Anime & Manga > Berserk
Ricorda la storia  |      
Autore: Keiko    06/01/2013    4 recensioni
Un anno di torture e buio non sono serviti a spegnere il desiderio, solo ad acuirlo.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Casca, Griffith, Guts
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sweet Revenge © 2013 (03 gennaio 2013)
Disclaimer. Tutti i personaggi di Berserk appartengono a Kentaro Miura, agli editori inglesi e ai distributori internazionali che detengono i diritti sull'opera. Questa storia è stata redatta per mero diletto personale e per quello di chi vorrà leggerla, ma non ha alcun fine lucrativo, né tenta di stravolgere in alcun modo il profilo dei caratteri noti.
Nessun copyright si ritiene leso.



È un fiore di un purpueo violento, Caska, cresciuta nel sottobosco all'ombra sicura di un nido di falco. È un fiore grezzo che Griffith non ha voluto cogliere, il fiore dello stesso ceppo da cui Gatsu attinge forza e coraggio. La stessa casta plebea, dunque, lo stesso sogno da servire e lo stesso uomo da amare.
Griffith li studia.
Conosce le mosse del falco, lo sguardo predatore e carico di desiderio, la disperazione che spinge l’uomo a cercare la donna. Studia Gatsu e ne compatisce il sogno. Si sofferma su Caska e non vede nulla oltre la ragazzina che ha strappato dalla merda di un vicolo di periferia e dal destino di puttana che attende quelli come loro. Caska possiede la stessa tonalità di rosso del Bejelit, che sinistro illumina la notte. L'hanno strappato alle tenebre perché Griffith è stato l'unico dio di una squadra di disgraziati.
Ma voleva di più, volare ancora più in alto, il Falco Bianco.
Come Icaro, Griffith si è avvicinato troppo al sole, schiantandosi al suolo con un tonfo secco di ossa spezzate e un volteggio di piume striate di porpora.
Un anno di torture e buio non sono serviti a spegnere il desiderio, solo ad acuirlo.
Togliergli l'uso delle gambe e la parola, renderlo una larva che non si sforza di mettere a fuoco ciò che la circonda vedendo solo ombre indistinte muoversi oltre la patina della cataratta che gli ricopre la retina. I suoni sono ovattati, là dove il fuoco gli ha bruciato i timpani e corroso le carni. Il suo corpo è uno scheletro ricoperto da una fitta ragnatela di cicatrici e vene. Solo i capelli di quell'innaturale oro bianco non hanno mai smesso di brillare.
Griffith, seduto immobile sulla sponda del fiume, è come una bambola di pezza. Deve attendere che qualcuno comprenda i suoi bisogni e si prenda cura di lui. Parlano e si muovono tutt'attorno, ma non riesce a capire distintamente cosa dicano.
Immerso nel silenzio della propria clausura, sente i nervi tendersi tra le ossa e la pelle, avverte la mascella contrarsi e la rabbia pervadergli il corpo.
Li odia, li odia tutti quanti.
Gatsu che l'ha salvato, mostrandolo alla Squadra dei Falchi per quello che è ora. Un peso.
Caska, che si prende cura di lui con l'amore di una verginella, quando ormai la sua devozione e il suo sguardo sono per un altro uomo.
Judo, che osserva Caska dall'ombra, ancora in silenzio ed eterno secondo nella sua vita così come sul campo di battaglia.
Ad uno ad uno, scandaglia i vivi e i morti, e li maledice.
Rivuole la sua vita, Griffith.
Rivuole il suo sogno.
Vuole tornare a combattere per esso finché ne avrà le forze perché anche ora, che non vale nulla, continua a dimenarsi e resistere. Il suo tempo deve tornare, non può essere già finito, più rapido del passaggio delle stagioni nel quarto di una clessidra.
Griffith ode una voce nella propria testa e nemmeno per un istante teme di essere impazzito. Tenta di allungare il braccio verso lo zaino di Gatsu, abbandonato a poca distanza da lui, ma l'arto sembra pesare dieci volte il consueto. Cade di lato, privo di sostegno e della forza necessaria per muoversi senza aiuti.
Striscia come il verme che è diventato, come l'orrore che presto sarà.
Le dita afferrano un lembo di stoffa e lì tra le pieghe, un talismano rosso su cui sono incastonate facce distorte, piange lacrime di sangue.
Sono per me?
Tu ci hai chiamati.
Io non ho chiamato nessuno.
Ci hai invocati. Il tuo desiderio vale davvero così tanto?
Il mio desiderio vale più del mondo stesso.
Possiamo renderlo vero, possiamo realizzarlo. Ma per farlo, devi sacrificare la cosa più importante che possiedi.
Griffith non ha dubbi. Anche se sino a pochi istanti prima era certo di essere solo l'ombra di un essere umano, sa di possedere la devozione di cento uomini. Cento mercenari che hanno rischiato la vita con lui e per lui, che mai una volta hanno tentato la fuga.
E sia.
Sacrificherai la Squadra dei Falchi?
È  una voce suadente di donna quella che gli parla, e Griffith finalmente riesce di nuovo a vedere.
È l'Apocalisse, lo sa.
Vede i demoni volteggiare sulla sua testa e schiantarsi sull'accampamento, divorando e dilaniando corpi. Altri vengono rapiti e fatti salire in cielo, imbrigliati in prigioni di carne e sangue.
È dolore.
È orrore.
È morte. Dolore. Umiliazione. Impotenza.
Tutto quello che Griffith ha provato nell'ultimo anno si sta riversando sui suoi compagni, come pioggia acida che penetra sino alle ossa, sciogliendole. Anche Griffith, all'improvviso, viene assunto in cielo, e adagiato sul palmo di un'enorme mano.
Ben arrivato, Phemt.
Mancavi solo tu.
Sorride, sotto l'elmo nero come ebano, mentre stille di sangue gli schizzano sull'armatura.
Finalmente il suo sogno potrà realizzarsi. Lo sa, ne ha la certezza. Quel sacrificio è necessario e non prova rimorso mentre i demoni, sotto di lui, torturano e divorano ciò che resta dei suoi compagni. Compagni si, ma in un'altra vita.
La Mano di Dio, ora, è di nuovo completa.
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Berserk / Vai alla pagina dell'autore: Keiko