Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: Brenda_    07/01/2013    3 recensioni
Cos’ è un Chiunque?
Chiunque è un’entità. Al pari di Babbo Natale o del Coniglio Pasquale: puoi credere nella sua esistenza o fregartene.
Chiunque è il ragazzo della biglietteria, Chiunque è il professore impacciato, Chiunque è il nuovo vicino biondo, Chiunque è quel signore, sì, proprio lui, che stamani ha raccolto i cinque centesimi che ti sono scivolati dalla mano mentre pagavi un Crapfen alla crema, nella pasticceria di fronte al tuo appartamento.
È un’epidemia.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Chiunque.

 -Grazie Chèrie-


Passeggi tra la folla disordinata, cercando di assumere un atteggiamento distinto, in una mattinata qualunque di un giorno che se anche ha appena visto la luce già sa di vecchio.
Osservi distrattamente Twitter, solo per dare l’impressione di essere impegnato in qualcosa; effettivamente i perditempo che non hanno null’altro da fare se non scartavetrare i cosiddetti ai poveri ingenui che li seguono ti fanno a dir poco ribrezzo.
Il sole accarezza collo e guance, che si arrossano per il calore che in autunno non dovrebbe essere così pronunciato.


Con spavalderia entri in un qualsiasi bar sull’angolo; la dannata lente a contatto destra ti sta facendo arrossare l’occhio, che stamattina ha assunto una fantastica tonalità verde acqua.
Chiedi a una svogliata e semi addormentata barista un caffè macchiato, mentre domandi a te stesso con curiosità che cosa abbia fatto quella ragazza la notte scorsa per essere ancora così rimbambita alle dieci di mattina.
Uno sbuffo annoiato e ti abbandoni mollemente su uno sgabello anonimo di fronte al bancone, accanto a Chiunque.
Un Chiunque che oggi ha assunto sembianze di ragazzino riccio tutto indaffarato a mostrarsi più vecchio per farsi servire un Sex on the Beach.
Cos’ è un Chiunque?
Chiunque è un’entità. Al pari di Babbo Natale o del Coniglio Pasquale: puoi credere nella sua esistenza o fregartene.
Chiunque è il ragazzo della biglietteria, Chiunque è il professore impacciato, Chiunque è il nuovo vicino biondo, Chiunque è quel signore, sì, proprio lui, che stamani ha raccolto i cinque centesimi che ti sono scivolati dalla mano mentre pagavi un Crapfen alla crema, nella pasticceria di fronte al tuo appartamento.
È un’epidemia.
Ognuno, bada bene, Ognuno può essere Chiunque, nella sua banale e sudicia vita.
Sophia, Harry, Jack, con famiglia, amici, passioni, progetti e amori si trasformano in Chiunque per Anna, Mark e Luke: loro non li conoscono,  non c’è differenza che Sophia o Harry o entrambi o nessuno dei due si trovino davanti ai loro occhi mentre camminano indaffarati per Oxford Street.


Ti sistemi il ciuffo castano che ti accarezza la fronte liscia e pallida; la maledetta lente continua a oscillare pericolosamente da destra a sinistra nell’occhio, ad ogni minimo movimento del tessuto.
La cameriera svogliata e rincoglionita ti si para di fronte, adagiando con lentezza estenuante il caffè davanti alla tua mano magra e nervosa.
Mentre le papille gustative si beano del sapore intenso e amaro, altri Chiunque hanno varcato la soglia del locale.
Uomini, ragazzi, donne, vecchi, che in un normale giorno d’autunno si sono svegliati, hanno preso in mano la loro vita e hanno deciso di dirigersi verso lo stesso bar, senza nemmeno tentare di immaginare chi avrebbero incontrato.
Un amico dell’infanzia, il capo, il direttore di Vogue, un ragazzo moro con gli occhi che incantano.
Il grande amore.
Il peggior nemico.
Qualcuno con cui litigare per un posto a sedere..


Il riccio in fianco a te nel frattempo è già stato gentilmente mandato a qual paese da almeno cinque Chiunque molto più vecchie di lui, e, spostando ancora una volta il ciuffo, decidi di abbandonare il Chiunque che è in te.


