27/07/2007
7 recensioniI sogni si avverano...ma non vale
per tutti
1-capitolo
Edward e Alphonse Elric vivono ormai nel nostro mondo da un anno.
Ormai questo è il loro mondo...
Hanno imparato ad accettarlo con tutti i pregi e i difetti; hanno un lavoro e si sono integrati perfettamente nella società.
Ora vivono nella casa che era stata occupata precedentemente da Edward e Alphonse Heiderich.
Questo era un giorno dei tanti dove, dopo ore di lavoro, i due fratelli si godevano il dovuto riposo nella loro nuova casa.
Come al solito Alphonse era ai fornelli; ogni sera preparava, infatti, qualche squisita pietanza per riempire lo stomaco del suo fratellone.
Questo, invece, stava come sempre sul divano, con la testa poggiata allo schienale del divano che guardava con la coda dell'occhio la cucina, attirato dai rumori che il suo fratellino faceva per cucinare.
-Fratellone!- lo chiamò.
-Sì Al? Che c'è?-
-Almeno vieni a preparare la tavola!- lo rimproverò come sempre il minore.
L'altro rispose con un semplice -Sì ora vengo- per poi sbuffare e alzarsi dalla sua comoda posizione per raggiungere il fratello in cucina.
Quando entrò un piccolo sorrisetto comparve sul suo volto.
Vide il suo fratellino, con tanto di grembiule, intento a “lavorare” ai fornelli.
Quando il minore si sentì osservato voltò lo sguardo verso il fratello e arrossì notando l'espressione, un po' ebete, di Edward che si era incantato a vedere quella scena.
-Piantala fratellone!- disse poi più imbarazzato di prima lanciandogli un asciuga piatti che aveva a portata di mano.
Il maggiore si risvegliò dai suoi pensieri quando l'asciuga piatti gli colpì il volto.
Avanzò nella cucina e riportò l'oggetto al suo posto, accanto a dove si trovava Alphonse.
Edward non si lasciò fuggire l'occasione.
Si posizionò dietro di Al e gli cinse la vita con le proprie braccia mentre le mani piano e delicatamente si intrufolavano sotto il grembiule.
-Dai fratellone, non ora- cercò di far staccare il fratello ma niente.
-Eddai fratellino- gli disse l'altro mentre con le mani continuava ad invadere il tessuto della camicia che portava Al cercando di entrare in contatto con la sua pelle.
Si fermò soltanto quando squillò il telefono.
Infatti il maggiore degli Elric sbuffando si staccò da Al e andò a rispondere al telefono sotto lo sguardo divertito del minore.
Dopo pochi minuti Ed tornò in cucina e cominciò a preparare la tavola.
-Chi era?- domandò curioso il minore mentre si voltava verso il fratello.
-Era il nostro capo...Ha detto che domani sera siamo invitati ad una cena di lavoro per farci conoscere un nostro nuovo collega di lavoro.” disse sbuffando.
-E ti dispiace?-
L'altro annuì per poi avvicinarsi ad Al e posargli un piccolo bacio sulle labbra.
-Perché domani non avrò l'occasione di mangiare tutte le cose buone che cucini tu-
Il minore sorrise e i suoi occhi diventarono lucidi.
-Nii-san!- gridò saltando al collo di Edward e sorridendogli.
-Lo sai che sei ancora più dolce e carino quando fai quella faccia?- gli sussurrò Ed a pochi centimetri di distanza dalla sue labbra.
Alphonse arrossì e Edward dovette ricredersi.
-Mi ero sbagliato, così sei ancora meglio- affermò il maggiore facendo entrare in contatto i loro nasi in un bacio all'eschimese.
La cosa fece arrossire maggiormente il minore.
-Nii-san! Basta!- disse voltando lo sguardo per tornare ad occuparsi della cena.
L'altro fece spallucce e finì di preparare la tavola.
Cenarono tranquillamente parlando di una cosa e di un'altra e poi Edward, a fine cena, si offrì di sparecchiare e lavare i piatti al posto del fratello.
-Nii-san...che vuoi?-
-Nh?- non capì cosa intendeva.
-Se ti offri di fare queste cose significa che vuoi in cambio qualcosa- disse portando le mani ai fianchi e guardando incerto Ed.
L'altro fece nuovamente spallucce.
-Se lo dici tu...- disse infine.
Alphonse sospirò e si avvicinò ad Edward dandogli un dolce bacio.
Quando si staccarono il maggiore sorrise al minore iniziando poi a lavare i piatti.
-Sai una cosa Al?- disse fermando il fratello che stava per uscire dalla cucina.
-Cosa nii-san?- domandò voltandosi.
Edward sospirò e sorrise -...ti voglio tanto bene-
Il minore sorrise a sua volta e con un semplice -Anche io- si congedò uscendo dalla cucina.
=Non mi ha mai detto che mi ama....ma allora perché si comporta così nei miei confronti?= si chiese mentalmente Al mentre si dirigeva verso la camera da letto.
=Ha detto di amare qualcuno quando abbiamo lasciato il nostro vecchio mondo...ma allora perché a me non lo dice mai?= pensò Al mentre richiudeva la porta alla sue spalle.
.... flash back ....
Era il giorno dopo il loro arrivo in questo mondo.
-Al...-
-Dimmi fratellone- lo incitò Alphonse felice di essere lì, con Edward, con la persona più importante della sua vita, la sua famiglia ma anche il suo più grande amore.
Notò l'espressione triste del fratello e anche la sua mutò.
-È successo qualcosa?-
-No Al...è solo che...mi sono accorto...- non riuscì a finire la frase, non ne aveva il coraggio.
-Ti sei accorto di cosa nii-san?-
-...di amare Roy Mustang-
.... fine flash back ....
Da quel giorno le cose erano cambiate.
Edward aveva ammesso i suoi sentimenti per il colonnello, però si era fatto una ragione ed era andato avanti a vivere felice.
Aveva lasciato Roy alle spalle accorgendosi dei sentimenti, più che fraterni, che provava per Alphonse.
Eppure Al continuava a chiedersi se Edward fosse ancora innamorato di Roy...
Salve ragazze^^
Sono tornata con un nuovo lavoro (Che bello... Nd tutti) (Davvero siete felici? Nd A) (Era ironico ^^'' Nd tutti).
Si so che devo continuare stay with me, lo farò al più presto^^
spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto almeno un poco^^
Fatemi sapere, anche critiche sono ben accette
bacioni liena^^