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Autore: Lainthel    07/01/2013    2 recensioni
Lessi la luminosa insegna che lo sormontava: “Phase Two: lounge bar”. Strano nome per un bar. Assomigliava tanto ad una missione segreta.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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QUEL BAR ALL’ANGOLO DELLA STRADA…




Arrivai davanti a quel piccolo locale dietro l’angolo e, sospirando, lessi la luminosa insegna che lo sormontava: “Phase Two: lounge bar”. Strano nome per un bar. Assomigliava tanto ad una missione segreta.

Entrai. Ero sempre più convinta che non fosse un semplice pub. La tranquillità e il silenzio che regnava sembravano celare qualcos’altro. Questa era una copertura, sicuro.

Poi, varcata l’ennesima porta, tutto si fece più chiaro. Letteralmente. La stanza, piena di sedie e tavolini rotondi, era illuminata da un grosso lampadario. E poi grida e risate ovunque.

Fu quando ero tentata ad andarmene che un uomo, in giacca e cravatta, mi accolse con un sorriso radioso in volto.

-Lei deve essere la signorina Valentine, giusto?-

-Quella per il posto da cameriera, esatto. Era lei stamattina al telefono?- sorrisi anche io.

-In persona. Piacere, Phil Coulson, vice direttore.- mi strinse calorosamente la mano -Le piacerà stare in nostra compagnia. Da questa parte.- aggiunse, in quel momento gli squillò il telefono.

-Chiedo scusa, se intanto vuole farsi un giro per ambientarsi… Pronto? Tesoro…- si allontanò lasciandomi lì.

Tanto valeva seguire il suo consiglio. Feci qualche passo e una chioma ramata mi venne quasi addosso.

-Natasha Romanoff a rapporto. Benvenuta. Gradiresti delle tartine?- mi guardava in attesa, speranzosa.

Allungai una mano, giusto per accontentarla. –Grazie!-

Sorrise e si allontanò verso un tavolo –Chi di voi ha avanzato quelle tartine?!- gridava, il dito accusatorio verso un gruppo di clienti impauriti.

-Hai ragione Natasha. Ora le finiamo…-

Lei si rilassò e andò ad importunare altri clienti.

La guardavo, un po’ torva. Mi chiesi se sarei diventata come lei.

-E quindi, signori, è così che ho portato la pace nel mondo!-

Mi voltai e un uomo con uno strano costume colorato addosso, parlava al microfono con tono biascicante.

Sì, aveva bevuto.

Cadde a terra, ridendo.

Aveva bevuto parecchio.

Lì vicino, seduto ad un tavolo, rideva incitando lo strano tipo con l’armatura (sì, era un’armatura. Andiamo, gli è appena partito dalla mano un raggio di luce, cos’altro poteva essere?) un altro uomo vestito in modo piuttosto buffo.

Mi avvicinai incuriosita e quello mi tirò per un braccio facendomi sedere sulla sedia vuota.

-Aaaah, Stark è un grande intrattenitore, vero?-

-Già…- dissi perplessa.

Il tipo ubriaco si chiamava Stark, dunque.

-Thor, non importunare la nuova recluta…-

Un ragazzo si avvicinò posando un vassoio sul nostro tavolo, mi sorrise. Doveva essere un patriottico convinto data l’uniforme con i colori dell’America.

-Ma io ancora non sono in servizio…- stavo replicando.

-Cap, porta un altro drink! Festeggiamo la nuova arrivata!-

Lui annuì e mi fece segno di seguirlo.

-Ti faccio conoscere gli altri membri.-

Andammo al bancone dove tre uomini erano impegnati con le proprie mansioni. Rettifico, due uomini.

Il gigante muscoloso e verde non credo sia un uomo.

-Hulk spacca!!- continuava a ripetere, frantumando il ghiaccio.

Quindi lanciava i cubetti, di forma perfetta, di lato facendoli atterrare in una coppa di ferro.

