Era la mia ultima sera a Londra, l’indomani sarei tornata a casa dalla mia famiglia e, per quanto mi dispiacesse lasciare l’unico luogo in cui potevo davvero sentirmi a casa, ero contenta di rivedere i miei genitori e mia sorella.
Stavo ultimando le cose per la mia partenza, girando per le varie stanze della casa per assicurarmi di non essermi dimenticata niente.

Quel giorno avevo impiegato più del solito per fare la valigia, pensandoci bene ogni piccola azione aveva richiesto più tempo del solito. Sapevo bene perché, stavo cercando di rimandare il più possibile la stesura dei bigliettini d’addio.

In realtà prima di andare in aeroporto sarei passata a salutare tutte le fantastiche persone che avevo conosciuto durante la mia permanenza in Inghilterra ma conoscendomi non sarei mai riuscita a dire loro tutto quello che avevo minuziosamente preparato nella mia testa. Sono brava con i discorsi finché devo farli a me stessa ma quando si tratta di esporli ai diretti interessati sono un disastro e alla fine non concludo niente.

Mi sedetti alla scrivania e iniziai a scarabocchiare brevi ringraziamenti per Andrew, che mi aveva ospitata e sopportata per ben nove mesi, e per i suoi amici, che dopo tutte le giornate passate insieme ormai consideravo anche miei amici, Joshua, Jaymi, George....Jamie.
Le prime quattro lettere erano state facili da scrivere ma quella per Jamie si rivelò un disastro.
Dopo un’ora non avevo ancora pronto niente e ai piedi della scrivania si iniziavano ad accumulare fogli di carta appallottolati.
La verità era che non ero in grado di scrivere qualcosa con toni amichevoli, non per lui. 

E se avessi provato ad essere sincera? Dopotutto cosa avevo da perdere? Non lo avrei rivisto per il prossimo anno se non di più...forse era giunto il momento di mettere la timidezza da parte e lasciar spazio ai veri sentimenti.

“Caro Jamie,

La ragione per cui ci ho messo così tanto per scrivere questa lettera è perché, fondamentalmente, sono stata una sciocca.
Ho passato gli ultimi mesi a prendermi in giro, pensando che se avessi ignorato tutto prima o poi mi sarebbe passata.
Era molto più facile stare nel mio guscio sicuro così da non dover avere paura di perdere. Quando però si ha la fortuna di incontrare una persona come te, la persona giusta, quella persona che nel momento in cui la guardi negli occhi capisci che è lei, quella persona che ti fa sorridere al solo pensiero della sua esistenza, capisci che stare nel tuo mondo sicuro non ti aiuterà e che forse è giunto il momento di mettersi in discussione.

Non è la prima volta che provo a scrivere una lettera in cui esprimo ciò che sento però è la prima volta che lo faccio nel modo giusto.

Le altre volte speravo di essere ricambiata ma nelle vere lettere d’amore questo non succede.

Non potrei chiederti altro perché mi hai già dato tutto, anche se indirettamente. Spero che tu possa assaporare almeno una volta nella vita una felicità simile a quella che mi hai regalato.

Emma “

Salve!
Non so cosa dovrei dire a questo punto. E' la prima volta che scrivo una OS e, essendo una persona piuttosto timida, solitamente non mi piace far leggere le mie "produzioni" agli altri ma per una volta volevo prova l'ebbrezza di pubblicare una storia ahah. 
E' una OS semplice ma spero vi piaccia. Sono quasi sicura di non essere riuscita a riportare a parole nemmeno un quarto di quello che significa JJ per me e questo mi dispiace molto.
Se qualcuno di voi è un grande fan di Tom Sturridge come la sottoscritta potrà ritrovare nella lettera una certa somiglia con quella scritta da un personaggio interpretato da lui.
Non so cos'altro aggiungere quindi posso salutarvi e ringraziarvi se siete arrivati fino a questo punto.
Lots of love,
Juls