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Autore: ehyrivera    06/01/2013    2 recensioni
Il viaggio, infatti, fu proprio come lei sperava non fosse: pieno di urletti isterici da bambina viziata di Rachel, risposte a suon di spagnolo di Santana e commentini gay di Kurt. Insomma, un vero disastro.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kurt Hummel, Marley Rose, Rachel Berry, Ryder Lynn, Ryder Lynn, Santana Lopez
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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“Dico solo che non mi sembra necessario spendere altro tempo a parlarne: New York è fuori discussione!”
“Sì, e chi l’avrebbe deciso?” rispose stizzita Rachel.
“Nessuno lo dice, ma tutti lo pensano. La vostra mania di grandezza rasenta il ridicolo. Okay che è una metropoli fantastica, non ci sono mai stata, è vero. Ma praticamente passeremmo il tempo a guardarvi cantare canzoni prese da noiosissimi musical di Broadway vecchi di decenni. E sinceramente, piuttosto che dover scegliere quest’opzione, mi rifugerei nella roulotte dei miei parenti in prigione.”
Santana sapeva decisamente come fare la melodrammatica, ma non aveva tutti i torti.
Kurt e Rachel erano tornati da qualche ora dalla Grande Mela per proporre ai derelitti di Lima senza progetti di andarci, come viaggio della maturità.
“E comunque Satana, volevo dire Santana, non ho ben capito perché sei qui.” si affrettò a chiedere Kurt con una punta di acidità nel suo tono di voce.
“Marley è rimasta l’unica derelitta senza progetti del Glee, tutti sono andati in cerca di college e cavolate simili, senza pensare che sarebbe stata l’ultima vacanza insieme. La nuova generazione di mckinleiani è sconvolgente, tutti pieni di sogni e aspirazioni che verranno presto distrutte dalla realtà che si abbatterà su di loro come un uragano.”
I volti dei presenti si fecero corrucciati, quasi increduli, nel sentire la bella ispanica parlare così.
Nonostante non fossero mai state molto amiche, Rachel sapeva bene quanto talento avesse e per quanto scortese, antipatica e fastidiosa fosse stata, era dispiaciuta per ciò che aveva appena detto.
“Adesso Marley il college non lo vorrà frequentare nemmeno da casa, sembra che debba andare a vivere a Lima Heights!” cercò di sdrammatizzare Rachel, sbagliando completamente parole e prima ancora di aprir bocca Santana sentenziò qualcosa come un “stai cercando di dirmi qualcosa?” chiaramente in lingua madre, perché nessuno la capì, tranne la signora del tavolo affianco che si girò verso di lei, sussurrando qualcosa sperando di non farsi sentire, invano.
Per fortuna, una sensata Santana prese possesso del corpo fuori controllo che si agitava sulla sedia e finalmente si calmò.
“Ad ogni modo, io credo che dovremmo provare a fare ricerche su Parigi. E’ una città affascinante, che concilia la cultura e il divertimento e poi..” disse Marley prima di essere bruscamente interrotta da Kurt.
“..E poi no. E’ la cosiddetta ‘città dell’amore’, ed io e Rachel stiamo ancora mettendo la colla sui cocci rotti della nostra psiche.”
“Beh, ma non è fantastico?!” gioì Marl senza alcun motivo apparente.
“Fantastico? No.”
Dopo varie discussioni e anche abbastanza animate, l’idea di Marley fu la prescelta. Insomma, Parigi è Parigi. Se ne sarebbero immediatamente innamorati, come succede a quasi tutti i turisti.


Forse l’emozione, o l’entusiasmo o l’agitazione per la vacanza, ma Marl non chiuse occhio tutta la notte.  Il viaggio, infatti, fu proprio come lei sperava non fosse: pieno di urletti isterici da bambina viziata di Rachel, risposte a suon di spagnolo di Santana e commentini gay di Kurt. Insomma, un vero disastro.
Dopo sei ore di  tormento ecco Parigi. Dal finestrino dell’aereo si intravedeva la tour Eifel. Ed era proprio lì che Marley sognava di incontrare il suo vero amore o almeno qualcuno che le facesse scoprire la vera se, che lei, ancora, non aveva il coraggio di mostrare. 
“Non vedo l’ora di andare in hotel e togliermi queste scarpe odiose” disse Rachel afferrando dalla cappelliera il suo trolley. Bhe, sempre la solita contenuta. Non è proprio il massimo un tacco 12 per un viaggio di quasi metà giornata ma…chi bella vuol apparire un poco deve soffrire.
Presero un taxi che li portò in hotel. Dallo sguardo sognatore della tenera Rose, si capiva certamente che era intenzionata a passare la miglior vacanza della sua vita.
“Bella addormentata del bosco, siamo arrivati” disse Kurt rinsanandola dai suoi pensieri.
L’albergo sembrava più un motel per amanti eccitati che per turisti.
“Iniziamo bene” affermò Rachel con aria disgustata oltrepassando la porta d’entrata.
“Vuoi che ti prenda a schiaffi con le tue Chanel tacco 12 adesso, o dopo?” intervenì la solita schietta Santana.
“E se posso finire,” disse girando lo sguardo “c’è una cosa positiva: ci sono solo due stanze, ciò significa che io e Lady Hummel dormiremo nella stessa stanza, mentre tu e la dolce Marley dormirete nell’altra” concluse compiaciuta.
“Perfetto, allora, hasta luego ragazzi, ci vediamo dopo la siesta nella hall.. se la si può definire tale” disse Santana con uno sguardo tra il disgustato e lo sbalordito
“..E comunque sono quasi sicuro che sia stata tu a prenotare, Satana! Fa molto Messico questo posto!” rise Kurt per godersi lo spettacolino che sarebbe ‘scoppiato’ grazie alla sua provocazione.
“Sono nata a Lima Heights, non in una cittadina lurida del Messico e comunque yo soy portoriquena, miss vaso di ceramica” sentenziò la Lopez di tutta risposta.
“Continuo a non capire perché usa lo spagnolo” commentò Kurt rivolgendosi a Rachel chiudendo la porta della loro piccola stanza.
Erano a Parigi.
La stanza poteva essere anche piccola, ma l’avventura che li aspettava era decisamente più grande. 
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Per ora scrivo solamente che l'idea è partita dal neurone più attivo (forse l'unico? *lo abbraccia*) della mia migliore amica, @lightmeupstyles.
A volte sa parlare anche di qualcos'altro oltre che della "cozza" che distrugge la vita di Harry Edward Styles.
 
E io le voglio taaanto bene.
E sì, RYDER E' UN BEL RAGAZZO, PEAAAACE.
  
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