Will never be able to love me as I love you?
 
 
Cosa penserebbe tua madre se saprebbe ciò che realmente sei?
Quanti di voi hanno una specie di doppia vita? Quelle vite suddivise tra :  io a casa, io fuori?
Bè lei c'è l'ha.
Due vite che non sono troppo differenti e che unirà per un qualcosa,o meglio,per qualcuno.
 
Una ragazza con origini americane,ma che non è mai stata in America.
Una ragazza che ne ha passate tante,un’età difficile per tutte le ragazze che l’hanno vissuta,i ragazzi,gli ormoni,le sigarette fumate di nascosto,le amicizie che ancora continuano a crescere, a rafforzarsi ma anche quelle sbagliate,quelle che non avrebbe mai voluto fare.
Le cotte,il primo amore,i genitori e i fratelli con cui non è facile convivere a causa del suo forte carattere.
Lei è Lucy Tomson, soli diciassette anni,occhi blu paragonabili al colore del mare,labbra carnose ma non troppo,un fisico che non tutte invidierebbero ma che i ragazzi non disprezzano.Ha una doppia vita, quella che vive a casa con i genitori e quella che vive al di fuori, non ha mai pensato di unirle,mai fino a quest’anno quando con le porte del diploma si aggiungerà un uomo,un uomo che le permetterà di farle scoprire come veramente si vive,sia in modo sbagliato che giusto. Perché? Perché in tutti e due modi e non solo nel modo giusto? Lasciamo che questa storia ci trasporti nel suo mondo, solo così lo capiremo.

Lucy stava ancora dormendo,oggi le toccava lasciare il suo comodo letto da una piazza e mezzo per andare a scuola.
Ultimo anno di scuola superiore.Aveva iniziato la scuola ad un’età precoce essendo nata il 30 dicembre.
La sveglia del suo telefono non la smetteva di suonare ma lei di spegnerla non ne voleva sapere,era pigra,l’aveva sempre saputo ma mai ammesso, ma adesso doveva alzarsi se non voleva arrivare in ritardo anche il primo giorno.
“Ma che cazzo però” continuava a sbuffare adesso,prendendo i vestiti che si era preparata la sera precedente sulla sedia della sua disordinata scrivania bianca. Non era mai stata una ragazza ordinata e per questo aveva sempre ricevuto parecchi rimproveri.
Una semplice maglietta a maniche corte arancione,jeans chiari e Nike Blazer abbinate alla t-shirt,questo aveva scelto d’indossare. Adesso era in bagno,troppo assonnata per stirare la sua chioma rossa che odiava,si chiedeva sempre perché tra tutti i colori di capelli,lei fosse nata proprio rossa.
Quante volte era stata derisa a scuola per quel motivo? Pel di carota, così veniva chiamata.Odiava quello stupido nomignolo.
Un filo di matita,un po’ di mascara e del lucidalabbra che neanche si notava.
Quarta di reggiseno,culo sodo,pancia piatta che permetteva al piercing di vedersi benissimo,e gambe corte. Era alta un metro e cinquantasette centimetri,troppo poco rispetto alla sua età. I capelli le arrivavano un po’ più giù delle spalle,li pettinava e li lasciava costantemente sciolti, sistemandoli solo con un gesto svogliato della mano. Adesso era pronta, pronta per affrontare un nuovo anno di scuola, o forse preferiva dire: Pronta per affrontare un nuovo anno con quell’ammasso di oche rifatte e ragazzi maniaci che frequentavano lo stesso liceo.