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Autore: _Girella_    06/01/2013    7 recensioni
-Ts…Tsurugi!!- esclamò Shindou e fece per chiudergli la porta in faccia, ma quello lo bloccò e facendo affidamento sulla sua forza, nettamente maggiore di quella di Takuto, la riaprì.
-Perché all’improvviso sei così maleducato??- ghignò Tsurugi impassibile di fronte all’evidente segno che Shindou non voleva vederlo.
E c’era anche un buon motivo!
Il fatto era che due settimane prima, alla fine di un allenamento, Tsurugi lo aveva dolcemente sbattuto contro l’armadietto dello spogliatoio –per fortuna vuoto- e aveva, sempre con estrema dolcezza, tentato di baciarlo.
O forse, tentato non era la parola giusta.
Diciamo che Shindou lo aveva dovuto praticamente schiaffeggiare per toglierselo di dosso.
[KyouTaku]
 
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Shindou Takuto, Tsurugi Kyousuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'KyouTaku: "Di chi ti ricordi quando sorridi?"'
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Domani è un altro giorno
 
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Shindou doveva ringraziare solo il proprio autocontrollo, che gli impediva di mettersi a gridare strappandosi i capelli. Immaginava che la commissione d’esame, già piuttosto scocciata a causa della sua completa scena muta, non ne sarebbe stata entusiasta.
   Prese un sospiro e cercò di concentrarsi, ma si sentiva le palpebre pesanti, e quel continuo sibilo che avvertiva nelle orecchie non contribuiva certo ad alleviare il suo mal di testa.
   -Quindi, Mozart…bhè, lui era…- balbettò nella vana speranza che le nozioni che il suo cervello sembrava aver rimosso durante la notte tornassero a galla.
   Tacque di nuovo, tormentandosi le mani ed osservando l’uomo di fronte a sè che con espressione accigliata prendeva qualche appunto su un foglio, col solo risultato di farlo entrare ancora di più nel panico.
   Avrebbe voluto uccidersi: erano due settimane, due fottutissime settimane, che si preparava per quel maledetto esame per entrare all’università. Aveva ripassato l’intero programma di musica delle superiori, si era esercitato con la pratica, aveva cercato di rilassarsi e non farsi prendere dall’ansia… era pronto.
   Niente avrebbe potuto distrarlo. Niente e nessuno.
   Sarebbe finalmente entrato in quella scuola, quella a cui puntava fin da quando aveva iniziato a suonare il pianoforte a sei anni.
   … o meglio sarebbe successo, se qualcuno non avesse deciso di andarlo a trovare proprio quella sera.
 
 
 

Shindou sospirò.
Erano le otto di sera, ed era tutto pronto: aveva preparato i fogli della ricerca in bella vista sulla scrivania, impostato la sveglia alle sette, preso una tisana rilassante e benché fossero solo le nove e mezza era già pronto per andare a letto.
Quei giorni erano stati stressanti e non vedeva l’ora di togliersi il pensiero degli esami.
Si alzò dalla scrivania per chiudere la finestra. Era febbraio inoltrato, ma la neve che a metà gennaio
aveva ricoperto la città non si era ancora del tutto sciolta e in giro c’erano poche auto.

Tirò le tende e iniziò a sbottonare il colletto della camicia quando il suono del campanello lo fece sussultare.
Chi poteva essere a quell’ora assurda??
Si avvicinò alla porta e, stanco com’era, nemmeno guardò dallo spioncino prima d’aprire.
-Ciao, Capitano-.
Oh no.
-Ts…Tsurugi!!- esclamò Shindou e fece per chiudergli la porta in faccia, ma quello lo bloccò e
facendo affidamento sulla sua forza, nettamente maggiore di quella di Takuto, la riaprì.

-Perché all’improvviso sei così maleducato??- ghignò Tsurugi impassibile di fronte all’evidente
segno che Shindou non voleva vederlo.

E c’era anche un buon motivo!
Il fatto era che due settimane prima, alla fine di un allenamento, Tsurugi lo aveva dolcemente
sbattuto contro l’armadietto dello spogliatoio –per fortuna vuoto- e aveva, sempre con
estrema dolcezza, tentato di baciarlo.
O forse, tentato non era la parola giusta.
Diciamo che Shindou lo aveva dovuto praticamente schiaffeggiare per toglierselo di dosso.
Da quel momento, dopo essersi proferito in profonde scuse e aver lasciato di corsa lo
spogliatoio, aveva cercato di limitare il più possibile i contatti con lui, chiudendosi in casa e
tuffandosi nello studio per l’esame di ammissione.

