A passo di danza
Nome efp: Kjria91
Titolo storia: A passo di danza.
Raiting: Verde
Protagonisti: Edward & Renesmee
Prompt: Azzurro (Danza)
Generi: Sentimentale, Missing moment, Slice of Life.
Introduzione
storia : Quarta classificata al
contest “Padre e Figlia” di
Alice_Nekkina_Pattinson.
La
piccola
Renesmee vorrebbe tanto imparare a danzare, ma la sua condizione la
rende
inavvicinabile al contatto umano.
Ci
penserà il
suo papà ad insegnarle tutto. Un modo per stare insieme ed
avvicinarsi di più.
Un modo per conoscersi ed apprezzarsi,
un’occasione per divertirtisi…
insieme.
L’età
di
Renesmee e’ quella della fine del film quando si incontrano
con i Volturi (all’incirca
10-12 anni.)
E’
la mia
prima ff su questo fandom. Spero vi piaccia J
Quando
suonavano il piano insieme, quei due producevamo un suono melodioso
e incantevole.
Tutta
la famiglia Cullen ascoltava in silenzio Edward e Renesmee suonare.
Le loro mani danzavano sui tasti del piano in sincronia, una sincronia
perfetta
e assoluta.
Un giorno quando
furono da soli,
intenti ad esercitarsi ancora, la piccola Cullen si
confidò con suo padre.
-Papà.-
-Cosa
c’è Renesmee.-
-Vorrei imparare
a danzare.-
-Non ti basta
saper suonare, piccola
mia- chiese.
-Vorrei…-si
bloccò.
Edward sapeva
che non poteva esporre
troppo Renesmee a contatto con gli umani,
anche se dimostrava più della sua età era pur
sempre una bambina, sarebbe
riuscita a nascondere il suo
segreto?
La bambina
cresceva a vista d’occhio,
gli umani se ne sarebbero accorti.
Non poteva rischiare.
-Ti
insegnerò io a danzare- disse
infine dopo averci pensato un po’.
Sua figlia lo
guardò meravigliata -perché,
tu sai danzare papà?-
-Impareremo
insieme, abbiamo tutta
una vita, anzi tutta l’eternità.-
-Lo dico anche
alla mamma…-
-No Renesmee,
aspetta- la fermò -questo
sarà il nostro piccolo segreto. Faremo una sorpresa alla
mamma- sorrise.
…
Fu
così che quasi tutti i giorni la
piccola Renesmee e il suo papà si ritrovavano nel bosco a
danzare, lontano da
sguardi indiscreti.
Nessuno che
osava disturbarli, nessun
umano si intende. Solo qualche cervo che passava lì di tanto
in tanto o gli
uccelli che cinguettavano, oltre al lontano scorrere del fiume, che
rendeva
quell’atmosfera già perfetta, sublime.
Era
così piacevole passare del tempo insieme.
-Aspetta, quel
passo è sbagliato, si
fa così- prese per mano sua figlia e con dolcezza e delicatezza la fece
volteggiare.
-Come si chiama?-
-Cosa?-
-Questo che
stiamo facendo.-
-Valzer…-
Ogni volta che
sbagliavano un passo,
ridevano, ricominciavano e ridevano di nuovo.
-Papà,
non pensavo fosse così
difficile…-
-Imparerai…-
-Tu in quanto
tempo hai imparato?
Renesmee
constatò che il suo papà era
davvero bravo.
Quello di cui
non era a conoscenza,
era che Edward trascorreva intere notti a studiare
i passi. Perché ai suoi occhi doveva essere il migliore,
migliore di quel Jacob,
che sua figlia adorava così tanto.
-Non ha
importanza…- sorrise
dolcemente. Renesmee fece spallucce -va beh, ricominciamo…-
Un, due,
tre…un, due, tre…destra,
sinistra…volteggio.
Così
per interi pomeriggi.
Un giorno non si
resero conto del
tempo che passava e
tornarono a casa quand’era
già buio inoltrato.
Quando
rincasarono, notarono che Bella
era visibilmente arrabbiata.
-Dove siete
stati, ero preoccupata! E
poi mi spiegate dove e cosa fate tutti i pomeriggi?-
In effetti erano
già trascorsi tre
mesi.
Edward
restò in silenzio, parlò la
piccola Renesmee -fiori.-
-Fiori?- Bella
non capì.
-Si io e
papà andiamo in cerca di
fiori diversi tutti i giorni.-
Che
dolce bugia…
Sembrò
essersi convinta -andiamo,
dobbiamo mettere qualcosa sotto i denti.-
Per tutta la
sera, Bella lanciò occhiate
sospette ad Edward, e lui in
tutta
risposta sorrideva timidamente.
No, Bella non se
l’era bevuta. Ma avrebbe
avuto una bella
sorpresa, il giorno del suo compleanno.
…
Le lezioni di
ballo, continuarono
interrottamente, oramai mancava poco meno di un mese al compleanno di
Bella e
Renesmee imparava e cresceva a vista d’occhio.
-Papà,
sono diventata bravissima!!!-
esclamò felice -non vedo l’ora di farlo vedere
alla mamma!-
I giorni
passavano e Bella non fece
più domande sulle sparizioni
di
Edward e Renesmee. Infondo che c’era di male se quei due
passavano del tempo
insieme. Edward adorava sua figlia, come lei d’altronde.
…
Finalmente
arrivò il giorno del
compleanno. La famiglia Cullen e la famiglia Black al completo, dopo
tutto
quello che era accaduto, ora erano più uniti che mai.
E
poi tutti erano affezionati a Renesmee, una
bambina così piccola era riuscita ad unire due famiglie
nemiche da secoli.
La festa
trascorreva piacevole, gli
invitati erano a loro agio, fino a quando Renesmee fece la sua comparsa
dalla
scalinata nel suo bellissimo abito rosa. Tutti la guardarono
meravigliati.
“Com’è bella mia figlia,
anche più di
sua madre” pensò Edward sorridendo dentro di
sé.
Dopo che
passò anche l’ultimo
gradino, si avvicino a suo padre, lo prese per mano e poi rivolgendosi
a
tutti -Ahem!
Scusate, potrei avere la vostra attenzione? Mamma- continuò
guardando Bella-
questo è il mio regalo, mio e di papà!-
Si
voltò verso suo
padre -cominciamo?-
Edward
fece partire la
musica, e iniziarono a danzare dolcemente al centro dalla sala. Quei
due danzavano,
per niente imbarazzati, sotto gli sguardi meravigliati di tutti i
presenti.
Bella
era la più
sorpresa. “Ecco cosa facevano tutti i pomeriggi”
capì infine.
Quando
terminarono,
partì un lungo applauso, Edward lasciò la mano di
sua figlia, per prendere
quella di sua moglie, che piangeva commossa.
-Amore
mio, mi
concedi questo ballo?- Bella sorrise felice, mentre danzava mano nella
mano con
Edward.
Renesmee
li guardava
felice. La sua mamma non si aspettava proprio un regalo del genere.
Inoltre lei
aveva imparato a danzare, ma cosa più importante, si era
molto divertita a
passare del tempo insieme al suo fantastico papà!