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Autore: lavfiveguysoned    05/01/2013    2 recensioni
due ragazzi sconosciuti si incontrano per caso ad una festa e...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono stata invitata ad una festa di compleanno di una mia compagna di classe; era da tanto che non andavo ad una e stavolta avevo intenzione di divertirmi. Era il suo diciottesimo quindi sarebbe stata una festa fatta in grande e per l'occasione servivano vestiti adeguati, trucco adeguato e regalo perfetto. Io e la mia migliore amica dovevamo vederci quel pomeriggio così la chiamai e le dissi ' Martaaaaaaaa lo sai che oggi pomeriggio dobbiamo andare in giro per negozi vero?' - 'Si babeee faremo tante compere' – 'okay allora ci vediamo alle 3 sotto casa mia così andiamo' – le risposi.

Attaccato il telefono andai a farmi una doccia veloce, mi infilai dei pantaloncini corti e una canotta di pizzo bianca che risaltava la mia abbronzatura, scarpe basse e lasciai i capelli lunghi bagnati. Faceva caldo,eravamo a giugno, poco dopo la fine della scuola e non vedevo l'ora di divertirmi.

Erano arrivate le 3 ma Marta ancora non era arrivata.

    1. *driiiiiiin, suona il citofono*

'Chi èèèèè?' - urlai

'Sono Martaaa, scendi scema' – scesi e le dissi 'come al solito sei sempre in ritardo eh stupida (?)'
Scoppiammo a ridere tutte e due e andammo. Ci toccò anche correre, stavamo per perdere l'autobus, riuscimmo a prenderlo e ci sedemmo.

'Uuuuhh ho il fiatone' – esclamai

'A chi lo dici vaaa, non correrò più giuro ahah' – esclamò Marta.

'Allora cosa hai intenzione di comprarti per stasera Ele?' - mi chiese Marta

' Mah non saprei, di sicuro prenderò un bel vestito con dei bei tacchi alti, stasera voglio colpire anche me stessa' – dissi.

'Aahahahah sei sicura di non voler far colpo invece?' - mi chiese Marta

'Se capita per me va benissimo' – risposi.

'oooooooooh siamo arrivate finalmente dopo 30 minuti di autobus non ne potevo più' – esclamai io – ora mi fumo una sigaretta.

 

Eh si perchè il mio brutto vizio era quello del fumo, iniziai a fumare due anni fa, per colpa di un mio ex ragazzo e ora faccio fatica a smettere.

 

Marta:'Daii Ele muoviti a finire quella sigaretta che voglio entrare in questo negoziooo!'

Ele: ' si ho finito ora entriamo'

 

Indovinate che negozio era ?! Bershkaaaa, lei ama quel negozio perchè è giovanile, è pieno di vestitini corti. Le brillarono gli occhi alla sola vista *-*

 

Marta: 'Ohhh mio Diooo Ele ma guarda quiiii, no devo assolutamente provare questo vestito'

 

Era bello, era di colore blu, un blu acceso, corto e senza spalline e prese dei tacchi chiusi e vertiginosi. Le stava tutto benissimo.

Quella indecisa ero io, che non sapevo neanche da che parte cominciare, così mi aiutò la mia migliore amica.

Ne provai 1, 3, 5 e ancora non trovai quello che mi stesse bene o che mi piacesse particolarmente.

 

'Uffa ma come sei complicata ragazza miaaa, ora ti trovo qualcosa io, vediamo se non ti accontenti' – mi disse Marta prima di girare tutto il negozio.

La sentii da lontano urlarmi 'Girati subitoo, non voglio che lo vedi prima di provarlo' – mi girai e al suo tre mi girai - ' Oh mio Dio, ma è stupendo, proprio come li amo io *-* - esclamai.

Era un bel vestito di pizzo nero, corto e con le maniche a tre quarti; lo provai subitissimo, mi calzava a pennello, mi stava davvero troppo bene e poi Marta mi diede delle scarpe col tacco doppio, molto ma molto alte, a modi stivaletto.

Mi slanciavano tantissimo, e meno male perchè purtoppo non avevo un fisico mozzafiato, ero in carne.

Facemmo altri giri per negozi, comprammo accessori, profumi, trucchi e andammo a casa di Marta a prepararci perchè si stava facendo tardi.

Erano già le 18.30, mancavano solo un'ora e mezza e dovevamo incontrarci con la festeggiata per andare insieme.

Facemmo una doccia veloce, ci cambiammo, piastra, trucco leggero e viaaaaa, fuori casa.

Fecimo un'altra corsa purtroppo per non perdere l'ennesimo autobus, salimmo e ci sedemmo.

Io era agitata e esternai questa mia sensazione : ' Marta sono agitata, mi sento come se stasera debba succedere qualcosa'

'Oddio, bella o brutta?' - mi chiese – 'Bella, credo' – 'E allora stai tranquilla, stasera ci divertiremo dai' – mi risponde.

