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Autore: _Terens    06/01/2013    9 recensioni
Cato e Clove. Distretto 2. Conosciamo tutti come è andata la loro storia, no? Io ho voluto scrivere questa one-shot sulla morte di Clove, su come l'abbia presa Cato. Perchè dal libro sembra esserci di più tra loro due... quando lui urla a sua volta e arriva lì supplicandola di restare con lui.
So che probabilmente ci sono molte storie sulla morte di Clove qui, ma ho voluto pubblicarne una anche io scritta da me, da come la vedo.
Dal testo:
Invece con lei è tutto diverso. Non capisco perchè, ma la sola idea che Clove possa morire... No, non riesco neanche a pensarci
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cato, Clove
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I'll revenge you


-Cato!- sento un urlo straziante, provenire sicuramente dalla Cornucopia.
-Cato!- la riconosco. E' la sua voce. E' Clove. Lei non chiederebbe mai aiuto quindi deduco che deve essere successo qualcosa di davvero grave.
La peggiore delle ipotesi si fa strada nella mia mente, quasi prepotente ed io cerco di scacciare via quel pensiero. Non può essere morta.  Lei è Clove. Sicuramente si sarà già salvata da sola, sorridendo vittoriosa.
Eppure non posso fare a meno di essere preoccupato, perchè quell'ipotesi non vuole saperne di uscire dalla mia mente.
-Clove!- urlo a mia volta sperando che riesca a sentirmi, che sappia che sto venendo a salvarla.
Corri Cato. Corri. Devi arrivare in tempo. Lo devi fare per lei.
Non so neanche perchè lo faccio. Ora ci possono essere due vincitori, ma in una situazione così avrei lasciato morire volentieri il mio compagno.
Senza ripensamenti.
Invece con lei è tutto diverso. Non capisco perchè, ma la sola idea che Clove possa morire... No, non riesco neanche a pensarci.
Corro, se possibile, ancor più veloce, schivando rami e foglie, cercando di non inciampare nelle radici.
Finalmente scorgo la Cornucopia da lontano. Vedo in lontananza quel bestione del distretto 11, e la ragazza di fuoco allontanarsi. 
Poi un attimo e la scorgo. Lì in fondo. Per terra. Immobile.
-Clove!- questa volta la mia voce è addolorata. Non può essere.
Sento il battito del cuore aumentare, quasi come volesse uscir fuori dal mio petto. Lascio andare la lancia e corro, corro da lei.
Ormai le sono inginocchiato proprio di fronte. La visione di Clove a terra, che non da segno di muoversi, mi fa mancare il fiato. 
-Sono qui.- la mia voce è quasi un sussurro, ma sono certo che lei l'abbia sentito.
La fisso e quasi non mi sembra vero. Respira ancora, anche se molto lentamente e in modo irregolare. Gli occhi scuri, non sono più caratterizzati da
quel solito luccichio di pazzia. 
Vicino a lei c'è un sasso sporco di sangue. Del suo sangue. E solo ora me ne accorgo. Le tocca la testa, testando la ferita. Questo non va bene, non va affatto bene.
Tutta la mia sicurezza è andata in aria. Vederla in questo stato è davvero troppo per me. In questo momento sembra così indifesa, debole. Non è lei.
Dov'è finita la Clove che ho conosciuto io?  Quella combattiva, che non si sarebbe mai fatta mettere i piedi in testa da qualcuno? 
Quella che, con un sorriso strafottente, e anche un po' diabolico, avrebbe mostrato il suo talento per i coltelli... dov'è finita? 
Quella ragazza un po' fuori di testa, astuta come pochi. Dov'è la vera Clove?
Non mi sembra vero. No, no... ce la farà. Ce la deve fare.
Stringo forte i denti e comincio a pensare a lei.
Nel mio distretto, era ormai da tempo, che girava voce, che lei fosse la più forte di tutte le ragazze, nel centro d'addestramento. Mi chiedevo come fosse possibile. 
Una ragazzina di appena quindici anni, con un corpo così esule, come poteva rivelarsi tanto potente? Tutti la temevano, anche le ragazze più grandi le stavano alla larga. 
