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Autore: Temari    08/01/2013    3 recensioni
Raccolta partecipante alla challenge 'I Cinque Minuti del Martedì' indetto da KoaChan e NonnaPapera.
#29 - "Strano..." Era il termine che continuava a spuntare sempre più frequentemente nella sua mente
La challenge è stata sospesa fino a data da destinarsi per questioni relative al forum che la gestisce. :)
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'The Lives of Aaron and Keith'
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Salve a tutti! =D
Woah, è passato un sacco da quando ho aggiornato questa raccolta, ma la challenge era in pausa per le vacanze e che volete farci...! ^^"
Comunque ora rieccomi qui--scusate se il capitolo è un po', uhm, insulso (?) ma il prompt non è stato facile da integrare; me ne stavo pure dimenticando, in realtà! In ogni caso, c'è qualche passo avanti nella storia...! *lancia coriandoli*

Note:
prompt => Saggio
wordcount => 206 parole (in 7 minuti circa)

Ja ne,
Temari

Shards of Life





        "Che ci faccio, esattamente, ancora qui?"
        Quella era la domanda che, da non meno di due minuti, continuava a riecheggiare nella mente di Keith; ed erano altrettanti minuti che se ne stava in piedi davanti alla porta dell'appartamento di Aaron Baker, con il pugno alzato come se fosse sul punto di bussare ma senza farlo effettivamente.
        Era stato stupido. Per nulla saggio—che fine aveva fatto la sua razionalità?
        Erano passate due settimane dall'incidente che l'aveva visto svenire sulle scale e risvegliarsi nel letto di uno sconosciuto. Il ragazzo che l'aveva trovato, dopo avergli offerto una pizza, gli aveva detto che era il benvenuto a tornare per mangiare qualcosa insieme— «Piuttosto che tornare a casa e trovarti di nuovo svenuto sui gradini...!» quelle erano state le parole del biondo ventitreenne.
        Il sorriso e l'atteggiamento amichevole che Aaron gli aveva rivolto, in qualche modo, avevano fatto sì che Keith avesse accettato l'invito quasi inconsciamente.
        Non era stato affatto saggio, da parte sua... Forse era solo stata una debolezza momentanea derivata dallo stomaco pieno che gli aveva giocato un brutto scherzo.
        E allora perché era ormai la quinta volta che si presentava davanti a quella porta...?
        E perché diavolo si ritrovava a sorridere nel sentire la voce dell'altro steccare orribilmente mentre cantava, dall'altra parte della porta??

 
   
 
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