Colava, come il sangue da una ferita, le lacrime sulle guancie, l'inchiostro dal calamaio, la tempera sulla tela.
Le colava sulle mani strette e rosse, per terra con piccole chiazze bianche. Il buio, cosė poco accogliente, ma cosė tanto amico di chi, durante il suo regno non riesce a tenere gli occhi chiusi e i capelli sul cuscino. Quei capelli riccioli e biondi, il visino chiaro e gli occhi azzurri che cercavano nella notte, mentre la candela colava tra le dita, sul dorso della manina.
Spazi infiniti che minacciano di essere chiusi da muri immaginari, mostri che danzano attorno a lei, ombre che parlano col linguaggio del corpo.
Chiudi gli occhi bambina, non li guardare, cosė non potranno portati via. La candela cade, il fuoco di spegne, ed ecco un nuovo giorno che si accende.