Libri > Harry Potter
Segui la storia  |      
Autore: Lisa_Baggins    06/01/2013    0 recensioni
Allora... è la prima ff che pubblico e quasi la prima che scrivo... Il protagonista è il nostro piccolo Draco, perché rileggendo per l'ennesima volta la saga mi sono resa conto di quanto sia interessante come personaggio! Quindi questa storia tratterà di alcuni episodi del primo anno di scuola di Draco, mettendo l'attenzione soprattutto sul suo sentirsi superiore ma anche inadeguato, leader ma anche solo...
Spero vi piaccia, fatemi sapere nelle recensioni!
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy | Coppie: Draco/Pansy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Primo giorno di lezioni
 
Sono un Serpeverde. Sono un Malfoy. Mio padre è molto potente. Ok, andrà tutto alla grande.
 
Draco si guardava allo specchio. Non era sicuro che la divisa gli cadesse perfettamente, quella sarta maledetta, non si rendeva conto? A un altro ragazzo, a uno qualunque, sarebbe andato benissimo come lavoro, ma… Lui non poteva permettersi di andare in giro con il mantello storto di un solo millimetro, o il colletto impercettibilmente rovinato, o nessuna imperfezione! Per un secondo, quella parte inconscia del cervello che ci guida nelle azioni abituali gli suggerì di andare nella sala del camino e chiedere a sua madre di controllare come gli cadeva l’abito… Poi, dolorosamente, si ricordò che non avrebbe rivisto la madre fino a Natale. Non che ci fosse solo dolore in questa prospettiva, anzi: finalmente sarebbe stato libero, senza la mamma che lo desiderava ancora attaccato alle sue sottane, figurarsi, lui che era destinato a fare grandi cose, lui, l’erede Malfoy!
Tuttavia, uscì dal bagno piuttosto innervosito; Tiger e Goyle, in piedi l’uno accanto all’altro, con quell’aria goffa e sgraziata che li accomunava, lo avevano aspettato fuori dalla porta.
-Avete già fatto colazione?-, domandò, nel tentativo di mostrarsi vagamente affabile. I due si limitarono a scuotere pesantemente la testa, e Draco sospirò.
-Be’, io vado, allora.-
Mentre si avviava verso la Sala Grande, sentiva i passi pesanti dei due ragazzi che lo seguivano. Vincent Tiger e Gregory Goyle. I loro genitori conoscevano i Malfoy, ed appartenevano a famiglie di Purosangue che… militavano dalla parte giusta. Tuttavia, Vincent e Gregory erano due idioti completi.
 
Probabilmente sono stati i loro genitori a dirgli di seguirmi… Che seccatura, mi bastava la mia di ombra. D’altra parte, ormai mi si sono appiccicati e forse potranno tornarmi utili… Se non altro, per non passare troppo tempo da solo e per non dovermi mischiare alla feccia. Questo posto è pieno di persone che non assumerei come servi! Aveva ragione mio padre a volermi mandare a Durmstrang? Forse sì…
Ma perché mia madre si è opposta così allora? Perché ha voluto che frequentassi Hogwarts? Solo per tenermi più vicino a sé? MADRE, SONO USCITO DAL TUO GREMBO 11 ANNI FA! Non può tenermi legato per sempre! Nemmeno lei capisce cosa significa essere un Malfoy? Avrei avuto diritto ad un’educazione migliore. Come possono essere egoiste le donne!
 
Quando si sedette a tavola, Draco era molto più che infastidito. Avrebbe voluto incenerire l’intera scuola. Bevve un bicchiere di succo di zucca e giocherellò per un po’ con un toast imburrato, ma se alcune briciole gliene finirono in bocca fu un caso.
Ore 9.00… Storia della Magia. Era la sua prima lezione, e sperava con tutto il cuore che fosse emozionante, anche se la materia non prometteva un granché. Forse, però, avrebbero studiato l’ascesa del Signore Oscuro e tutte le guerre che c’erano state, e le stragi di Babbani… Avrebbe potuto mostrare subito tutto ciò che sapeva, probabilmente più dello stesso professor Ruf!
Qualche minuto più tardi, le sue attese furono disilluse del tutto. Non soltanto non si parlava minimamente del Signore Oscuro ma di assurde guerre fra goblin, non soltanto il professor Ruf era un fantasma ed aveva evidentemente il potere di far addormentare tutti appena apriva la bocca… No, tutto questo non bastava… C’era anche una ragazzina dai capelli crespi e i denti in fuori, una primina Grifondoro, una lurida Mezzosangue la cui mano continuava a schizzare in aria per mostrare il suo sapere. E la parte peggiore era che sapeva davvero un sacco di cose! Ma come faceva? Alle scuole babbane non insegnano niente. Nelle famiglie babbane certo non si discorre delle guerre fra goblin.
 
