mi sa che qui si sente minacciato!"
La detective si avvicinò ad un soffio da Ryan e con il suo sguardo assassino disse:
"L'unica persona che si deve sentire minacciata in questo momento sei tu, se non la smetti con questa ironia! Ricordati che non ci metto nulla ad usare la mia pistola!"
"Su andiamo Beckett non devi nascondere il fatto che ti senta minacciata è normale.."
"io non..." 
Non ebbe tempo di finire la frase che Castle li raggiuse.
"Kate! era Maredith, dice che ad Alexis si è alzata la febbre ed ha finito le medicine. Gliele devo riportare… ti spiace se..."
"No no Castle, vai pure. Io e i ragazzi torniamo in centrale..."
"Grazie!" le disse lo scrittore, avvicinandosi pericolosamente a lei. Voleva baciarla, voleva il sapore delle sue labbra sulle sue ma non appena si accorse del danno che stava per commettere,doveva controllarsi,così le strinse semplicemente la mano.
 "A dopo" e così andò via. 
Avrebbe voluto fermarlo, avrebbe voluto digli che non poteva sopportare che stesse con quella donna da solo, ma l'unica cosa che riuscì a fare, fu rimanere immobile, pronunciando un debole, quasi sospirato, "ok".
"Beckett!.." la chiamò la dottoressa
"Ryan dimmi che cosa hai scoperto…" ignorò Lanie. Era meglio deviare il discorso Castle, sapeva dove l'amica voleva arrivare ma ora doveva cercare di pensare al lavoro. Una donna era stata uccisa e sicuramente i famigliari volevano avere delle risposte. Per le sue di risposte, ci sarebbe stato il tempo. Era preoccupata, non poteva negarlo ma si fidava ciecamente di Castle e per il momento andava bene così.
 
Il vento soffiava gelido. Camminava a passo svelto con in mano il sacchetto di medicinali, perso nei suoi pensieri, era preoccupato, sapeva che Kate non approvava, sapeva che la presenza di Maredith la disturbava ma cosa avrebbe potuto fare, infondo, era la madre di sua figlia. Aveva la testa che gli scoppiava, si trovava nel giusto, ma se fosse stato al posto di Kate, avrebbe accettato che un Josh o un Damming vivessero sotto il loro stesso tetto!?!.. Assolutamente NO! era escluso… Quindi, la soluzione a tutta questa storia era solo una e ora sapeva cosa avrebbe dovuto fare. Fin dall’inizio, per il bene di Kate, ma sopratutto per il bene della loro relazione.
 
Maredith era intenta a giostrarsi tra i fornelli, a preparare qualcosa di caldo da far mettere nello stomaco ad Alexis, che, con la febbre molto alta, non aveva la forza nemmeno di tenere gli occhi aperti. Era preoccupata, sentimento comprensibile per una madre, non era mai stata di quelle modello, ma era pur sempre sua madre e il fatto che la sua bambina non stesse bene le stringeva il cuore. Si sarebbe immaginata di tutto per quel fine settimana ma non sua figlia immobilizzata al letto e di trovare il suo ex marito e la sua amica detective a vivere sotto lo stesso tetto. C'è sempre stato qualcosa tra di loro, lo aveva subito percepito dal primo incontro con la donna ma ora sentiva che era diverso, sentiva che tra loro ci fosse qualcosa di più di quella collaborazione, che Richard vantava di avere con lei. Tutto questo la infastidiva, e la infastidiva parecchio perchè la detective non era come tutte le altre per cui Richard aveva perso la testa. Tipiche donne dal fisico mozzafiato, attratte dai suoi soldi ma che poi in realtà non gli avrebbero lasciato nulla. Kate Beckett era una donna semplice, aveva attratto Rich come una calamita, facendolo innamorare. Il loro, era una sentimento puro, profondo, che nemmeno con lei era mai riuscito ad avere. Beckett era l'eccezione nella vita di Castle, di quelle eccezioni che facevano la differenza nella vita di un uomo, di quelle eccezioni che riuscivano a cambiare un uomo semplicemente con l'amore. Strinse il mestolo, con il quale girava la minestra, quasi a volerlo stritolare. Era preoccupata. Preoccupata per sua figlia, preoccupata per quell'uomo che era felice tra le braccia di un'altra donna, probabilmente quella giusta, lasciando della loro storia passata, solo un lontano ricordo e come Rick si era allontanato da lei sostituendola con un'altra, anche Alexis avrebbe fatto lo stesso e questo la terrorizzava, non poteva accettarlo.
 
New York, una città piena di gente, che freneticamente vive le proprie vite, ma io vorrei soffermarmi su tre di queste. Tre persone, legate tra loro, tre persone dalle quali scelte avrebbe dipeso il loro futuro. Chi avrebbe agito? Chi avrebbe lasciato andare? Chi avrebbe giocato?... Tre vite, tre storie, tre destini, con i quali il fato si stava divertendo a giocare…



Angolo Mio:

Piccola long che ho scritto fantasticando sul prossimo episodio XD,ringrazio la mia Sory per gli accorgimenti!
Spero che vi piaccia,un abbraccio alle mie ragazze!!,vi adoro!!!
Al prossimo capitolo (^-^)

kiss kiss

Sciokky
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Castle / Vai alla pagina dell'autore: SciokkyFania