Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Ai_Sellie    07/01/2013    4 recensioni
Sirius ha un problema con il Natale.
La casa è completamente buia ad eccezione delle lucine dell’albero di Natale ed eri così sicuro che Sirius stesse già dormendo, quando sei rientrato, che ti è quasi venuto un infarto nel sentire quei rumori provenire dal salotto.
Hai sfoderato d’istinto la bacchetta e ti sei avvicinato alla stanza in punta di piedi, pronto a colpire, ma l’hai riabbassata praticamente subito dopo; una volta appurato, spiando dalla porta socchiusa, che i rumori sospetti non erano altro che quell’idiota del tuo fidanzato che,
anche quest’anno, sta cercando di sabotare Babbo Natale.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Storia scritta per il p0rn fest #6 indetto da fanfic_italia, sul prompt [HARRY POTTER] Remus Lupin/Sirius Black, latte e biscotti. :3



La casa è completamente buia ad eccezione delle lucine dell’albero di Natale ed eri così sicuro che Sirius stesse già dormendo, quando sei rientrato, che ti è quasi venuto un infarto nel sentire quei rumori provenire dal salotto.
Hai sfoderato d’istinto la bacchetta e ti sei avvicinato alla stanza in punta di piedi, pronto a colpire, ma l’hai riabbassata praticamente subito dopo; una volta appurato, spiando dalla porta socchiusa, che i rumori sospetti non erano altro che quell’idiota del tuo fidanzato che, anche quest’anno, sta cercando di sabotare Babbo Natale.
Sirius ha un problema con il Natale.
O, per essere più precisi, Sirius adora i regali e l’aria di festa che aleggia in tutte le case durante il periodo natalizio, ma ha uno strano ed anche un po’ infantile odio – che lui definisce “conto in sospeso” – nei confronti di Babbo Natale.
Ritiri nuovamente la bacchetta sotto al maglione, sbuffando un misto di divertimento e rassegnazione, prima di accendere la luce ed entrare nella stanza con ancora addosso la giacca.
« Sirius, per l’ultima volta, non è stata colpa di Babbo Natale se a sette anni non hai ricevuto la scopa volante che tanto desideravi. Non è certo con lui che dovresti avere un “conto in sospeso”, è inutile che gli avveleni i biscotti ».
Sirius s’irrigidisce e si volta di scatto, gli occhi leggermente sgranati, ma un secondo dopo gonfia impercettibilmente le guance e s’imbroncia.
« Non farei mai una cosa del genere, per chi mi hai preso, Moony! » sbotta con decisamente troppa enfasi, per uno che dovrebbe essere sincero, lasciandosi poi cadere seduto sul divano.
Ruba un biscotto dal piattino e se lo mette in bocca, probabilmente per dimostrarti la veridicità delle sue parole, ma non si preoccupa di non farsi vedere mentre ripone la bacchetta nella tasca dei jeans.
Inarchi un sopracciglio.
Sirius è per natura una persona abbastanza sincera, ma dall’anno in cui Peter ha passato l’intera giornata di Natale chiuso in bagno a causa del lassativo di cui Sirius aveva imbottito la fetta di torta destinata a Babbo Natale, siete tutti quanti giunti alla conclusione che è sempre meglio non fidarsi di qualunque cosa rimanga alla sua portata fino alla notte del ventiquattro, a prescindere dal fatto che lui si professi o meno innocente.
Un po’ ti sembra strano che un tipo attento come lui abbia deciso di ripetere un tentativo di vendetta già attuato in precedenza – e si sia lasciato sorprendere così facilmente, soprattutto – ma forse è semplicemente anche lui troppo sfinito dalle varie missioni per l’Ordine e la situazione in generale, per architettare qualcosa di nuovo.
Inspiegabilmente ti si scalda un po’ il cuore al pensiero che nonostante la guerra e tutto lo schifo che vi circonda, Sirius abbia comunque trovato le forze di coltivare anche quest’anno questo suo antagonismo puerile.
Non riesci a trattenerti dal ridacchiare.
« Sono passati tanti anni, ormai; non credi sia giunto il momento di seppellire l’ascia di guerra? »
Sirius sbuffa e si ficca in bocca altri due biscotti.
« Hai una vaga idea di quanto ci tenessi a quella scopa? » sbotta, sputacchiando briciole scure un po’ dappertutto. « E invece mi sono ritrovato tra le mani un vecchio e polveroso tomo su chissà quale noiosissimo argomento. È un bugiardo, mi ha deluso ».
Sospiri. Eccolo, alla fine, il vero fulcro di tutto quel rancore infantile.
Sei sicuro che anche Sirius, in cuor suo, ha capito che il problema è tutto lì, ma non potendo prendersela con i veri responsabili, ha deciso di dichiarare guerra ad un’invenzione per bambini a cui si costringe a credere per non soffocare.
Accenni un sorriso e gli siedi accanto sul divano, mentre lui addenta l’ultimo omino di marzapane rimasto.