E intanto per passare il tempo su quell'autobus vuoto mettemmo e cuffiette e iniziammo ad ascoltare una canzone “Rum and Rayban” di Sean Kingston e Cher Lloyd.

Era la canzone giusta, ritmata e perfetta per la serata.

Dopo un'oretta arrivammo e ci incontrammo con la festeggiata.

'Oh cacchio Marta ma il regaloooooo?' - le chiesi.

'Tranquilla stordita, l'ho preso io' – mi risponde – 'Ahh meno male, se no sai che figura'

 

La festeggiata era bellissima, boccoli stupendi, trucco stupendo, vestito meraviglioso; le facemmo i complimenti e ci invitò a salire sulla terrazza del locale.

 

'WOOOOOOOOOOOOW' – esclamammo tutte e due – era un terrazzo bellissimo, grandissimo, con tanto di piscina e tavolo di aperitivo.

C'era tanto alcool lo ammetto, talmente tanto che non ci vedevo più.

Mi fiondai subito al tavolo a prendere un cocktail e lo presi anche alla mia migliore amica.

C'era tantissima gente, tra compagni classe a gente che neanche sapevo chi fosse.

 

'Allora vi state divertendo?' - chiese una persona da dietro.

 

Ci girammo ed erano dei ragazzi, devo dire molto carini.

 

'Piacere io sono Michele' – esclamò questo ragazzo alla Marta

'Piacere, io invece sono Louis' – esclammò questo ragazzo rivolgendosi a me.

'Siete venute qua da sole?' - chiesero – 'Eh si' – esclamammo noi.

'Bene allora voi avete trovato la compagnia perfetta'

 

Scoppiammo a ridere e andammo a sederci ad un tavolino.

 

'Allora quanti anni avete?'

'Io 18' – risposi – 'E io 17' – rispose Marta.

'Ah siamo anche coetanei, bene bene'

 

Scoppiammo a ridere tutti e quattro e Marta poco dopo mi disse : 'Io e Michele andiamo a farci un giro, se hai bisogno fammi uno squillo'

'Va bene Marta, ma stai attenta' – le risposi.

 

Ebbene restammo da soli, io ero di fronte a lui e abbassai lo sguardo verso il cocktail, lui si accorse che era finito e mi chiese ' Ne vuoi un altro dolcezza?'

'Oh si grazie, molto gentile' – risposi

Louis: 'Torno subito' – io intanto mi accesi una sigaretta perché ero un po' nervosa e agitata e lui tornò con il cocktail.

 

'Ma grazie mille, sai che sei proprio gentile?'

'Grazie grazie me lo dicono in tante'

'ahahahah questa è una di quelle frasi che non dovresti dire ad una ragazza se vuoi fare colpo su di lei' – risposi.

'Hai ragione, ma amo sentirmi desiderato da una donna' – mi rispose.

'Ahhh allora sei uno di quei ragazzi che ama essere desiderato ma che non desidera una ragazza?'

'Non è detto, con quelle come te potrei fare un'opzione' – mi rispose.

 

Iniziai a sciogliermi piano piano dentro, era troppo dolce e ogni volta che parlava mi faceva sorridere. Davvero di lui mi colpì il carattere, sapeva far ridere, anche se diceva una cosa fuori posto sapeva sempre come rimediare.

Andammo avanti per 2 ore a ridere, bere, ridere e bere.

Era mezzanotte ormai, e ancora non si era vista in giro Marta, ma in questo momento poco ci pensavo perchè ero con Louis.

 

*E' mai possibile che mi sia già infatuata di questo ragazzo dopo averlo conosciuto solo da 4 ore?*

Sì era possibile perchè io mi sentivo così, io mi sentivo bene e quella strana sensazione che avevo in macchina prima di venire era reale.

 

Mi venne in mente di fare una pazzia, presi per mano Louis e gli dissi: 'Ti va di andare a fare un giro da soli senza questo rumore e tutta questa folla?'
Louis: 'Certamente' – mi rispose

Andammo via, mano per la mano, salutai la festeggiata e le diedi il regalo.

Tolsi i tacchi che ormai mi facevano male, scendemmo le scale correndo e continuammo a correre per strada. Ero ancora mano nella mano con Louis e lui mi chiese: 'Dove stiamo andando?'

'Tu seguimi e poi vedrai' – gli risposi.

 

Dopo un po' arrivammo in questo posto; era la mia collina preferita, dove molte volte io e la mia migliore amica andavamo a guardare le stelle. Purtroppo era un posto anche fatto di brutti ricordi, perchè come una stupida, in passato ci portai alcuni miei ex ragazzi, ma non aprii l'argomento.

Bendai Louis e arrivati in cima tolsi la benda e gli dissi: 'Guarda, ti piace?'

