Ero appena scesa dall’aereo e mi guardavo intorno aspettando qualche segnale della padrona della casa in cui avrei dovuto abitare nei prossimi 12 mesi. All’improvviso vedo una signora sulla quarantina bionda con un cartello con su scritto ‘’ Bridgette’’ allora sono andata lì, ma vicino a lei c’era un ragazzo moro e riccio che smanettava un cellulare.
-Ciao! Sono Bridgette!
-Ciao Bridgette sono Nikki! Benvenuta qua in America! Com’è stato il viaggio? Tutto bene? Come ti sembra l’America?
A dir la verità, in quel momento mi sentivo un po’ a disagio con tutte quelle domande che mi sommergevano, ma non riuscivo a staccare gli occhi di dosso a quel ragazzo, che non i aveva neanche degnato di uno sguardo.
Nikki vedeva che non sapevo cosa dire, allora si rivolge al ragazzo dicendogli:
-Harold, cosa fai non ti presenti?
Harold? Pensai, quali razza di persone potrebbero mettere un nome del genere ad un ragazzo?
-Si, ciao, piacere sono Harry.
Disse senza staccare gli occhi da quell’aggeggio.
-Allora ragazzi cosa vogliamo fare? Vogliamo rimanere in quest’aereo porto per l’eternità!
Le ho fatto un sorrisetto e ci siamo cominciati ad incamminare.
Non staccava gli occhi da quell’ I-Phon e io mi ripetevo ‘’ Bridgette , se qui per studiare, non dimenticarlo!’’
Ma era più forte di me, erano 10 minuti che avevo messo piede in America e già non riuscivo a smettere di guardare un ragazzo del quale non sapevo assolutamente nulla.
All’improvviso Nikki, stanca di vedere Harry che mandava infiniti SMS gli strappò il telefono e se lo mise in tasca.
-Dai Nikki ridammelo è mio!
-E’ tutto di oggi che stai smanettando questo affare!
Dopo di che abbiamo preso la macchina e dopo circa 20 minuti siamo arrivati in una casetta molto carina.
Mentre Nikki cercava le chiavi sono scesa dalla macchina prendendo dal porta bagagli le mie due grandi valigie.
Quando ho finalmente finito di salire le scale io Harry e Nikki ci siamo diretti in cucina dove Nikki ci ha presentato sua madre Katrin una signora incantevole.
-Ciao!
-Ciao, che ragazza adorabile!
All’inizio, sono sempre timida con gli estranei.
-Harry guarda che bella ragazza resterà qui per tutto l’anno!
Lui annuì con lo sguardo a terra, ed io penso proprio di essere diventata rossa.
-Dai venite di sopra!
Esclamò Nikki dalle scale.
Ci siamo diretti nel reparto notte dove è arrivata la notizia che mi ha sconvolto
-Ragazzi, come avete notato, ho una casa abbastanza piccolina con un grande giardino, ma, ho solo una stanza per ospitarvi, quindi in questo anno, dovrete dormire in una sola stanza.
Non era vero, non poteva essere vero, ma non c’è stato modo di convincerla.
-Dai, infondo, non credo sia un grande problema…
Invece si, risposi mentalmente.
Dopo essermi ripresa dalla tragedia, una vera e propria tragedia greca, sono entrata ed ho cominciato a sistemare la mia roba.
Il silenzio regnava così mi sono fatta avanti:
-Piacere, Bridgette! All’ aereopotro non abbiamo avuto occasione di salutarci quindi…
Gli dissi porgendogli la mano.
-Piacere Harry Edward Styles!
La sua mano era così morbida che gli ho chiesto
-Wuaooo quanta crema usi?!?
-Hahahahah si, me lo dicono tutti!
-Hai delle mani davvero morbide!
Mi rispose con un sorrisetto. Questo era soltanto l’inizio dell’anno più bello della mia vita.