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Autore: Love_Ade    09/01/2013    2 recensioni
Una filo di vento, un flebile soffio che lento, che impercettibile sfiora i suoi umidi occhi.
Una lacrima dolce, pura, unica e consueta si stacca dai suoi occhi così profondi e puri che non meriterebbero mai di essere toccati da lacrime, come splendide viole non meriterebbero mai il tocco della pioggia, violenta e sporca.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Single breath of love
 

Una filo di vento, un flebile soffio che lento, che impercettibile sfiora i suoi umidi occhi.
Una lacrima dolce, pura, unica e consueta si stacca dai suoi occhi così profondi e puri che non meriterebbero mai di essere toccati da lacrime, come splendide viole non meriterebbero mai il tocco della pioggia, violenta e sporca.
Lacrime che dopo aver danzato con velocità si posano al suolo con un’inudibile suono.
Lacrime e ancor lacrime cadono lente dal volto di lei, un volto pulito, dolce e tremendamente innamorato, che ora però, come ormai da tanto, tanto tempo, mostra anche la sofferenza di un cuore privato di un pezzo, quello più importante. 
Il pezzo che riguarda lui, il suo primo, unico e apparentemente ultimo amore, grande amore. Shinichi.
Lacrime che insopportabilmente non smettono di lottare per uscire, cuor che oramai spento di vita non smette di singhiozzare, animo bianco e puro che nonostante l’ingiustizia non la smette di sorridere e perdonare.
Il telefono non squilla, il suo silenzio assorda colei che piange ormai da tempo, arcuata su se stessa a fissar il mondo fuori che sorride anche privo di lei, cosa che lei non riesce a far senza lui.
La porta si apre appena, mostrando il volto di un bambino che mostra negli occhi qualcosa in più.
Lui mente, mente bene, nessuno lo scopre quando è colui che non è, i suoi occhi però, loro si che son veritieri, loro si che mostrano realmente il suo essere, il suo innamorato e distrutto essere.
Occhi limpidi, cristallini che come uno specchio incantato, rivela al mondo l’anima non il corpo, che come un miserabile mente anche a se stesso.
Occhi differenti, occhi che poco spesso si incontrano realmente, occhi belli, bellissimi!
Occhi che bramano l’altro come una piccola ape brama un singolo fiore.
Occhi cristallini e veritieri che cercano quelli, quegl’occhi lilla che ora il telefono fissano piangendo.
Parola corta, bellissima, la stessa che come un chiodo fisso riaffiora nella mente di lui, “Ran” sussurra quindi senza voler far realmente sentire, un sussurro flebile che vien fuori direttamente dal cuor suo.
“Oh, Ran. Amor mio che cerchi inutilmente il mio nome nel cielo.
Piccolo fiore che trema nel mondo, fiore che teme il cielo torbido.
Donna che bramo, che mai avrò realmente, donna che ignora il mio vero essere.
Io solo so per certo l’amor che provo per te, io solo so che tu mai ti arrenderai.
Oh, Ran. Amor mio adorato che maledetto son io faccio soffrir il tuo cuore.”
Parole poetiche che come un ossesso escono inaspettatamente dal cuor di lui, versi che inudibili giungono alle orecchie di chi solo la voce di lui sa riconoscere.
Parole parole, niente fatti mai! Una coppia di occhi, bramosi si cercano, nel grande mondo che li circonda, occhi che stupidi si perdono non vedendo al di la dell’orizzonte.
Occhi cristallini, ciechi, veritieri, lilla e azzurri. Occhi che cercano nel mondo ciò che hanno già accanto.
Due cuori, da sempre uniti, due cuori mai separati che come un cane si rincorrono la coda.
Due anime pure, ricca di menzogna una, ricca di tristezza l’altra, anime pure che vagano nel mondo. Due anime, due occhi, due cuori. Due persone che condividono uno stesso amore.
“Conan-chan” esordisce lei dopo aver sfiorato, con la manica larga e variopinta del chimono, i suoi occhi lucidi “Ran-nechan, tutto bene?” chiede lui, Conan, che come un maledetto è costretto a mentire, mentire per lei.
La ragazza annuisce, accenna un sorriso e allarga le braccia in richiesta di un contatto.
Il bambino si avvicina lento, cercando di immaginarsi se stesso, immaginarsi nella sua forma reale, immaginarsi come se dopo tempo rincontra la donna che ama, che brama.
La raggiunge, l’abbraccia e con un singolo fiato le sfiora le labbra e la bacia.
Una lacrima dolce, pura, unica e inconsueta si stacca dai suoi occhi trasparenti e cristallini.
Le labbra si allontanano, gli occhi si aprono e si fissano.
Lui, bambino che dopo aver baciato lei, la ‘sorella’ tace aspettando una parola da lei, una parola che ovviamente non uscirà mai dalle labbra umide di lei.
“Sorellona” grida lui fingendo un sorriso, fingendo una voce, fingendo un comportante infantile.
Il suo volto si allontana da quello shockato della ragazza, lo scruta allegro, fingendo.
Le labbra di lei si schiudono leggermente, un filo di voce esce e pronunciano una parola, un nome che mai, mai e poi mai sarebbe dovuto uscire da quelle labbra “Shinichi!”. 








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Kon'nichiwa! Piaciuta la mia ff?? xP
Spero di sì! :D e spero anche che la recensiate...arigato ^-^
  
   Sayonara xDxD



 

  
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