'Oh si, mi piace davvero tanto tutto questo. Sei proprio romantica sai?!' - mi disse – io arrossii un po e gli risposi: 'Si, è la caratteristica più importante di me. Sono anche una ragazza simpatica, amo ridere ed è quello che mi hai fatto fare tu per tutta la sera. E' la tua caratteristica più importante'

 

Lui non sapeva che dire era imbarazzato ma continuò a guardarmi negli occhi come se fossero delle stelle luminose e io stavo per non capire più niente da quanto fosse bello.

Mi prese la mano destra e poi cominciò a guardare le stelle, iniziò a descrivermele tutte.

Rimasi stupita da tutto ciò ed esclamai: 'allora non sei solo uno stupido ragazzo che ride e rimorchia le ragazze solo con la sua bellezza'.

Lui si girò verso di me, iniziò a farmi il solletico e mi disse ' Ehi ehi ehi dolcezza vacci piano, che quei quello più forte sono io'.

 

Io continuai a ridere, soffrivo tantissimo il solletico e lo imploravo di smetterla, ma lui continuava.

Ad un tratto vide che stavo morendo e smise, mi afferrò i polsi e mi bloccò.

Eravamo vicinissimi, ci guardavamo, respiravamo in modo affannato ed era così forte la voglia di baciarci. Lui si avvicinò ma io mi allontanai e gli dissi: 'E' ancora troppo presto'.

 

Mi misi a correre; erano le 3 e mezza, Marta mi mandò un messaggio con scritto che tornava a casa con Michele e io le risposi che sarei rimasta fuori con Louis.

Correvo ancora più veloce trascinando il 'mio' uomo.

Lui mi chiese: ' Dove andiamo dolcezza?'

'Non preoccuparti tesoro, ora vedi' – gli risposi.

 

Alle 3 e mezza sapevo che la festa della mia compagna di classe era finita e riportai Louis si quella terrazza.

'Perchè siamo tornati dolcezza?' - mi chiese – 'Aspetta e vedrai cosa ho in mente' – gli risposi.

Lui si sedette su una sedia mentre io bevendo ancora un'altra birra, mi spogliai finchè non rimasi con l'intimo.

Lui alzò la testa e disse : 'Come mai ti sei spogliata?? Oh wow, comunque sei bellissima, sei perfetta'

'Oh grazie mille dolcezza; spogliati anche tu e poi seguimi'.

 

Lui non ci pensò due volte e lo fece. Rimase in boxer, erano boxer strettini, si vedeva la forma (scusatemi la piccola perversione ahahahah). Lo presi per mano e lo portai verso la piscina.

Lo guardai negli occhi come se volessi baciarlo e di colpo … SPLASHHHHH, lo lanciai in acqua.

Lui appena mise la testa fuori dall'acqua disse: 'ahh vuoi la guerra? E che guerra siaaa'

 

Uscì fuori, mi prese in braccio e mi buttò dentro.

Feci finta di arrabbiarmi, lo picchiai per finta, gli schizzai l'acqua, lui mi riprese ancora in braccio e dopo un po' mi guardò ancora negli occhi e mi disse: 'sei bellissima lo sai?'

 

Io abbassai la testa, arrossii e scesi dalle sue braccia; volevo troppo baciarlo, mi aveva preso troppo, era così perfetto per me.

 

Non ci pensai due volte, andai lì, appoggiai le mie mani sulle sue guance e lo baciai.

Lui appoggiò le sue mani sui miei fianchi.

Sentii un brivido grandissimo, forse perchè iniziava a fare freddo, o perchè aveva appoggiato quelle sue mani delicate sui miei fianchi?

Era davvero qualcosa di sensazionale, continuai a baciarlo.

Era un bacio lento, passionale, lo guardai dopo un po' e mi avvinghiai al suo collo mentre lui perse l'equilibrio e finimmo sott'acqua.

Il nostro bacio era così lungo, e continuò anche sott'acqua.

Le nostre labbra erano vicine, bagnate ormai dalla nostra saliva e anche dall'acqua di cloro della piscina. Ci toccammo anche un po la schiena, il petto e sentivamo salire e brividi. Era una cosa molto romantica ma come al solito quello stupido mi fece il solletico.

Io non resistetti, alzai la testa fuori dall'acqua e scoppiai a ridere.

 

'Ahahahah sei uno stupido' – dissi – ma mi piaci molto.

Lui rise insieme a me e poi disse: 'Mi piaci molto anche tu, oggi è stato come un colpo di fulmine per me e non mi era mai successo prima d'ora. Avevo iniziato questa cosa con lo scherzo – mi disse – e invece ora sono serio. Ti va se continuassimo a vederci e ad uscire?'

 

Non potevo crederci, mi chiese di uscire ancora, ero felicissima; così andai da lui lo abbracciai e gli risposi: si, mi trovo bene con te davvero.

 

Mi stampò un altro bel bacio passionale, mi prese in braccio, uscimmo dalla piscina, ci rivestimmo e tornammo a casa mano nella mano, solo noi due contro una notte buia e piena di sorprese.

  
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