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Autore: lasognatricenerd    07/01/2013    2 recensioni
Le sofferenze di Tate Langdon, il fantasma costretto a restare rinchiuso in quella casa, per sempre.
Genere: Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Tate Langdon
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Non ne poteva più, stava impazzendo, si sentiva in trappola.

Da troppo tempo era chiuso lì dentro, da troppo tempo sopportava.

Aveva cominciato ad odiare ciò che era, quello che aveva fatto, quello che avrebbe fatto in futuro.

Per la prima volta nella sua vita, aveva paura dell’avvenire.

Non aveva quasi più le forze di fare nulla, di reagire, di provare.

Si chiedeva se potesse esserci morte peggiore di quella.

All’inizio era come se fosse ancora vivo.

Anzi, lui pensava di esserlo, di potersi mescolare con gli umani.

Ma la realtà era ovviamente un’altra, la più terribile di tutte: state rinchiuso in quella casa.

Se n’era fatto una ragione, aveva continuato a vivere lì, guardando la casa trapassare da compratore a compratore.

Lui era forte, sapeva tenere le lacrime a bada, anche se la rabbia era costante e molto visibile a volte.

Una semplice lotta interiore che lo distruggeva ogni giorno, senza nemmeno rendersene conto.

Quasi non ricordava più com’era la vita la fuori, aspettava quell’unico giorno all’anno in cui poteva uscire: Halloween.

Era come una liberazione, per un giorno si sentiva seriamente umano.

Guardava, osservava, ascoltava le persone che potevano girare liberamente e tante volte aveva desiderato di essere come loro.
E i pensieri lo assalivano.

Quella scuola.

Quelle persone che aveva ammazzato.

Si era drogato perché non voleva ricordare tutto ciò che avrebbe fatto.

Voleva prendersela solamente con il nuovo marito di sua madre, ma qualcosa era andato storto.

E oramai ricordava ogni cosa a causa delle ricerche.

La sua bella faccia su quel sito.

Il dolore che lo aveva preso in quel momento era stato enorme.

Tutte le sofferenze che passava ogni giorno, senza accorgesene, si erano accumulate, ed erano scoppiate tutto in un botto.

Lacrime.

Il corpo tremante.

La pelle bianca.

Gli occhi gonfi e rossi.

Non ci capiva niente.

Urlava , si stringeva i capelli con forza cercando di dimenticare in qualche modo.

Ma era al culmine.

Voleva morire davvero.

Che la sua anima fosse libera.

Piangere non sarebbe contato a nulla, tanto meno urlare, ma era l’unica cosa che lo faceva stare meglio.

Le sue braccia erano oramai rovinate dai tagli continui.

Il dolore era così alto, che per sentirsi meglio, aveva bisogno di provare dolore fisico, di guardare il sangue che colava lungo le sue braccia, fino a sporcare le piastrelle del bagno.

Era stato il primo a dire a Violet di non tagliarsi, di non farsi del male, e proprio per questo era stupido.

Ma non poteva fare molto, ne aveva bisogno, era più forte di lui.

Ed era l’unico modo per stare meglio, come se tagliarsi l’avrebbe fatto tornare umano o morire definitivamente.

Era solo, non aveva una spalla sulla quale piangere, per questo se ne stava sempre a ridosso al muro ad affogare le sue sofferenze in quelle salate lacrime, piene di rimpianti. 





// Ho cominciato a guardare American Horror Story, e credo di essermene innamorata. Amo il personaggio di Tate. Ed Evan è un figo, ma dettagli. HAHAAHHA. Comunque era uno sfogo tanto per. (?) Adiooos. 

   
 
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