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Autore: Edelvais    06/01/2013    10 recensioni
Seconda classificata al contest "The wound of the heart" indetto da Nede e corretto da _pollina_
«Questo è lo scherzo più bello che potessi farmi.» Ridacchiò la ragazza.
«Te l'ho detto: non è uno scherzo. Però sono contento che ti piaccia.»
«Non pensavo che l'avrei mai detto, sul serio, ma dopo questa sorpresa… » Si concesse una pausa, quasi orribilmente teatrale. «Non sei così male come credevo.»
Trunks sorrise, tentando invano di celare la felicità che quelle parole avevano iniettato nelle sue vene.
Conoscendo Marron, quello era più che un complimento.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Marron, Trunks | Coppie: Marron/Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autore su EFP/Forum: Edelvais (Efp); Edelvais Verdefoglia (Forum).
Personaggi: Trunks, Marron
Pacco: Trunks/Marron
Prompt: Forza di Volontà
Avvertimenti: One shot
Note (se volete): Partecipa al contest "The wound of the heart" indetto da Nede sul forum di Efp.
È la prima Trunks/Marron che scrivo, e devo ammettere che mi è piaciuto da morire! *-*
Questi due sono adorabili. Punto.
Ma ciancio alle bande(?)! Spero di non aver sbagliato nulla per quanto riguarda lo specchietto, e anche che questa storia sia di vostro gradimento. Buona lettura :3




