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Autore: DeiDeiDei    08/01/2013    2 recensioni
[...] -Ehmm… ecco… quindi tu non sei umana?- Chiese titubante Kagami, alzando lentamente lo sguardo su Konata e fissandola come si potrebbe fissare un meteorite che ti è appena precipitato sulla testa. [...]
Konata che "spiega", Kagami che strippa.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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E fu così che persi i miei poteri.

 





 

Da ormai almeno quindici minuti nello sgabuzzino regnava il silenzio più assoluto. Un lungo ed interminabile silenzio imbarazzato, rotto solo ad intervalli irregolari dal respiro incerto delle due adolescenti.

-Ehmm… ecco… quindi tu non sei umana?- Chiese titubante Kagami, alzando lentamente lo sguardo su Konata e fissandola come si potrebbe fissare un meteorite che ti è appena precipitato sulla testa. Konata annuì di tutta risposta, tenendo gli occhi fissi verso il basso. Bhè, non ci sarebbe stato nemmeno bisogno di chiederlo, dopo aver assistito a quel suo assurdo incontro con quei tre tizi verdi davvero poco umani.-E per tutto questo tempo mi hai mentito?- Esclamò offesa Kagami, scuotendo ripetutamente la testa. –Tutte le volte che mi parlavi del tuo passato, che mi raccontavi qualcosa della tua infanzia, erano tutte balle!-

-Naturalmente… Cioè, se vuoi tene parlo ora, te l’ho già promesso prima. L’importante è che non ti arrabbi.- Cercò di scusarsi intristita dalla piega che aveva preso la situazione Konata. –Non avrei mai e poi mai voluto mentirti, ma non potevo certo dire in giro che in realtà sono un androide di forma umanoide mandato dal 128 anello di saturno con una scatoletta di sardine che viaggia a raggi ultravioletti di colore rosso solo in retromarcia, fino ad orbitare concentricamente intorno alla terra, ma che la mia scatoletta di sardine ha sbattuto contro l'ormai inutilizzato satellite di Rai uno e che, con l'impatto, sono uscite di bordo 4.5 sardine abbandonandomi a me stessa nella scatoletta la quale, volteggiando, ha attraversato la stratosfera e con un doppio carpiato è atterrata in cima al BigBen. A quel punto io mi sono sporta per controllare dove minchia fossi e sono rimasta in bilico solo perché la punta del campanile ha perforato il fondo della scatoletta, in compenso è arrivato Inghilterra che ha salutato una fata rosa shock appena dietro di me e io, girandomi per vederla (la poteva vedere solo lui avendo rubato l'oppio a Cina), ho fatto perdere l'equilibrio al mio mezzo che è scivolato contro la faccia dei tizi che stavano colorando il campanile per la pubblicità degli orologi non-so-che* e sono finita sulla senna (senna?) dove ho inesorabilmente iniziato ad affondare per colpa del buco (cazzo). Ho quindi preso la testa di Alphonse Elrick e l'ho usata per buttare via l'acqua, ma non è servito a niente infatti ho continuato ad affondare fino a quando Francia mi ha offerto il suo aiuto. Io ho sorriso come solo Russia saprebbe fare e, preso il depravato biondo l'ho piantato nella scatoletta in modo che tappasse il buco e che fungesse da cuscino allo stesso tempo. Dopo di che sono defluita in mare dove un immenso pokemon a forma di balena ha acconsentito ad accompagnarmi fino al posto più ospitale che conoscesse; quell'idiota mi ha portato in Spagna, inutile dire che mi sono ritrovata di fronte ad Antonio e Gilbert, al quale ho rubato Gilbird perché è troppo puccho, e mi sono nascosta nel bagagliaio di un auto che però è subito partita portandomi via (cazzo). Quando quell'affare si riapre mi ritrovo davanti due ragazzi, uno truce e l'altro col viso da perfetto idiota, opto per il perfetto idiota che sembra più accondiscendente, l'ho convinto ad ospitarmi e...[Gilbird mi morde, lo mordo lo lancio all'indietro proprio mentre Sasuke e Mustang fanno a gara a chi da fuoco meglio a Goku SuperSayan]. Comunque...lo convinco a portarmi in un ospedale per riposarmi, lui mi ci porta, ma scappo dalla stanza perché l'infermiera è Bulma che mi vuole installare un pace-maker, mi ritrovo nei bagni: sono quelli degli uomini ed esce da una porta Hidan (cazzo)che riconosco come l'amico di mail intergalattico al quale devo circa 58000000000000 ryo. Fuggo anche sta volta mentre mi rincorre lanciandomi dietro delle sfere poké come fossero palline da tennis (in effetti lo sono) allora decido di rifugiarmi nella sala bebè, dentro uno dei lettini, ma non ci entro, quindi utilizzo la Henge no Jutsu e divento una bambina di 1 giorno identica alle altre, solo che indosso una coroncina delle Marmaid Melody. Hidan non mi trova e se ne va, sto per tornare normale quando l'infermiera arriva e mi toglie la coroncina (cazzo). E fu così che persi i miei poteri.-

Cadde nuovamente il silenzio. Kagami guardò poco convinta la compagna.

-Tu… tu…- Balbettò poi a sguardo basso. Konata trattenne il respiro, pronta a qualsiasi reazione. –TU SEI PAZZA!- Strillò la ragazza alzandosi in piedi.  –TU NON SEI UN’ALIENA, NE’ UN ANDROCOSO COSOSO DEL CAVOLO. TU SEI SOLO UNA PAZZA OTAKU!-

Konata sobbalzò, mentre Kagami, dal canto suo, si girò ed uscì semplicemente dallo sgabuzzino a grandi passi, lasciando sola e confusa la povera aliena (no, non aliena: androide di forma umanoide) o pazza otaku che fosse.

 











Angolo dell'autrice:
Salve a tutti!
Abbiate pietà di me: lo so che è una cosa scandalosa e, sopratutto, stupida, ma la tenevo da anni sul computer e oggi l'ho ritrovata, quindi ho pensato "perchè no?" e l'ho pubblicata. 
Se vado troppo fuori personaggio perfavore ditemelo: è la mia prima fic del genere e la mia prima fic su LS.

Grazie in anticipo,
Eva














 

   
 
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