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Autore: Yammi    06/01/2013    6 recensioni
Come ti sentiresti se un giorno dovessi perdere la tua speranza? Cosa faresti se il motivo per cui continuavi a camminare stanca e affannata su questa terra ti abbandonasse? Una shot basata sull'episodio della seconda serie "L'abbandono" in cui Mamoru, per proteggerla, lascia Usagi.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Usagi/Bunny | Coppie: Mamoru/Usagi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Seconda serie
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Due shot in due giorni. Mi sembra incredibile. Era da quando ho iniziato a scrivere fan cition di questo fandom che volevo scrivere
una shot su questo episodio, e finalmente ce l'ho fatta. Non sono molto contento di come si sia evoluta nel finale, ma tant'è.
Magari a voi piace. Il dolore descritto, quello dell'abbandono e dell'insicurezza, lo sento molto mio. Forse è per questo 
che, mentre riguardavo l'episodio oggi, mi sentivo fin troppo coinvolto. Sono sicuro che ci saranno altre shot che 
trattano della stessa cosa, spero non me ne vogliate male. Il vostro ragazzo amante delle guerriere Sailor,
come sempre, vi augura una buona lettura. Spero sul serio vi piaccia questa mia ultima creazione.

 


Quelle come me sono quelle cui tu riesci sempre a spezzare il cuore,
perché sai che ti lasceranno andare, senza chiederti nulla.
Quelle come me si cibano di quel poco e su di esso, 
purtroppo, fondano la loro esistenza. - Alda Merini
 

 

Per quanto potessi trovare mille difetti in me stessa, c'era sempre lui a sostenermi nelle mie insicurezze. Mia mamma me lo diceva sempre, quando da piccola trovavo qualche fidanzatino all'asilo. “Sono come dei salvagenti per te, devi avere più fiducia in te stessa!”. Quanto aveva ragione. Ma Mamoru non era questo per me, non era un semplice salvagente. Era quella persona su cui avevo riposto le mie speranze e i miei sogni. Il mio futuro, il mio unico amore.
Era il mio paradiso.
Per quanto piagnucolona e fragile fossi, non ho mai detto a nessuno quanto in realtà soffrissi sul serio. Non mi sentivo mai abbastanza. Mai abbastanza magra, mai abbastanza intelligente. Tutti questi no mi martellavano la mente, la perforavano, fino ad arrivare a squarciare la mia autostima.
Ma poi, è arrivato lui.
Lui per cui ero finalmente abbastanza, lui per cui ero qualcosa di più di qualche chilo di troppo o calcoli matematici che non riuscivo a fare.
Non mi è mai piaciuta, la matematica.
Come non mi sono mai piaciuta io, in un certo senso. Un problema irrisolvibile.
Mamoru era davvero il mio paradiso. Quando tutto mi andava male, quando tutti questi no iniziavano a starmi stretti, mi bastava pensare che lui c'era, che lui era rimasto quando tutti quanti se ne erano già andati. Lui c'era, e c'ero anch'io.
Come ti sentiresti se un giorno dovessi perdere la tua speranza? Cosa faresti se il motivo per cui continuavi a camminare stanca e affannata su questa terra ti abbandonasse?
Non si dovrebbe mai abbandonare una persona insicura.
Altrimenti rischia di diventare come me adesso.
Spenta.
Mi è balenata a volte l'idea che Mamoru potesse lasciarmi. Solitamente scacciavo quest'eventualità prima ancora di poterci riflettere, ma non prima di immaginare la mia reazione. Mi sono sempre vista distrutta, tra le braccia di qualcuno a piangere. Anche arrabbiata, forse, mentre sbatto i pugni contro il muro. Ma mai, mai così.
Le lacrime sono sui miei occhi in fiamme, ma non scendono. Il cuore non è semplicemente spezzato, ma è in frantumi. Ed ho la mente invasa da una sola, grande domanda.

Perchè?
Che cos'ho di così sbagliato? Perchè non riesco a a far rimanere nella mia vita nemmeno le persone a cui voglio più bene? Naru, Umino...Mamoru.
Li ho fatti scappare tutti, in qualche modo.
L'abbandono ha un effetto detonatore nelle persone fragili.
Tutti i dubbi, tutti quei no, tutte le insicurezze...ti si infrangono addosso. Come una marea, ti prendono e ti trascinano giù, in una gola di disperazione e di conferme. Mi ha lasciata perchè sono veramente troppo grassa, mi ha lasciata perchè sono davvero una senza la minima intelligenza. Mi ha lasciata perchè anche per lui non ero abbastanza.
E quando realizzi che anche la persona che per te è stata la prova che ti sbagliavi su te stessa ti abbandona, cosa ti resta? A cos'altro puoi pensare se non al fatto che, per colpa di difetti che non riuscirai mai a colmare, non sei riuscita nemmeno a tenerti stretta la persona che ami?
Studierò di più, gli ho quasi urlato, mi metterò d'impegno.
Ho cercato in tutti i modi di fargli capire che mai, mai avrei potuto credere che non mi amasse più. In un'altra vita ci eravamo amati, ci eravamo amati così tanto...
Ma forse ha ragione. Forse non dovremmo sentirci così legati solo per ciò che è accaduto in passato. Eppure, proprio ora che non vorrei farlo, riesco solo a ricordare.
A ricordare il modo in cui mi guardava, in cui mi stringeva a se. Il calore del suo corpo, e l'odore della sua pelle. O a tutte quelle volte in cui ha finito per dovermi salvare, da un mostro o da me stessa. Se solo sapesse...se solo immaginasse. Sono bastate quattro parole per distruggere tutto quello in cui credevo e speravo.
Che cosa mi resta da fare, ora che ho perso le mie speranze e i miei sogni? Riesco soltanto a piangere, e a stringermi le braccia, per impedire alla voragine che mi si sta aprendo nel petto di inghiottirmi.
Non ho mai pianto così.

   
 
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