Il Mondo E’ Bello Perché E’ Rosa
Capitolo 01: Che La Sfiga Sia Con Te!
Non era affatto normale…
Ash guardò spaventato e disgustato la visione di Vera che,
uscita dal camerino di prova, indossava un vestito da Goldeen, tutto solo perché
era carnevale.
-E’ inverno, stupida!- fu pronto a dire Drew arrossendo
come un pomodoro maturo. Il fatto che il ragazzo si fosse auto-invitato non
importava a nessuno lì dentro perché c’era da convincere la ragazza che non
poteva uscire fuori mezza nuda e con il fondoschiena al vento, soprattutto in
una città piena di maniaci come quella.
Brock era rimasto scandalizzato credendo che forse, da
grande, Vera avrebbe potuto avere un futuro come attrice dello spettacolo.
Cresciuta il suo corpo si sarebbe modellato bene…
Max aveva chiuso gli occhi arrossito come un pomodoro —era
stagione forse?— e si era tolto gli occhiali per non dover vedere assolutamente
la sorella in quello stato.
Per tornare al primo nome citato nella storia, Ash stava
attraversando un tunnel lungo, molto lungo, dove ricordava nella stessa stagione
tra l’altro, un’altra sua amica vestita con quel costume… e non avrebbe saputo
dire se allora quella fosse stata una cosa spiacevole o meno; sapeva solo che
all’interno del tunnel vedere Vera con la faccia coperta da quella di Misty non
era sano, non era naturale, non era affatto normale.
-Sorellina…- il fratello si era auto imposto di non
guardare. -Cambiati d’abito o sarò costretto a svelare al mondo quello che
facevi a 5 anni…-
La ragazza sobbalzò, chiedendosi cosa diavolo facesse a 5
anni —poiché il suo cervello aveva rimosso tali ricordi— ma spaventata da questo
tornò di corsa nel camerino ancheggiando vistosamente —anche se senza volerlo
poiché con quel costume e quei tacchi alti era impossibile camminare— cercando
un altro costume da provarsi.
-…che cosa faceva a 5 anni Vera?- chiese Brock, in un
sussurro, troppo curioso per restare lì fermo in attesa.
-Giocava con le bambole, mi sembra.- rispose il ragazzino.
-Ma è una cosa normale! No?- fu la reazione di Ash, tornato
apparentemente normale dopo che il tunnel nero dei ricordi sgradevoli e
gradevoli allo stesso tempo lo aveva attraversato all’altezza del fegato.
-Sì, ma qualcosa dovevo inventarmi, non trovate?- i tre
uomini annuirono solenni. Drew sospirò come se un grosso peso gli fosse stato
levato dallo stomaco.
-Almeno si spera che adesso scelga un costume più consono…-
sbuffò. -Ma si rende conto che uscendo in quel modo si sarebbe presa una
broncopolmonite?-
-No, lei non si rende conto di nulla.- Brock incrociò le
braccia al petto. -E’ fondamentalmente stupida, come Ash.- l’interpellato lo
fulminò con gli occhi.
-Grazie amico mio.- fece con fare sarcastico.
-Prego.-
-Questo va bene?- Vera uscì sorridendo a trecentosessanta
gradi con costume rosso da cinesina con uno spacco laterale che le faceva vedere
le mutandine bianche. Aveva anche dei graziosissimi orecchini nascosti però dai
capelli. Ash si mise le mani nei capelli facendo cadere il cappello.
-Basta! Mi vado a ricoverare!- urlò voltandosi indietro
preoccupato per la sua salute mentale —il tunnel stava facendo il suo
ritorno!!—.
-Sei una pazza.- la fulminò Drew.
-No… in fondo può andare…- Max le girò attorno poi notò lo
spacco. Sbatté le palpebre sistemandosi gli occhiali sul naso, dunque guardò in
faccia la sorella e con espressione solenne annunciò: -Ti si vedono le mutande
con gli orsetti.-
Passarono un paio di secondi in totale silenzio seguiti
dalle risatine soffocate dei presenti —anche dal tunnel— e la ragazza arrossì
fino all’inverosimile rinchiudendosi nel camerino. Ad averla traumatizzata più
di tutti era stata la faccia di Drew che aveva assunto un’espressione innaturale
che non gli aveva mai visto… faceva quasi paura —balle! Si vergognava come una
ladra—
-E allora…- si fermò un paio di secondi a prendere fiato
poiché aveva inconsapevolmente urlato da dietro la tenda. -…trovatemelo voi un
costume!-
…una parola…
Immaginate di sguinzagliare quattro uomini per un negozio
alla ricerca di un costume per una ragazza. Bene, fate conto ad un maniaco, un
bambino innocente, un famoso coordinatore e un allenatore con la testa da
un’altra parte. Quante possibilità avete di ritrovare il negozio in uno stato
quasi completamente sano?