Nel profondo, sapeva di non avercela con Tsurugi.
Il fatto è che, conoscendo la propria debolezza, voleva in tutti i modi impedirsi di cadere in tentazione.
E la tentazione di ricambiare il bacio di Tsurugi era stata davvero forte…
Si riscosse dai suoi pensieri, desiderando di prendersi a calci. –Che ci fai qui??- chiese.
-Volevo parlarti-.
-Non possiamo rimandare?? Domani ho l’esame e…-.
Tsurugi nemmeno lo lasciò finire,  e, inchiodandolo contro la parete, gli tagliò qualsiasi via di fuga.
-No, non possiamo. Sono due settimane che mi eviti, posso sapere perché??- domandò guardandolo con cipiglio severo.
L’unica cosa più forte dell’imbarazzo di Shindou in quel momento era, probabilmente, la sua sorpresa.
-Perché??- ripetè basito. –Scherzi vero??-.
Tentò di divincolarsi, ma Tsurugi si appoggiò al muro dietro di lui. –No-.
Dannato Tsurugi…
-Ah no?? Allora te lo spiego io!! Volevo evitarti perché mi hai baciato, senza il mio permesso,
nello spogliatoio, e se non ti avessi praticamente picchiato non so se ti saresti fermato lì.
Ti basta??-.

Tsurugi non si scusò nemmeno, si limitò a ridacchiare e ad avvicinare ancora di più il volto a quello di Takuto.
-E la cosa ti sarebbe dispiaciuta, senpai??-.
Sarà stata la troppa vicinanza di Tsurugi, sarà stato lo stress per gli esami, sarà stata la
situazione assolutamente irreale… sarà stato quello che sarà stato, ma a Shindou andò completamente in panne il cervello.

-No, certo che no, ma…-.
Si bloccò e arrossì di colpo quando si rese conto di quello che aveva detto. Sperò che Tsurugi
non lo avesse sentito, ma qualcosa nel suo sguardo gli diceva che decisamente non era così.

Tentò una debole risatina. –Cioè, nel senso…io…-.
In quel momento ci sarebbe stato bene un grido isterico.
E Tsurugi, con quello sguardo fisso e penetrante, non aiutava.
Cercò di nuovo di divincolarsi e fuggire, ma Tsurugi gli  afferrò entrambi i polsi con una
mano e lo immobilizzò. –Lo immaginavo-.

-C…Cosa??-.
-Sapevo di piacerti- gli mormorò a fior di labbra.
-Ehi, abbassa la cresta, Ts…-. Shindou non riuscì a finire la frase perché la bocca di Tsurugi fu
improvvisamente sulla sua, facendogli sgranare gli occhi.

-Ts…Tsurugi..-ansimò cercando di allontanarlo, ma tutto ciò che ottenne fu una sua risatina
mentre gli toglieva un ciuffo di capelli dagli occhi.

-Perché ti ostini a respingermi, Takuto??-.
Shindou lo guardò male per qualche secondo, poi si arrese e, cogliendo di sorpresa
persino se stesso, lo baciò.

Non avrebbe saputo dire quanto durò il bacio, seppe solo che a un certo dovettero staccarsi
per mancanza d’aria. Cercò di riprendere fiato mentre Tsurugi gli depositava una scia di baci
sul collo.

-A…aspetta, Kyousuke- mormorò ben sapendo che, se non lo avesse fermato in quel
momento, dopo non ne avrebbe avuto la volontà. –Domani… domani ho gli esami-.

Tsurugi lo guardò negli occhi e si lasciò andare a una risatina mentre gli carezzava una guancia,
talmente rossa da scottare sotto il suo tocco.

-Tranquillo, domani è un altro giorno-.
 
XXX
 
-Ti accompagno io in macchina- si offrì Tsurugi mentre Shindou saltava giù dal letto come
una molla, improvvisamente conscio che erano le otto passate e entro mezz’ora sarebbe
dovuto essere davanti alla commissione d’esame a presentare la sua ricerca.

-Sei un… un… non ho nemmeno termini per definirti- lo accusò Shindou mentre si infilava in
fretta i jeans e si fiondava in bagno.

-Vorresti dirmi che è tutta colpa mia??- ribattè l’altro infilandosi i boxer mentre Takuto
riemergeva dal bagno con lo spazzolino da denti in bocca, e gli tirava una cuscinata in faccia.

-Cioè, adesso sarebbe colpa mia??- gridò leggermente isterico mentre cercava un camicia pulita nell’armadio.
-Bhè…-.
-Non rispondere!!- lo bloccò l’altro rendendosi conto che, effettivamente, non era che lui si
fosse opposto in modo tanto deciso alle avances di Tsurugi. –E vestiti, non dovevi
accompagnarmi, signor “domani è un altro giorno”??-.

-Solo se mi dai un bacio-.
Shindou divenne di fuoco mentre si avvicinava di corsa al letto e poggiava le labbra su quelle
di Kyousuke. Suo malgrado, gli veniva da ridere: come sarebbe stato possibile rimanere
arrabbiato con lui??