Che vergogna… Una Mezzosangue conosce la Storia della Magia meglio di me… Che idiota che è, miserabile pezzente che ripete a memoria il libro di testo senza capire nulla… E che mancanza di eleganza, poi! Sempre lì a volersi far notare dai professori… Io non ne ho bisogno!
 
Nella sua testa risuonò per un attimo la voce del padre che gli ripeteva, con la sua solita freddezza: -Non pavoneggiarti, Draco. Non ne hai bisogno.- Non era esattamente un ricordo piacevole, ma ugualmente lo confortò un po’: era un MALFOY, non aveva bisogno di farsi notare da un fantasma morto di noia per la sua stessa lezione!
Ore 10.30: due ore di Pozioni con il professor Piton… Lo avrebbero tirato su di sicuro! Piton era un amico di famiglia, un abile pozionista, e aveva sempre mostrato una certa simpatia per lui, sin da quando era un bambino…
-Buongiorno, ragazzi.-, disse il professore entrando. Il tono era gelido e scortese, ma si addolcì leggermente nel notare Draco: -Buongiorno, Draco! E’ un onore avere tra i miei alunni il piccolo Malfoy. Ti prego di salutarmi tuo padre, quando gli scriverai.-
-Sì, signore.-
Qualche banco più avanti, un ragazzo si girò e gli sorrise brevemente, ma fu solo al momento dell’appello che Draco capì chi era: Theodore Nott, anche lui figlio di una famiglia di Purosangue… Ma ben più importante di quelle di Tiger e Goyle! Oltretutto, sembrava anche decisamente più intelligente di loro.
Qualcosa finalmente cominciava a girare per il verso giusto.
La lezione fu solo teorica, ma il professor Piton non lasciò la possibilità a quella sporca Mezzosangue di fare lezione al posto suo, come aveva fatto Ruf, e così quando Draco scese a pranzo era, per la prima volta nella giornata, allegro.
Dopo pranzo non aveva lezioni… Avrebbe sistemato le sue cose, probabilmente, e magari fatto una passeggiata nel parco con qualche Serpeverde…
E se ci fosse stato tempo, scritto una lettera alla madre.
Quando cominciò a riordinare il suo baule, si rese conto che era la prima volta in assoluto che faceva una cosa del genere, un lavoro così palesemente da elfi domestici, ma non era poi così male. Assolutamente indegno del suo status, si capisce, ma non terribile come avrebbe potuto pensare. Stava piegando una camicia –ecco, questa stoffa è troppo lucida… dirò a mia madre di non rivolgersi mai più a quella sarta, è una vera incapace-, quando il ragazzo che gli aveva sorriso a lezione lo fece sobbalzare, arrivandogli alle spalle. -Incredibile, l’erede Malfoy, il primogenito di Lucius, che si piega la camicia? Accidenti, ho perso 10 galeoni: avevo scommesso che ti saresti portato un elfo domestico personale, o che avresti trovato una ragazza che lo facesse per te!- Il primo istinto di Draco fu quello di sfoderare la bacchetta e cominciare un duello, giusto per difendere il suo onore, ma poi si rese conto che quella voce così insolente apparteneva a Theodore Nott e che il ragazzo stava sorridendo. -La seconda ipotesi, in effetti, non è niente male…-, gli sorrise in risposta, lasciando la camicia sul letto e alzandosi in piedi. -Be’, la troverai presto. Forse non ci hai fatto caso, stamattina, ma a Storia della Magia girava una classifica dei ragazzi più carini del nostro anno. Siamo primi a pari merito.- -Bene.-, si limitò a rispondere Draco… Sapeva già di essere affascinante, e aveva la netta impressione che i complimenti di Theodore fossero stati solo una scusa per vantarsi. -Bene.-, ripeté Theodore. –Comunque, nemmeno io ho elfi o donne, per ora, quindi vado a disfare la valigia.- Prima che Draco potesse rispondere –ma rispondere cosa, poi?!-, il ragazzo era già sparito. Bah. Che strano tipo! Perlomeno, non ha l’aria di voler elemosinare la mia amicizia… Però mi ha interrotto per dire queste cretinate e ora non ho voglia di ricominciare… mi andrò a fare un giro nel parco, di sicuro incontrerò qualcuno, spero solo non… Come non detto. Eccoli. Tiger e Goyle arrivavano ciondolanti verso di lui. -Ciao.- lo salutarono all’unisono, e poi si sedettero per terra, accanto al suo baule. -Stavo uscendo.-, disse secco, ma in fondo fu contento di vedere che lo seguirono docilmente verso l’ingresso di Hogwarts, e poi fuori, finalmente all’aria aperta. Un rapporto di amicizia vera, alla pari, sarebbe stato meglio –o perlomeno, così immaginava, visto che non ne aveva mai avuto uno- ma avere un paio di scagnozzi era pur sempre gratificante.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Lisa_Baggins