Prendi un istante per incidere nel cervello la sua immagine: sembrerebbe simpatico, sui sedici anni, forse meno;
non è questa gran bellezza, ma possiede uno strano fascino: non ti permette di distogliere lo sguardo dai suoi riccioli ribelli e setosi, spettinati, che lasciano spazio ad una fronte occupata in piccola parte da una leggera acne, ed è strano, perché invece di abbruttirlo, lo rende ancora più interessante.
Si gratta distrattamente il naso proporzionato e dalla forma bizzarra, le labbra arricciate e rosse ti fanno tenerezza.
La forma del suo viso esprime un senso di casa, di tranquillità che non riesci bene a comprendere; come se ti guardassi allo specchio, è rassicurante.
Le mani lisce sono grandi ma ben proporzionate con i polsi ossuti coperti da miliardi di braccialettini; le dita tamburellano nervosamente sulla superficie nera e lucida del bancone, martoriandosi tra loro.
Indossa una felpa viola, e dei normali pantaloni beige che avvolgono le gambe oltremodo lunghe e magre da adolescente; ai piedi un paio di converse bianche.
Tutt’a un tratto decidi di passare all’azione, o la va o la spacca.
Porgi la mano affusolata al Chiunque, cercando di abbagliarlo con un sorriso smagliante
-Piacere, Louis
Ti guarda interdetto.
-Harry.
-Ciao Harry. Scusa, vado a togliere questa lente a contatto-
Sistemi bretelle, camicia e pantaloni, avviandoti ai Servizi, deciso a inforcare gli occhiali, liberando le tue povere pupille dal fastidioso impiccio.


Ti fissi nel grande specchio lindo che occupa tutta la parete con i lavandini bianchi e scintillanti: sembra quasi un’utopia che un locale possieda dei bagni così puliti.
Il viso magro e pallido, le labbra color fragola così sottili, sembrano tracciate da un bisturi, la spolverata di barba sulle guance soffici.
Saranno gli occhi, a tratti ghiacciati, a tratti luminosi e caldi, quelle gemme cerulee che brillano.. si, probabilmente saranno loro che permetteranno di imprimerti nelle insignificanti memorie degli Homo Sapiens.
Non vuoi, non vuoi rimanere unicamente il “ragazzo simpatico dell’ultimo banco a sinistra” o “il tipo carino che stamattina mi fissava”.
Sorridi, e quasi ti abbagli di nuovo da solo: tutti dovranno ricordare chi sei, al termine di questa noiosa giornata autunnale.
Torni al tuo posto e tendi nuovamente la mano ad Harry.
-ti va una cosa divertente?-
È confuso, sorride smarrito, due fossette gli scavano le guance arrossate mentre gli occhi verdissimi, da gatto, ti fissano guardinghi.
Ti alzi in piedi sullo sgabello, rischiando di rovinare a terra e, acquistato il giusto equilibrio, urli
-Salve, Chiunque!
Io sono Louis William Tomlinson, piacere di fare la vostra conoscenza!-
Harry, accanto alle tue gambe, si batte una manata sulla fronte, mentre sussurra tra i denti di scendere di lì; le fossette ancora svettano sul bel volto.
-Eddai, Harry, non essere timido, sconfiggi anche tu Chiunque!-
Dopo poco ti ritrovi a specchiarti negli smeraldi del ragazzetto che, riluttante, è salito in precario equilibrio al tuo livello, ed esclama   -Anche se non so cosa diavolo sto facendo, e ho appena saputo il nome di questo pazzo, piacere! Mi chiamo Harold Edward Styles, e fino a cinque minuti fa credevo che Chiunque fosse un pronome indefinito..-
Il suo viso diventa rosso come un pomodoro, gli altri Chiunque lo stanno fissando esterrefatti, e a mano a mano che manciate di minuti scorrono, diventano Fleur, Michael, Chèrie, Anne…
Ogni cosa è al suo posto, Chiunque ha ormai lasciato il locale, e tu hai adempito alla tua missione, Louis: da un giorno qualunque, l’annoiato nove ottobre duemiladodici si è trasformato in.. Oggi.
 
 











-se mi state cercando per linciarmi fatelo, ma in modo indolore, Merci (?)

Eumh.
Okkè.
Buonasera a tutti gli sventurati che hanno avuto lo stomaco forte e sono giunti fin qui.
Buon anno, tra parentesi immaginarie :D
Io sono nuova di questo fandom, ed è poco tempo che seguo i One direction; tra l’altro non so neppure  perché mi siano entrati in testa.
Mishtero (?)
Va bene. Ok, passo ad altro, perché mi auguro di aver fatto un buon lavoro, e che vi sia piaciuto, quello che ho scritto
-seH. Aspetta e spera-
Ho tentato di mantenere una prospettiva il più possibile generale, per poi approfondire sempre più man mano che ci si avvicinava alla fine.
Si va bene ok, non fate finta di  non aver compreso la mia idiozia; è ovvio che scrivendo io come una capra dalla mano (?) mozza, non sia riuscita a giungere ai miei scopi..
Questa è stata una delle idee che vengono in mente così, alla cavolaccio, e che starebbero molto meglio se sviluppate da altra gente, invece che dal mio Ffantastico -stocazz- stile.
Boh, a questo punto vi abbandonerei, nella speranza che da semplici Chiunque voi –mavoichi, mavoicosa- vi trasformiate in splendidi recensori :)
Alla prossima,
un abbraccio.
Bree. 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Brenda_