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Autore: Echadwen    08/01/2013    9 recensioni
Non poteva partire...
Il sentimento che lo legava a quel Mortale era forte, troppo forte per poter lasciare le sponde della Terra di Mezzo. Non c'era nessuna nave che potesse portarlo via...
Alzò per l'ultima volta lo sguardo verso il cielo azzuro, azzurro come i suoi occhi...
"Aragorn" un flebile sospiro... Poi più nulla
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Legolas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era passato più di un mese da quando Elessar, Gemma elfica, era stato incoronato Re di Gondor restituendo pace e serenità agli Uomini...

L'erede di Isildur aveva abbandonato il ramingo ed era diventato ciò per cui era predestinato.

Non aveva abbandonato solo i panni di Strider, erano molte le cose che dovette lasciarsi alle spalle. Aveva rinunciato a molto di più per quell'antica profezia e per quella promessa fatta tra i mallon in fiore.

 

Aveva mantenuto fede alla parola data per la salvezza della Terra di Mezzo ma ad un caro prezzo.

Accanto a lui, sul trono, sedeva Arwèn, la Stella del Vespro, colei alla quale aveva promesso il proprio cuore quando ancora non sapeva che i Valar l'avessero destinato a qualcun'altro. In realtà il suo cuore batteva per una persona soltanto, per l'amico, il compagno di mille avventure, il guerriero imbattibile,il principe dall'animo nobile e fiero, la creatura di indicibile purezza e straordinaria bellezza che gli era sempre stato accanto da quando stanco e malconcio aveva messo piede nelle sue terre.

 

Legolas, figlio di Thranduil , principe di Bosco Atro.

Per lui solo Legolas. Mellon nin. Meleth nin.

 

L'amore. Aveva dovuto rinunciare all'amore.

 

 

 

Legolas” Thranduil entrò nella stanza del figlio e lo trovò intento a scrivere

Ada” rispose mettendo giù la penna

Figlio mio...” un sospiro. Avevano già affrontato decine e decine di volte quell'argomento ma non poteva arrendersi, non da quando la luce nei suoi occhi si stava affievolendo. Doveva salvare suo figlio. Sentì una stretta al cuore quando incrociò la malinconia ed il dolore che traspariva dalle iridi blu del suo bambino. Come potevano i Valar far soffrire in quel modo una creatura così bella e pura come lui?

Padre, vi prego...” il principe parlò “Sono stanco di affrontare questo argomento; ormai ho preso la mia decisione”

Puoi ancora salvarti.” gli prese la mano e la sentì fredda “Prendi l'ultima nave con me. Lì il tuo amore per lui sarà sempre verde”

Non posso” calde lacrime cominciarono a bagnargli le guance “Non posso affrontare l'eternità senza di lui.”

Non ti lascerò qui a morire per un Mortale il cui cuore non sarà mai tuo!” urlò, pentendosi subito

Lui mi ha donato il suo cuore, come io gli ho donato il mio; ma è un Re e come tale deve mettere il bene del suo popolo prima di tutto. Lo sapevo. Sapevamo dall'inizio che quel giorno sarebbe arrivato, ma credetemi padre, ripercorrerei esattamente ogni passo poiché solo il suo amore ha reso la mia vita degna di essere vissuta” c'era rassegnazione nella sua voce ma da ogni fibra del suo essere traspariva l'amore che lo legava ad Aragorn e Thranduil capì che aveva perso la sua battaglia più grande. Nemmeno un Alto signore degli Elfi, come lui, poteva sfidare l'amore.

E cosa farai?”

Gli starò accanto come posso, come ho sempre fatto. Dimorerò nell'Ithilien per qualche tempo, per lenire il male di Mordor e poi tornerò a casa”

Non posso più fare nulla?” chiese consapevole della risposta del figlio, la sua ultima speranza stava per essere distrutta

"Ho preso la mia decisione" ritornò per un momento quello sguardo fiero che lo aveva sempre contraddistinto

"Allora questo è un addio figlio mio" gli baciò la fronte

"Non siate in pena per me padre, sono grande ormai" entrambi sorrisero e il sovrano di Bosco Atro abbracciò e cullò il figlio come quando era piccolo.

 

 

Anche la grandezza del più grande Re degli Uomini non potè nulla contro lo scorrere del tempo.

Nell'anno 120 della Quarta Era Aragorn, figlio di Arathorn rinunciò alla vita.

 


E Legolas capì che era giunto il suo momento...

Partì per Lorièn, la sua dimora divennero le radici di quell'albero sotto al quale le barriere dell'amicizia e dell'insicurezza caddero rovinosamente travolte da quella passione e dall'amore che nessuno dei due poteva nascondere più a se stesso e nemmeno all'altro.

I giorni trascorsero lenti come gli anni. Non si mosse, sembrava una splendida statua ma la vita degli Eldar lo stava lasciando. Si stava lasciando morire per andare dalla persona che amava, che aveva sempre amato.

 

Alzò per l'ultima volta lo sguardo verso il cielo azzuro, azzurro come i suoi occhi...

"Aragorn" un flebile sospiro, poi più nulla.

   
 
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