Come ogni volta che poteva, Shikamaru era sdraiato su un prato appena fuori Konoha a guardare le nuvole. Disteso a terra, con le braccia a mo’ di cuscino così lo vide Ino quando arrivò. Non sapeva nemmeno lei il perché si trovasse lì a cercare di instaurare un dialogo con il suo compagno di squadra.

-Ciao Shika! – provò a salutarlo per vedere se riusciva a scuoterlo dal suo stato di trance, ma il ragazzo non sembrò accorgersene. Ino odiava essere ignorata, non che lui la stesse ignorando però la infastidiva questo suo essere semplicemente distaccato da quella realtà. Riprovò di nuovo a salutarlo con esito sempre negativo. Alla fine, presa dalla rabbia e dallo sconforto, si mise le mani sui fianchi e si piegò in avanti in modo da impedirgli la contemplazione delle nuvole occupandogli il campo visivo con la sua faccia.

- Ino, levati. – disse lui scocciato sapendo già che quel giorno non avrebbe potuto guardare il cielo. Ino si sdraiò sull’erba fresca al fianco del compagno di squadra. Rimasero un po’ in silenzio, ma Ino decise di spezzare quella situazione fin troppo suggestiva e surreale per una tipa materiale e concreta come lei.

- Domani ho un appuntamento con Sasuke.- esclamò voltandosi a guardare la reazione di Shikamaru, ma il volto del ragazzo sembrava impassibile. Lei fece per ripeterlo, ma lui si girò verso di lei e lasciandola di stucco rispose con voce quasi divertita: - E lui lo sa? –

Ino si trovò a ridere istericamente.

- Ecco, immaginavo. Ormai credo di conoscerti, Ino. Probabilmente Sakura domani uscirà con Sasuke (o almeno così ti avrà detto lei per vantarsi) e tu andrai lì, pronta a rovinare qualsiasi cosa possa nascere tra l’Uchiha e la Haruno. -

Ino rimase semplicemente sbalordita per le sue parole e allora gli sorrise debolemente. Quando era arrivata lì non si aspettava di poter avere l’attenzione di Shikamaru su di sé quando in cielo facevano bella mostra di sé delle così soffici nuvole di colore bianco e non si aspettava nemmeno di poter affrontare una conversazione civile e non uno dei loro soliti battibecchi.

- Sono davvero così prevedibile? – chiese con una sottile nota di delusione nella voce. – Ecco perché non piaccio a Sasuke-kun… -

- Non gli piaci perché lui è un cretino e considera ogni ragazza solamente una perdita di tempo, una distrazione. –

Ino rimase pressoché spiazzata dalle sue parole, ma cercò di non darglielo a vedere.

- Stai tentando di consolarmi, Nara? -

- Forse. – rispose lui evasivo come al solito e si voltò verso il cielo incapace di reggere lo sguardo di pura incredulità della ragazza.

- Secondo te come posso fare per avere l’attenzione di Sasuke? – chiese lei speranzosa. Magari lui aveva la risposta esatta al suo quesito.

- Beh, per prima cosa – cominciò lui con un vago sorrisetto divertito sulle labbra. Ino si puntellò su un gomito per poterlo guardare meglio e attese che lui continuasse – beh, dovresti chiamarti Itachi. –

Ino si sdraiò di nuovo con un sorriso divertito sulle labbra e cominciò a ridacchiare sommessamente.

- Che fai, ridi? – chiese Shikamaru mettendosi seduto.

- No, io non rido perché non sei simpatico… tzè! – e si sdraiò su un fianco tenendogli il muso.

- Eh no eh! Yamanaka, non mi puoi dare le spalle così! – replicò cominciando a farle il solletico sul collo sotto l’attaccatura dei capelli.

- Ma che fai? – gli chiese divertita girandosi. La mano che prima le solleticava il collo ora le stava accarezzando una guancia.

- Ti faccio ridere perché quando verrai a sapere che Sasuke si è accorto dell’esistenza delle ragazze e la fortunata non sarai tu, ma Satura, piangerai. –

- Oh, grazie, ma che bel pensiero. – rispose ironica.

- Non devi ringraziarmi, lo faccio solo per te. – rispose smettendo di accarezzarla e sdraiandosi nuovamente sull’erba per riprendere lì dove era stato interrotto.

Passarono diversi minuti in silenzio. L’unico rumore che si udiva era quello del respiro regolare dei due e il lieve fruscio del vento primaverile. Ino, già stanca di quella situazione paradossale, cercò di rompere quella strana atmosfera di tensione e imbarazzo che si era creata.

- Ti voglio bene, Shikamaru. -

Osservò il ragazzo chiudere gli occhi e sussurrare in risposta un “anch’io” imbarazzato e impacciato.

Ino si alzò in piedi e tolse con le mani i fili d’erba rimasti sui vestiti.

- Shikamaru, non abituartici. Ho solo abbassato la guardia. – disse Ino facendogli la linguaccia prima di correre verso Konoha urlando come una pazza: “Sakura non toccare il mio futuro ragazzo!”.

Shikamaru sorrise e chiuse gli occhi lasciandosi coccolare dal venticello leggero che spirava facendo muovere i fili d’erba.

“Ah, sempre la solita Ino.”

La mia prima ficcina su Naruto ^.^ come sono andata? Non devo ancora ritirarmi, vero? xD

Questa è semplicemente una visione piuttosto oggettiva del fatto. Sta a voi decidere che cosa prova Shikamaru, qual è il motivo che l’ha spinto a essere gentile con Ino e a farle il solletico e accarezzarla, perché Ino sia andata da lui per parlargli di Sasuke … Che siate fan o meno della coppia potete decidere: potrebbe essere perché ancora non si sono resi conto di essere innamorati l’uno dell’altro o forse perché tra loro potrebbe esserci una profonda amicizia.

Vedete un po’ voi xD e mi raccomando: un commentino fa sempre piacere!
Grazie

Faith Princi