La voce degli occhi



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La polvere sotto i suoi piedi si alzò da terra, e prima che una figura esile potesse afferrarlo per un braccio, spiccò il volo.
Un grido di disapprovazione raggiunse tagliente le sue orecchie, fendendo lo strato di pulviscolo che aveva destato il suo salto.
«Eh no! Così non vale!» La voce acuta echeggiò per tutta la valle.
Trunks rise, svolazzando mezz'aria sotto gli occhi invidiosi di Marron.
«Non sei per niente leale! Torna subito giù! »
«Sul serio non sai volare? Pensavo che tua madre te lo avesse insegnato.»
«No, e ora che lo sai potresti degnarti di tornare sulla terraferma?!» Replicò piccata.
Il saiyan però non aveva alcuna intenzione di obbedire.
«Non ci credo: la figlia di Crilin e C-18 che non è in grado di alzarsi in volo?» Continuò a beffarsi di lei.
Marron, irritata, puntò i piedi appoggiando le mani ai fianchi, nella tipica e minacciosa posa femminile.
«Scendi immediatamente o te la faccio pagare! Giuro che se non fai come dico sarai costretto a volare per il resto della tua vita per sfuggire alla mia collera!» Sbraitò.
Trunks sorrise. «Perché dovrei scendere io quando potresti raggiungermi tu?»
«E come? Sentiamo.» L'irritazione era in costante aumento, e la pazienza non era certo una dote della ragazza. Presto sarebbe esplosa di rabbia e sarebbero stati guai seri per il saiyan.
Con o senza la capacità di volare, Marron si sarebbe vendicata.
«Saresti perfettamente in grado se ti impegnassi.»
«Non mi interessa! Mi hai invitata ad un appuntamento oppure a delle insulse lezioni di volo?!»
Trunks sbuffò. «Non possono essere entrambi? Siamo già stati al cinema!»
Lei lo fulminò con lo sguardo.
«Avanti Marron, con un po' di forza di volontà potresti benissimo farcela in pochi minuti. Persino Videl, che è una terrestre, è riuscita ad imparare a volare!»
«L'unica forza di volontà che mi occorre in questo momento è quella che riesca a trattenermi dall'ucciderti a forza di schiaffoni!»
Il saiyan intuì che sarebbe stato tutto vano; la ragazza aveva la testa più dura del cemento, e non sarebbe riuscito a farle cambiare idea nemmeno con la promessa di portarla a fare shopping.
Tuttavia l'aveva condotta in quel posto meraviglioso per farle ammirare il panorama sorvolando il firmamento, sospesa su una brezza leggera e delicata, dando per scontato che sapesse volare. Quindi, non volendo sprecare l'occasione di vedere un sorriso di sorpresa misto a gioia dipinto sul bel viso della ragazza, Trunks decise di cambiare tattica.
«D'accordo. Non vuoi scendere? Continua pure a svolazzare da solo, io me ne vado.» Concluse inaspettatamente la bionda, voltandosi in direzione della macchina parcheggiata sulla stradina sterrata di campagna.
Con un movimento rapidissimo il saiyan le fu subito accanto, afferrandole delicatamente il polso.
Un sorrisetto soddisfatto affiorò sulle labbra della ragazza. «Finalmente ti sei deciso.»
«Hai vinto tu: mi arrendo. Ma lascia che ti mostri la sorpresa che avevo in serbo per te.»
Marron aggrottò la fronte, confusa. «Una… Sorpresa?»
Trunks annuì. «Aggrappati a me.»
La ragazza, incerta, si strinse saldamente alle spalle del ragazzo.
«Sappi che se è un altro dei tuoi stupidi scherzi puoi considerarti morto.»
Il saiyan scoppiò a ridere, sollevandosi da terra.
«Allora posso stare tranquillo.» Disse per poi spiccare in volo.
Marron nascose il viso sulla spalla del ragazzo, al fine di evitare il vento pungente che, dispettoso, sferzava le loro gote. Dentro di sé invece imprecava contro la velocità a cui stavano viaggiando, temendo di scivolare accidentalmente e precipitare al suolo.
Improvvisamente il saiyan arrestò la sua corsa proprio sopra ad un'altura che sovrastava la valle, e lentamente appoggiò i piedi per terra, respirando l'aria salubre di campagna a pieni polmoni.
La bionda intanto aveva ancora le braccia strette attorno alle spalle del ragazzo, non accortasi di essere arrivata a destinazione ormai da alcuni minuti. Trunks sghignazzò, e Marron sussultò, rendendosi finalmente conto della posizione imbarazzante e liberò il saiyan dalla stretta.
«Potevi avvisarmi che eravamo arrivati.» Sbuffò rassettandosi l'abito con le mani.
«Eri troppo buffa.»
Marron gli fece la linguaccia e incrociò le braccia, fingendosi offesa. Ma appena il suo sguardo cadde sul panorama che si stendeva sotto di loro, quasi le mancò il fiato in gola: i campi coltivati si intrecciavano sino a formare un mosaico di colori caldi, in cui spiccavano l'oro del grano e il rosso cremisi dei papaveri; un fiumiciattolo scorreva appena visibile tra le casette di campagna, riflettendo la luce abbagliante dei raggi del sole, e sullo sfondo le cime maestose delle montagne si dissolvevano nella foschia, spingendo lo sguardo a cercare e immaginare l'infinito. A coronare il tutto, come ciliegina sulla torta, un magnifico tramonto dava spettacolo del suo splendore nascondendosi per metà tra le rocce delle alture, lasciando il suo tocco romantico al panorama.
I suoi occhi cobalto non si erano mai posati su una simile meraviglia; semplice, ma perfetta.
Trunks sorrise appagato, notando l'espressione incantata della ragazza, e si accostò a lei.
«Wow», riuscì a biascicare ancora immersa nella pace e nell'armonia del paesaggio.
«Già.» Mormorò il ragazzo.
Una folata di vento improvvisa fece volare via il cappello di Marron, che tentando di afferrarlo intrecciò involontariamente la mano con quella di Trunks, anche lui intenzionato a riacciuffare l'oggetto. Entrambi arrossirono e i loro occhi finirono per incontrarsi, in un infinito gioco di sguardi .
Non avevano bisogno di scavare nelle iridi dell'altro per capire cosa stavano provando; le gote arrossate stavano urlando a gran voce l'imbarazzo e il desiderio di ambedue.
Un semplice contatto, nulla di più, aveva provocato un turbine di emozioni incontrollabili.
Finalmente il saiyan riuscì a spiccicare parola, seppur goffamente.
«S-scusa… Ecco il cappello.» Le porse il copricapo con la mano esitante, mentre lei era ancora incatenata al cobalto dei suoi occhi.
«Grazie.» Rispose a fatica.
Con una grande, grandissima forza di volontà, Marron si liberò dall'ipnosi e si voltò, tornando ad ammirare il paesaggio.
«Questo è lo scherzo più bello che potessi farmi.» Ridacchiò la ragazza.
«Te l'ho detto: non è uno scherzo. Però sono contento che ti piaccia.»
«Non pensavo che l'avrei mai detto, sul serio, ma dopo questa sorpresa… » Si concesse una pausa, quasi orribilmente teatrale. «Non sei così male come credevo.»
Trunks sorrise, tentando invano di celare la felicità che quelle parole avevano iniettato nelle sue vene.
Conoscendo Marron, quello era più che un complimento.
«Be', ti ringrazio. Detto da te è come una lode.»
La ragazza si lasciò sfuggire una risata, colpendo impercettibilmente la spalla del saiyan con un buffetto.
«Non immagino pensare come mi consideravi prima di questo momento.» Continuò ironicamente.
«Sappi che comunque non ti basterà  questo tramonto per scacciare le vecchie idee che avevo di te dalla mia testa.» Marron incrociò le braccia, fingendo una smorfia altezzosa.
«Ah davvero? E questo invece potrebbe bastare?» Inaspettatamente Trunks le cinse la vita, portando il suo viso a pochi centimetri da quello di lei. Il cuore di quest'ultima, presa alla sprovvista, fece una capriola mentre le sue gote si tingevano visibilmente di un rosso cremisi.
Le punte dei loro nasi si sfioravano.
I loro respiri si intrecciarono.
I loro sguardi si incatenarono nuovamente.
Nessuno dei due disponeva di abbastanza forza di volontà per allontanarsi dall'altro.
Effettivamente, nessuno dei due avrebbe voluto allontanarsi dall'altro.
Poi accadde: il saiyan appoggiò le labbra a quelle della ragazza.
Un contatto lieve, fragile.
Si staccarono malvolentieri, non smettendo però di comunicare con gli occhi le sensazioni di cui erano "vittime".
«Direi di sì.» Sussurrò Marron ancora avvolta nell'abbraccio di Trunks.
Si sorrisero, complici di quel bacio rubato, e tornarono ad ammirare il paesaggio sedendosi con le gambe penzoloni sul dirupo.
«Sei sicura di non voler imparare a volare?»
La ragazza sbadigliò, appoggiando il capo sulla spalla del ragazzo.
«La prossima volta, te lo giuro…» Mormorò prima di cadere fra le braccia di Morfeo.
«Hai promesso.» Sorrise Trunks accarezzandole dolcemente i capelli biondi.
   
 
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