-Miss Valentine, ti presento Hulk e Clint, che prepara i cocktail.

Sorrisi al ragazzo che stava shakerando chissà quale bevanda.

-Altro ghiaccio…-

Era stato il terzo a parlare. Aveva un’espressione seria e sembrava vivere in un mondo a parte. Non sorrideva, se ne stava sulle sue. Come un pesce fuor d’acqua. Per un attimo mi lanciò un’occhiata e i suoi occhi azzurri si fissarono nella mia mente come un chiodo al muro.

Ero rimasta lì a fissarlo mentre Cap mi parlava.

-Loki fornisce il ghiaccio, Hulk lo rimodella e Clint fa il resto.- diceva con una punta di orgoglio nella voce.

Sarà stato lui ad ideare questa catena di montaggio?

-Come mai lui se ne sta lontano?- chiesi, invece, indicando Loki.

-Mio fratello è convinto che Hulk possa usarlo come mazza per rompere il ghiaccio.- disse Thor ridendo –Mi ha detto che una volta ci ha provato! Andiamo, fratellino, ci sono io qui a proteggerti!-

Mi voltai verso Loki.

Tutti ridevano divertiti. Lui no. Uhm.

Tornai a sedermi al tavolo di Thor mentre Cap mi porgeva una bevanda. Il colore azzurro mi incuriosiva, ne mandai giù un bel sorso.

Tossicchiai debolmente –Buono! Come si chiama?-

-Tesseract Spritz!- rispose Clint.

-Un altro!!- gridò Thor lanciando a terra il suo bicchiere.

Lo guardai esterrefatta mentre Stark era colto da un altro attacco di ridarella.

-Fallo anche tu!- mi diceva.

Risi, incredula mentre mi guardavo gettare il mio bicchiere.

In che razza di taverna ero finita?

Ridevo divertita e gli altri con me.

-COULSON, TORNA A LAVORARE!!!-

Ci girammo tutti verso uno schermo – da dove era sbucato fuori? – appeso ad una parete.

Un uomo, pelato e con una benda sull’occhio sinistro, fissava minaccioso il signor Phil  che, sotto il suo sguardo, chiuse il telefono.

-Mi scusi, direttore Fury. Mia moglie…-

-Torna a lavorare, immediatamente.-

-Sì, signore.-

-Coulson…- lo chiamò di nuovo –Ti tengo d’occhio.-

In quel momento di silenzio, Stark si mise a ridere, di nuovo.

-Avete capito la bat…-

Troppo tardi. Hulk lo aveva colpito facendolo cadere a terra, tramortito.

Trattenemmo le risate fino a che lo schermo ritornò buio.

Mi alzai dalla sedia.

-Grazie a tutti per la vostra gentilezza.- sorrisi e mi allontanai.

Coulson mi venne incontro, sorridendo.

-Mi scusi, signorina. Si è trovata bene in mia assenza?-

-Molto!-

-Bene, allora se vuole posso metterla in prova e poi successivamente, se ne è convinta, farla diventare nostra dipendente a tutti gli effetti.-

Ma dentro di me avevo già la risposta e sorridevo per la forte convinzione.

-Non è necessario!- esclamai –La prego, mi assuma!-

Era da pazzi, lo sapevo. Ma non vedevo l’ora di iniziare. Ero curiosa di vedere cosa mi avrebbe riservato questo posto, in futuro.

Magari, la prossima volta, sarebbe entrato Jack Sparrow alla ricerca di una ciurma.










***

Storia dedicata all'Armata di _Eleuthera_
Vi consiglio vivamente di passare dalla sua pagina se ancora non lo aveste fatto. Ha davvero un talento naturale nel raccontare le storie.

Commentate, fatemi sapere cosa ne pensate sia che vi sia piaciuta che il contrario.
E' davvero priva di senso, lo so. Ma è stata creata apposta per strapparvi almeno un sorriso.

Un saluto,

Lain*
  
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