Sebbene continui testardamente a sostenere il contrario e si sia arrabbiato tutte le volte che hai tentato di affrontare l’argomento, sei ancora convinto che Sirius sia rimasto profondamente scottato e deluso dal comportamento dei suoi genitori e che una piccola parte di lui ci sperasse sul serio, che tentassero di fermalo quando scappò di casa, invece che ripudiarlo come invece è successo.
« Lo so » rispondi, resistendo all’impulso di toccarlo.
« Allora dimostragli di essere superiore. Che le prese in giro di James sono solo parole vuote e che ormai sei cresciuto » proponi, scrollando le spalle. « Anche perché, detto tra noi, dubito che i tuoi tentativi di sabotarlo funzioneranno mai, stai solo sprecando energie. Anche se devo ammettere che alcuni piani sono stati parecchio ingegnosi, specie tenendo conto del fatto che li hai organizzati tutto da solo ».
Sirius ghigna, compiaciuto del complimento, ma alza sul tuo viso due occhi da bambino ferito che proprio non ti aspetti, e che ti fanno girare la testa.
Per un attimo lo rivedi bambino, alla Vigilia di Natale, che corre a piedi nudi lungo i corridoi ignorando i rimproveri di sua madre perché troppo impaziente di aprire i regali. Quasi riesci a sentire la sua risata mentre spalanca la porta dell’enorme salone, la gioia che a stento riesce a controllare, gli occhi luminosi.
E poi quella stessa luce spegnersi un po’ appena realizza che sotto l’albero non c’è il dono che tanto sognava, ed affievolirsi ogni anno di più tutte le volte che i suoi genitori distruggevano con parole cattive ogni suo desidero o speranza.
Hai il sospetto che ripensi ancora adesso a tutti quei sogni persi, qualche volta, quando è convinto che nessuno di voi può vederlo.
« Sei un bravo cane » sussurri, pizzicandogli piano una guancia.
« E sei stato un bravo bambino, sono sicuro che Babbo Natale è orgoglioso di te ».
« Come fai a saperlo? Non c’eri » mugugna Sirius, quasi fosse un’accusa velata per averlo lasciato solo tutti quegli anni, ma si allunga verso di te e ti lecca il mento – da bravo cane, appunto.
Ridi per il solletico.
« Sono un sotuttoio, ricordi? »
Ride anche lui, ma in maniera più contenuta rispetto al suo solito, mentre scende a leccarti il pomo d’Adamo.
« Un sotuttoio noioso e che puzza sempre di polvere e libri, ma con un buon sapore ».
Affondi una mano nei suoi capelli, stringendotelo un po’ addosso.
« Lo prendo come un complimento ».
Ti allunghi per afferrare il bicchiere di latte che doveva essere destinato a Babbo Natale e te lo porti alle labbra, ma un attimo prima che tu possa cominciare a bere, senti Sirius morderti con un po’ troppa decisione l’attaccatura tra il collo e la spalla.
« Fossi in te non lo farei ».
Sorridi al vostro piccolo albero illuminato.
« Non ti eri dichiarato innocente, un attimo fa? »
« Può essere che, accidentalmente, mi sia caduto qualcosa dentro al latte. Qualcosa di non esattamente commestibile ».
Sbuffando, ma sforzandoti di non ridere, riesci con un po’ di fatica a recuperare la bacchetta da sotto il maglione, mentre Sirius è troppo impegnato a leccarti il collo per spostarsi.
Trasfiguri il bicchiere e tutto il suo contenuto in una piccola civetta candida che vola a posarsi nel lavandino, poi lasci rotolare la bacchetta sul pavimento e ti sdrai sul divano, trascinandoti dietro anche il compagno.
Sirius impiega giusto una manciata di secondi a decidere che il collo non lo soddisfa più abbastanza e tempo cinque minuti i vostri vestiti sono sparsi sul pavimento come fossero coriandoli.
La sua pelle è calda e sudata, sotto le tue mani, e tu te lo stringi forte addosso per cercare di cancellare lo sguardo del bambino solo e deluso, di quel lontano Natale di tanti anni fa, che ti sembra di avere ancora impresso sulla retina.
Sirius continua a leccarti ovunque, senza quasi guardarti in faccia, e tu fai fatica a convincerlo a smettere anche quando avete entrambi raggiunto il limite e l’unica cosa che vuoi fare è spingerti dentro di lui ancora e ancora.
Il calore che ti avvolge è quasi più intenso di quello che ti scottò la pelle quando, a tre anni, ti rovesciasti per sbaglio una candela sul braccio, e quando vieni, Sirius è troppo impegnato a leccarti il collo, per guardarti.
Alla fine è lui stesso ad appellare la coperta del vostro letto e vi addormentate così, nudi e stretti l’uno all’altro, su quel divano troppo piccolo.
Quando ti svegli, la mattina di Natale, Sirius ti sta sbavando sulla spalla ed hai l’impressione che sotto il vostro alberello striminzito ci siano molti più regali di quanti tu ne abbia effettivamente comprati.
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Ai_Sellie