Eccomi qui, davanti a quel portone argento che fino a un'anno fa varcavo ogni mattina alle 8:30 in punto. Mi sistemo nervosamente il maglione color legno, quando una voce squillante mi chiama:
"Kurt! Kuuurt!".
Eccola li, la mia migliore amica, Rachel Berry, cammina con un passo svelto, una gonna bianco panna, ricamata con motivi ondeggianti, una camicia rosa e la borsa viola dalla quale spuntava un lembo del suo diario, i capelli disposti ordinatamente sulla spalla sinistra e un sorriso contornato da un lucidalabbra rosa confetto. Mi abbraccia e proprio in quel momento la fastidiosa campanella suona. Ci prendiamo per mano e cominciamo ad avanzare, verso l'entrata, travolti da un'orda di ragazzi. Eccoli lì, gli armadietti, i corridoi, le porte, gli amici, tutto li ad aspettarmi. Entro nella stanza del glee, chiudo gli occhi ed apro la porta: mi saltarno tutti incontro, tutti, tutti tranne uno, l'unico che davvero volevo corresse da me... Lo cerco, tra la folla, ma non c'è. A lezione inoltrata vedo la porta aprirsi: è lui, Blaine, che entra con il fiatone e chiede scusa al professore. Si siede, sembrava non mi avesse notato... quando la lezione finisce corro da lui urlando:
"Blainee!".
Lui si gira e quando mi vede lascia scivolarsi la borsa marrone sul braccio fino a farla cadere. I suoi occhi diventano rossi ed una lacrima gli graffia la guancia destra. Non dice nulla, fino a quando io non mi muovo verso di lui. A quel punto comincia ad avanzare lentamente, quando ci troviamo a pochi centimetri di di distanza.
"Ti amo" disse.
Lo guardo negli occhi, e dolcemente, senza aggiungere altro posa le sue labbra sulle mie. Un brivido mi passa la schiena... Sono di nuovo quì, in quella scuola che ho odiato, ma che adesso amo.