I miei compagni mi guardano, strani.
Io dal  mio banco do un piccolo sorriso, come per rassicurarli.
Loro lo ricambiano e tornano a chiacchierare.
Io sospiro, un’innocente sospiro. La professoressa di Educazione
Fisica non è ancora arrivata, prendo il diario e lo apro.
Prendo la penna ed inizio a scrivere i miei pensieri..
Non né posso più, sono triste fino al collo e non c’è la faccio.
Il mio viso, costretto a dei sorrisi a scuola, è stanco di nascondere
una maledetta tristezza. Purtroppo si capisce anche dai miei occhi
verde prato. Appoggio la testa sul banco e mi metto a braccia
conserte. Sento dei passi, è arrivata la prof. Agito la testa come
per ripetermi di stare bene. Dopo l’appello andiamo in palestra,
la mia compagna di banco si avvicina, appoggiando una mano
sulla spalla << Stai bene? >> chiese. No stò male! Anzi malissimo!
Avrei voluto dirle. La mia compagna di banco, cinese e con dei
lineamenti fini e delicati, mi ispirava fiducia. Quanto vorrei
confidarle che non stò bene…Quanto vorrei dirle quello che
succede a casa mia. Gli insulti, le urla, le grida.. Io che mi isolo da
quelle cose orribili solo grazie alla musica. Invece non le dissi
niente, mi limitai a sorridere, come per rassicurarla. Lei tolse la
mano, ricambiando il sorriso. Non appena si allontanò…Io sospiro
di nuovo, pensando al mio dolore…che abita nel mio petto da ben
tre anni.. Il mio viso è stanco di mostrare finti sorrisi e di fingere
di stare bene. Scesi in palestra senza parlare.
 
 
 
 
NdA: Ecco..Questa sarebbe una specie di seguito alla Flashfic
“Perché a Me?”.  Non c’è la facevo a non scrivere i miei pensieri
Su come mi comporto a scuola… E’ una valvola di sfogo…
Forse farò una raccolta ma non ne sono sicura…
A presto.
BloodLines_Anya.