“E’ per le tette, non è vero?”
Cloud corruga la fronte. Sta attento a fissarsi i piedi, mentre camminano. Yuffie non fa caso a nulla, gli sfiora la mano per sbaglio, lui la ritira nervoso.
“Yuffie, no... Non è...”
“E’ per i capelli? Ti piacciono lunghi? Posso farli crescere!”
“Non è per i...”
“La voce? L’istinto materno?”
“Yuffie...” La ferma, mettendole le mani sulle spalle. Lei lo osserva ad occhi spalancati, arrossisce. “Non hai niente che non va, non devi pensare queste cose.”
“E allora...” Fa il broncio, abbassa lo sguardo mentre lui la lascia andare. “Perché non ti piaccio?”
“Ma no, certo che... Cioè...”
E’ carina, in fondo. Non ci aveva pensato.
Beh, c’è altro a cui pensare. Ed è strano, essere all’improvviso circondato da ragazze che sembrano interessate. E lei ora lo sta fissando, aspettando, e Cloud non ha mai baciato una ragazza in vita sua, e Yuffie è... carina.
“Cioè?” chiede, impaziente, e la sua faccia si contrae tutta nel modo in cui fa sempre quando si arrabbia. E lui la bacia.
Rimangono un attimo così, immobili, perché lui non ha il coraggio di provare a usare la lingua, e lei non sa se sarebbe meglio muoversi o no.
Poi lui si stacca, la guarda. La faccia di Yuffie è completamente rossa.
“C...cavolo, mi dispiace, Yuffie... non so cosa... Sono solo...”
“N...nervoso?”
“Sì, nervoso... sai, per...”
“Per Sephiroth, sì...”
“Sì, è...”
“Sì, no, lo capisco...”
“E’ ovvio che non è il caso, cioè, non potrebbe mai...”
“Già, non potrebbe mai...”
“Beh... grazie per...”
“...La serata, sì, grazie a te, Cloud, è stata carina.”
“Sì. Carina.”
“Allora...”
“Ah, sì, ti accompagno?”
“No, no, so dove... Ce la faccio, grazie.”
“Ok. Beh...”
“Buonanotte, sì.”
Yuffie si volta, e lui tira un sospiro di sollievo. Ok, imbarazzante. Non è il caso. Non sarà mai il caso. Può sopravvivere anche senza una ragazza. Decisamente.
“...magari cresceranno, sai.”
“Eh?”
Lei lo guarda un attimo. “Le tette. Sono ancora giovane.” Gli sorride, poi corre.
Decisamente, pensa Cloud, senza sapere bene cosa voglia dire.