Sapevano che mettersi contro Clove equivaleva mettersi contro il diavolo. Perchè si... lei gliel'avrebbe fatta pagare, a chiunque avesse intenzione di intralciare il suo cammino.
Poi un giorno la vidi allenarsi. Le voci erano fondate, era davvero un asso coi coltelli. Lei poi si girò verso di me e mi sorrise strafottente.
Da quel momento pensai che sarebbe stata un ottimo duellante con cui sfidarmi.
Ma non ne ho avuto mai l'occasione...
Poi quest'anno, non so per fortuna, o meno, ci siamo rirovati a seguire la stessa strada, e ora eccoci qui. Nell'arena.
Ci siamo alleati subito, anche con quelli del Distretto 1. Ma era ovvio, in fondo siamo i favoriti. Ci siamo alleati, pur sapendo che ad un certo punto del gioco l'alleanza si sarebbe spezzata, ma nessuno pensava a questo.
Eppure la fortuna era dalla nostra parte quando è stato annunciato che questi Hunger Games potevano avere due vincitori, se appartenenti allo stesso distretto.
Non potevo credere alle mie orecchie, ma in quel momento mi sono sentito davvero felice. Saremmo potuti tornare a casa insieme. Ma qualcosa è andato storto...
La guardo intensamente e le prendo la mano. Comincio ad accarezzargliela, per poi stringerla forte. E' ancora viva. 
Non per molto
Questa vocina nella mia testa non vuole proprio uscire. E se c'è una cosa che odio è che ha dannatamente ragione. Perchè per quanto mi costi ammetterlo solamente un miracolo potrebbe salvarla in questo momento. Le è stato sfondato il cranio. Come si può sopravvivere a questo? Lei è forte, ma abbastanza da sconfingere addirittura la morte?
Muove le labbra, anche se con fatica. Però non esce alcun suono. Si ritrova a tossire, forte. Troppo forte. Mi guarda intensamente, come non ha mai fatto prima, come se volesse dirmi qualcosa. Poi chiude gli occhi, caduta in un sonno dal quale non si sveglierà mai più.
No, non può essere vero. No...
-Ti prego.- non mi importa delle telecamere, che ci stanno riprendendo proprio in questo momento. Non mi importa di apparire patetico o altro. Si staranno divertendo lì a Capitol City a vederci in questo stato. Ma in fondo questa scena non si può perdere, no?
-Clove, resta con me.- le sussurro. Ma ormai è tardi. E' finita, almeno per lei. Poso delicatamente le mie labbra sulle sue, oramai gelide e penso al gesto che sto facendo. Avrei voluto baciarla si, ma non in questa circostanza. L'avrei voluto fare fuori dall'arena... Perchè ci saremmo dovuti uscire. Tutti e due.
Mi alzo e la fisso un'ultima volta. Non doveva andare in questo modo. Non doveva finire così. Dovevamo vincere, ricordi?
Ma ormai è troppo tardi.
Il cannone spara, segnando la fine di Clove e proprio ora l'hovercraft viene a prelevare il suo corpo dall'arena.
Chiunque l'abbia ridotta in quello stato la pagherà. Oh, eccome se la pagherà. In fondo chi può essere stato a mettere fine alla sua vita?
Katniss? No, non può essere stata lei. Anche se è abile con arco e frecce, Clove non si sarebbe fatta battere da lei. Alla fine sono sicuro che avrebbe avuto la meglio.
Nella mia mente improvvisamente balena una nuova consapevolezza.
Tresh ha ucciso Clove. E ora io ucciderò lui.
Deve soffrire... La sua sarà una morte lunga e dolorosa. E sono certo che lui starà lì a supplicarmi di ucciderlo all'istante. Ma io non avrò pieta, mi divertirò a vedere le sue budella fuori posto.
Il mio nuovo obbiettivo è chiaro. Forse è più di un obbiettivo, direi l'ultimo desiderio nella mia vita.
Non importa come andrà a finire. Ucciderò Tresh, fosse l'ultima cosa che faccio. Questo è l'unico modo per vendicare Clove.
Le mie labbra si incurvano così in un sorriso malato, oserei dire sadico mentre ho già pronta una lancia da una parte e un coltello dall'altra mentre mi dirigo a passi lenti e decisi verso la foresta.
 
Sarai vendicata Clove. Lo giuro...
  
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