Caro Felpato,
come stai?
E’ praticamente un secolo che non ci vediamo. Da quando abbiamo deciso di entrare in clandestinità.
Sai Harry è cresciuto molto dall’ultima volta che lo hai visto. Ormai la scopa giocattolo che gli hai regalato è praticamente a pezzi per quanto l’ha usata. Devo reggerla io per dare l’impressione al mio piccole cercatore di volare.
Sto cercando di convincere Lily ad avere u...n altro bambino, ma lei per ora è categorica. Non ne vuole sapere nulla fino a quando tutto questo non sarà finito. Ogni volta che per esempio è in cucina e io l’abbraccio da dietro e le sussurro all’orecchio “Che dici, lo diamo un fratellino ad Harry?” lei si allontana e risponde “Non voglio che anche lui o lei debba vivere così”.
E’ preoccupata. Con tutta questa storia della profezia e il fatto che deve stare praticamente sempre in casa la sta mandando in crisi. Però non perde mai il sorriso fortunatamente. Il suo bel sorriso che mi ha fatto innamorare di lei.
Fratello mi manchi sai?Tutte le scorribande per il castello... le ore di punizione... gli spuntini che facevamo in cucina fuori dall’orario...
 Ora mi prenderesti in giro ma credo che tu te ne accorga dalle macchie di inchiostro sbavato. Ebbene si mi è uscita qualche lacrima e mi sono emozionato a ricordare tutto questo. Io che mi sono emozionato solo tre volte in vita mia... quando ho chiesto a Lily di sposarmi, il giorno del matrimonio e quando è nato Harry.
Tu c’eri in quelle occasioni...in tutte e tre.
Non vivere nell’illusione che io non abbia visto l’ombra di un grosso cane nero dietro l’albero su cui si era appoggiata Lily quando gli ho chiesto di sposarmi. Un giorno dovrai spiegarmi cosa ci facevi nascosto da quelle parti, sai?
Tu c’eri quando mi sono sposato. Ero talmente agitato e felice. Tu sorridendo un secondo prima che arrivasse Lily ti sei avvicinato e mi hai detto “Penso che sarebbe un bellissimo momento per andartene e non farti più trovare dalla Evans”. Sono scoppiato a ride e dandoti un pugno sulla spalla ti ho risposto “Dalla Potter! Da oggi lei è Lily Potter”. Il celebrante è ancora sconcertato per quel pugno.
C’eri quando è nato Harry. Eravamo già qua nascondendoci al mondo, ma volevo che ci fossi. Che il mio migliore amico, il padrino di mio figlio fosse presente. E poi mi serviva qualcuno che mi trattenesse fuori dalla stanza dove mia moglie urlava. Ormai nel salotto di Batilda avevo scavato una trincea per quante volte avevo fatto avanti e indietro in quelle ore interminabili. Più tu cercavi di trattenermi sul divano più io ero nervoso. Certo che Harry se l’è presa comoda? Ci ha messo undici ore.
Ricordo però quando lo abbiamo sentito piange per la prima volta. Eri riuscito a farmi sedere sul quello strameladetto divano che ci siamo guardati negli occhi al suono della sua vocetta e ci siamo abbracciati.
“Auguri papà”
“Auguri padrino”
E siamo scoppiati a ride. Poi quando l’ho visto e me lo hanno messo in braccio pensavo che mi si rompesse in mano. Quanto era piccolo.
E quando Lunastorta mi ha mandato un patronus dove diceva che avevi fatto un incidente in moto? Ti avrei voluto ammazzare quando mi sono scapicollato all’ospedale e ti ho trovato a letto tutto bendato a provarci con l’infermiera che ti stava cambiando la flebo. Appena se ne andò quella ragazza tutta rossa in volto per le tue battutine tirai fuori la bacchetta per guarirti al volo ma tu ti rifiutasti dicendo “No, perché? Qua le infermiere sono così carine! Sarebbe un peccato  andarsene così in fretta”. Ci rimanesti un mese e mezzo.
Ora vado...
Mi manchi fratellino. Quando tutto questo sarà finito dovremmo andare a Hogsmeade a trovare Madama Rosmerta e a festeggiare come si deve la nascita di Harry e, speriamo, l’arrivo di un nuovo bambino
Con affetto,
tuo Ramoso