Il cuore batte ancora, nonostante tutto il dolore provato... È possibile sentire il flebile, lento e aritmico battito, se lo si ascolta con molta attenzione.
Il sangue irrora ancora le stanche membra, ma non riesce più a riscaldarle come una volta: il gelo annidato nelle ossa si affievolisce solo di poco, ma non scompare.
Morfeo latita e, quelle rare volte che concede un leggero torpore, dispensa sogni nebulosi e angoscianti.
Lacrime calde bagnano gli occhi ammantati di nubi, ma non riescono a scivolare via dalla loro ialina prigione.
La mente è stravolta, labile, infranta e, con lei, anche l'anima è smarrita in un labirinto di tormenti, dal quale, al momento, non sembra possibile uscire.
La speranza viene meno: il sentiero percorso finora è scomparso e quello ancora da percorrere non sembra essere praticabile...