-Ash!- urlò il bambino dopo aver notato il compagno di
viaggio che, per trovare la taglia dell’amica, aveva fatto cadere a terra un
minimo di venti vestiti. Rimasto con solo la gruccia in mano guardò spaesato il
bambino.
-Ops…- mugolò. Il suo interlocutore sospirò spazientito e
si avviò verso di lui ma inciampò inavvertitamente nella gamba di un tavolino
—come lo sa solo lui— facendolo cadere a terra… e rotolando per terra lui stesso
ritrovandosi sulla testa un reggiseno imbottito color Magenta.
Benissimo!
-Che cos’è tutto questo casino?- urlò Drew arrivando da un
altro reparto.
Vista la situazione decisamente drammatica sobbalzò facendo
un passo indietro di troppo sbattendo contro uno scaffale, vedendo infrangersi a
terra un grazioso copricapo di vetro… no, non era un copricapo, era un
ornamento, cavolo!
Brock assunse un’espressione alla “Io non li conosco” ma lo
tradì il fatto di avere in mano un reggiseno imbottito viola con dei disegni
rosa e un compagno di viaggio troppo sincero e spontaneo.
-Brock! Che diavolo hai in mano?- chiese Ash.
-Uno, due, tre e quattro…- una commessa li aveva indicati
uno per uno con fare sospetto. Cavolo. Cavolino. Cavoletto! -Cosa state
combinando? Ripagherete voi tutti i danni!- intanto da dietro Vera —stanca di
aspettare— si nascondeva il volto con le mani dall’imbarazzo.
I quattro moschettieri lo notarono solo dopo, ma lei aveva
già comprato un costume da Skitty dotato di una minigonna e una scollatura non
indifferente.
Ovviamente non aveva avuto idea delle condizioni
climatiche…
-…perché non parlate?- l’allegro gruppetto era in giro per
la città da una ventina di minuti circa e nessuno, oltre Vera, aveva spiccicato
parola. Ovviamente Vera era in costume… e nonostante il cielo fosse coperto di
nuvole, essendo loro in mezzo a tanta gente cominciavano a sentir caldo.
Caldo a Febbraio. Non c’era più religione…
Nessuno dei presenti avrebbe mai rivolto parola alla
ragazza… almeno fino a quando lei non si sarebbe tolta quel costume invocando al
freddo… o quando sarebbe morta di polmonite atipica, ormai non faceva
differenza. L’unico problema stava nel fatto che, in quel preciso momento,
loro avevano caldo!
-Sia maledetto il buco dell’ozono…- sussurrò Drew.
-Concordo.- annuì Max convenendo per la prima volta che
quel tizio non era così antipatico come aveva sempre sostenuto.
-Ho cal-- stava per decretare Ash, stanco della vita che
stava conducendo —o meglio, di ciò che stava indossando— ma Brock fu pronto a
tappargli la bocca in modo tempestivo avviando nel suo cervello la procedura di
“cancellazione tracce” —esisteva?—
-Anche io ho voglia di calamari…- calamari? Tra tutte le
parole esistenti doveva andare a pescare i calamari?
-Ma io…- il moro stava per svelare a tutta la città la sua
temperatura corporea ma, a costo di ucciderlo, gli altri tre non glielo
avrebbero permesso!
-Lo so, sei un pozzo senza fondo!- Max si mise a ridere
nervosamente: non era bravo a dire le bugie… l’allenatore non riusciva a
comprendere quello che stava sopravvenendo ma non poté dire nulla poiché i suoi
occhi riuscirono a incrociare qualcuno che gli fece cancellare dalla mente tutto
quello che gli era accaduto da lì alla nascita.
Cavolo! GARY!
Non era sano! No, in realtà non sarebbe rimasto
sano!
Ricordò a malincuore che, l’ultima volta che lo aveva
visto, gli aveva urlato cose poco carine del tipo “Sei uno stronzo e nessuna
donna si metterà con te” ribattendo tra l’altro cose del tipo “io, invece, sarò
sicuramente fidanzato la prossima volta che ci vedremo!”