Tsurugi approfittò del suo slanciò per afferrarlo per la vita e stenderlo sul letto,
imprigionandolo sotto di sé.

-Tsurugiiiiii!!!!- gridò Shindou cercando di liberarsi.
Ecco come fare a rimanere arrabbiato con lui

 

xxx

 
-Shindou??- lo riprese l’uomo davanti a lui, e Takuto quasi sobbalzò sulla sedia. Si rese conto che l’intera commissione d’esame stava aspettando la risposta a una domanda che, evidentemente, gli era appena stata posta, e che lui non aveva assolutamente sentito.
   -Cosa??- fu l’unica cosa che riuscì a chiedere. Mentre i componenti della commissione si guardavano scoraggiati, Shindou si voltò verso la porta lasciata aperta e, al di là dell’uscio, intravide una faccia da schiaffi conosciuta che se la ridacchiava sotto o baffi.
“Dopo facciamo i conti” gli intimò.
L’uomo davanti a lui si tolse gli occhiali e scosse la testa, appoggiando i gomiti sul tavolo. –Shindou, sinceramente, ci aspettavamo molto di più dal suo esame. Abbiamo controllato i suoi voti, e lei ha sempre avuto un ottimo rendimento. Le confesso, se dovessimo valutare la prova di oggi, lei non sarebbe nemmeno preso in considerazione per entrare nella nostra università… Ma abbiamo deciso di darle una seconda possibilità-.
   Shindou, che aveva già abbassato la testa scoraggiato, la rialzò di colpo. –Davvero??- non riuscì a impedirsi di chiedere.
   -Si. Tra due settimane sosterrà di nuovo l’esame, e se andrà bene ignoreremo la scadente prova di oggi-.
   -Grazie!- esclamò Shindou alzandosi e stringendo la mano a uno a uno ai membri della commissione, gli occhi che brillavano.
   -Ma badi, per “bene” intendo “magnificamente”, è chiaro??”.
   -Certo, arrivederci-.
   Non fece nemmeno in tempo a varcare l’uscio della porta. –Tsurugiii!!- esclamò furioso all’indirizzo del ragazzo che, semi-nascosto da una colonna, fingeva innocenza.
   -E’ andata bene, no??-.
   -Bene??- ripetè Shindou stringendo tra le braccia il libro che si era portato per l’esame, indeciso se tirarglielo in testa o da qualche altra parte. –Due settimane, due settimane ho passato a studiare musica, e per colpa tua sono andato talmente male che la commissione si è rifiutata di valutarmi e devo ridare l’esame!! Tu questo lo chiami…-.
   Per la seconda volta in due giorni, Tsurugi gli impedì di finire la frase, passandogli una mano dietro alla testa e poggiando le labbra sulle sue.
   E mentre intrecciava la lingua con la sua, Shindou prese un appunto mentale di chiedere ai suoi amici di tenere Tsurugi segregato da qualche parte fino al giorno del suo prossimo esame...
   …altrimenti qualcosa gli diceva che in quell’Università non ci sarebbe mai entrato.
 
 
 
 
 
 




 
 
Angolino Me ^-^
C’è… io… asshjsio –li amaH-
Non riesco a smetterla di farmi film mentali di questi due, tra un po’ posso aprire un multisala :O
E diventano sempre più assurdi çWç
Però… colpa mia se sono pucciosi?? Okay, Tsurugi in fatto di sentimenti può sembrare una caffettiera, ma per me è profondamente innamorato è interessato a Takuto che ovviamente ricambia l’amore spassionato e non riesco a smetterla di immaginarmeli nelle situazioni più astruse *^*
Passando strettamente alla fic… Bhè, come si sarà intuito, Takuto e Kyousuke sono più grandi di GO -non per nulla, Tsurugi ha la patente *immagina Kyousuke al volante :Q____ asjksdjiof *e Takuto sta dando l’esame di ammissione all’Università quindi…
In realtà, in Giappone gli esami orali non sono così diffusi e non vi è la presentazione della tesi, ma questo l’ho scoperto dopo aver pianificato la fic e non sapevo come modificarla…
Quindi Shindou deve affrontare l’esame di ammissione per l’Università di musica e presenta una ricerca… o meglio dovrebbe presentarla vero Tsurugi??? >//<
Insomma, una gran cavolata, ma avevo bisogno di KyouTaku, ecco!! *^*
Bene, adesso devo andare a disfare l’albero di Natale *sigh çWç*
Grazie a chiunque leggerà, i commenti come sempre sono ben accetti :P
Baci a tutti ***
 
Marty
PS. Sono scarsa nei titoli. Sono scarsa nelle introduzioni. Sono scarsa in tutto çWç L’unica cosa che mi riesce bene è la scelta delle immagini u.u non che sia così difficile trovare un’immagine di Kyousuke e Takuto in atteggiamenti pucciosi ma… *le arriva una squadernata*


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