Servo e solo servo...
Sono servo del tempo che fugge,
Servo di coloro che dichiaro esser amici,
Il mio spirito indomito rugge,
Senza poter esprimersi a parole semplici,
Fiero dall´aria combatto e m´acquieto,
Premo e dono cio che ho più da offrir,
Da sol dolce dama presenza mi cheto,
Per poi alzar gli occhi al cielo e morir.
Quale immenso sbaglio io abbia fatto,
Se di te al contempo non ho alcun contatto,
Eppure cosi è il mio volere,
Tale che al tuo cuor non da dispiacere.
Chiusa a me è la tua ragion d´esser,
Elfa donata ad altra mano immortale,
Lascio al fato trame tesser,
Quanto a me desidero esser mortale.
Seppur del tuo volto io conosca il sorriso,
Mi manca parlar del tuo buon cuore,
Poggiar la mano sul dolce tuo viso,
E a te portar al vento il mio amore.
Che Ulmo mi porti via se sol del male io possa farti.
Che umano dolore io possa procurarti,
S´io vedessi sol ancor il tuo viso infelice,
Di causa che io possa aver fatto tal truce.
Che a morte mia Nàmo mi conduce.