Ovviamente le sue ingiurie erano andate a buon fine visto
che stava andando a passeggio con una ragazza, lui, il bastardo. Se qualcuno non
lo avesse capito, il contenuto della frase è ironico.
Altrettanto ovviamente lui la ragazza non se l’era trovata.
Quello diventava un grosso problema…
Ma perché doveva trovarsi a litigare con quel tizio ogni
volta che lo vedeva? E perché doveva trovarsi a fare delle sfide assurde a cui
lui non avrebbe mai vinto? E perché dopo aver perso il suo amabile amico glielo
faceva pesare attaccando manifesti per un’intera regione?
Doveva smetterla di litigare con lui non sarebbe rimasto
sano sul serio…
Pregò in turco —pur non conoscendo il turco— che il suo
caro amico d’infanzia non l’avesse visto in mezzo a tutta quella gente mentre
stava ribollendo dal caldo…
-Ashy!- appunto! La prossima volta avrebbe pregato in
latino, magari sarebbe stato ascoltato! -Cosa ci fai qui? Non ti fa caldo?- alzò
gli occhi notandolo in costume da bagno con uno stuolo di ragazze voltate verso
di lui ad ammirargli il fondoschiena.
Cavolo!
-No!- Drew si fece avanti con forza difendendo quel
briciolo di orgoglio maschile che gli era rimasto per portare in giro una Vera
molto “al naturale”. -Anzi! Fa quasi freddo oggi…-
-Già!- si fece avanti Max. Poi ai due venne un dubbio che
esplicarono all’unisono.
-E tu chi saresti?-
-Gary Oak!- enfatizzò il suo nome come se fosse un principe
o roba simile, al che Vera, la quale aveva acquistato —probabilmente su eBay—
dei grandi e intensi lucciconi agl’occhi gli si rivolse con il dovuto rispetto.
-E cosa ci fa qui, Gary-sama?- Drew fece un sobbalzo
all’indietro dalla sorpresa e dalla gelosia. Avrebbe imprecato se fosse stato
sicuro che nessuno avrebbe potuto sentirlo.
-Sfilo in tutta la mia bellezza!- rise.
Ash per un attimo si chiese cosa non lo aveva ancora
portato a sfotterlo per la grande stupidaggine che gli aveva detto quell’ultima
volta non sapendo che, quando si chiama un cane, il cane risponde. In quel caso
il cane era la metafora adatta per indicare la domanda o la beffa tanto temuta
in quell’ultimo quarto di secondo.
-E la tua ragazza, Ashy?-
Appunto.
Cominciò faticosamente a pensare cercando disperatamente di
non andare nel pallone e di risultare convinto, anche in minima parte andava
benone, di quello che avrebbe detto incurante di tutte le regole di etica e
morale che sua madre aveva tentato di piantargli nel cervello insieme ai
pomodori.
Quale nome avrebbe dovuto fare per sopravvivere all’ira del
suo migliore amico —constatato il fatto che con un migliore amico del genere non
aveva bisogno di nemici…— e rimanere vivo?
Non cominciò nemmeno a fare l’analisi mentale di chi
avrebbe potuto sacrificare per una buona causa, poiché aveva esitato veramente
troppo, e cominciò a far vibrare le corde vocali per prendere tempo.
-E’ rimasta a casa… era stanca…- ridacchiò mettendosi una
mano dietro la testa. Fottuti principi morali!! Vide Gary strabuzzare gli occhi
sorpreso.
-Allora ti sei seriamente trovato la ragazza!- No,
pensò interiormente, non potendo dirlo visto che, per tale errore, sarebbe
risultato morto all’anagrafe da lì all’eternità. -E chi è?-
Già, chi?
-N-Non credo tu la conosca…- balbettò ancor meno convinto.
-Non sarà Pel di carota!- non fu capace di spiegare perché
ma arrossì di botto non potendo in alcun modo replicare quello che quel tizio di
fronte a lui stava insinuando e, per qualche strano motivo, questi lo prese per
un sì. Gary cominciò a ridere come un forsennato al che l’imbarazzo di Ash
scomparve e con lui tutto il gruppetto lo guardò interrogativamente. -Allora la
tua ragazza, Ashy, ti sta facendo le corna!-
Misty non era mai stata, nel suo cervello almeno, una
ragazza talmente attraente da avere uno stuolo di ragazzi ai suoi piedi. C’era
stato Rudy, per quel che sapesse, e poi il nulla più tota- no, forse il più
totale no…
Per quanto il suo cervello poté ricordare una volta Tracy
gli aveva fatto una domanda molto strana, qualcosa che implicava Misty, in
qualche modo, “Sei innamorato di lei?” o simili. All’epoca probabilmente aveva
fatto un salto all’indietro cadendo sul fondoschiena e iniziando ad urlare a
voce alta che lui, con una racchia come lei, non ci sarebbe voluto mai stare.
Non lo aveva mai pensato, a dire il vero, ma gli veniva
spontaneo dirlo… certo se avesse saputo che l’aveva spacciata per la sua ragazza
sarebbe stata lei a inveirgli contro…
In fondo non aveva negato perché non era presente e non
avrebbe potuto replicare. Più che altro erano i suoi amici che avevano avuto uno
strano comportamento standosene beatamente in silenzio mentre lui aveva iniziato
a mentire spudoratamente sulla sua vita sentimentale.
Li avrebbe sempre amati! Sì, erano i migliori!
Mentre Gary li guidava per il paese in festa cominciò a
grattarsi nervosamente il dorso della mano destra scoprendo di essere stato
punto da una zanzara.
Zanzare a febbraio? Non c’era più religione sul serio!!
-Sei sicuro di aver visto Misty?- chiese improvvisamente
Brock. -Proprio Misty?-
-Ha quel codino assurdo…- fece Gary. -…è altamente
riconoscibile!-
-E’ un bel codino.- si sbrigò a dire Max, in completa
difesa dell’amica. -Vero, sorellina?- si voltò in direzione della consanguinea
ma questa stava fissando il loro nuovo “amico” con fare decisamente trasognato.
-Sì…- mormorò, probabilmente senza aver compreso una parola
di quello che le era stato chiesto. Drew sbuffò cominciando a grattarsi il
dorso della mano sinistra, scoprendo di avere, pure lui, un pizzico di zanzara.
Restò un paio di secondi a fissarlo chiedendosi quante
possibilità ci fossero che fosse stata veramente una zanzara. Poche, senza
dubbio. Decise in ogni caso di assecondare il suo prurito e usare quel piccolo
bozzolo come antistress, stessa cosa che, in quel momento, stava facendo anche
Ash.
-Un pizzico di zanzara…- Misty si osservò il dorso della
mano destra con fare poco convinto.
-Siamo a Febbraio!- rise Tracy. -Probabilmente è
qualcos’altro! Forse sei allergica a qualcosa!- la rossa, incurante delle parole
che il ragazzo le aveva rivolto, cominciò a grattarsi la mano.
-Prude.- sentenziò. Lui sospirò.
-Così diventerà gigantesco lo sai?-
-Non m’importa!- sbuffò, ma la sua attività venne
interrotta dal ragazzo che la prese per i polsi, fermandosi di fronte a lei.
Misty cominciò a guardarlo negl’occhi con un’espressione smarrita. Cominciò a
chiedersi se quello si potesse chiamare amore. In fondo per lei era sempre
esistito Ash e…
Si voltò da un’altra parte, decisamente imbarazzata dalle
intenzioni di Tracy, ma le sue iridi verdi videro qualcuno che le fece crollare
la terra sotto ai suoi piedi.
Fine Capitolo 1
Commenti da un'autrice che
amate tanto a prescindere che io scelga una MistyxTracy o una
MistyxAsh: C'è un AMV su YouTube (c) che
s'intitola I'm So In Love With You ed è dedicato alla coppia-- no, triangolo
AshxMistyxTracy. Questo mi ha dato un sacco d'ispirazione per una fic assai
complicata... Notority è già complicata di suo, perchè prima di arrivare a dove
penso io mi ci vorranno capitoli interi... questa è stata iniziata come "fic
senza senso e senza pretese" dove, alla fine, ho infilato il triangolo e... ah,
no, questo appartiene al capitolo prossimo, non posso dirlo... ma Kogarashi/Ery-chan
mi ha dato l'ispirazione, diciamo! Cominciare una fic con la battuta "Non è
affatto normale" non è normale, vero? XDD
Ebbene gente, questa era PinkWorld. no, non era, è tutt'ora! Ho appena finito il
capitolo 2 perciò mi butto sulla pubblicazione... sto cercando di continuare
anche Notority! Ce la posso fare... (no, non posso)
^*^ bye gente!! Vi lovvo tutti so much =*