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Autore: Yoshitsune    10/01/2013    1 recensioni
Senza che potessi trattenerla, un lacrima rigò la mia guancia, bagnandola di sale. Alzai gli occhi velati di lacrime in cielo, nonostante le lacrime mi rendessero appannata la vista riuscii a cogliere la candida luce del sole invernale, rimasi lì immobile osservando quella luce che nonostante il freddo e le lacrime riusciva a farsi spazio verso me, finché non vidi altro che bianco. Per un attimo rimasi cieca e sorda, finché quella luce silenziosa mi si mostrò nuovamente , fin quando il mio udito non riuscì a scorgere qualcosa... una melodia, proveniente dal sole.
Sembrava quasi che cantasse.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bright, Fine, Rein, Shade
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il canto del sole invernale

Credevo che un giorno avrei camminato lungo queste rive mano nella mano con te, invece adesso ciò che le mie dita sfiorano non sono altro che minuscoli granelli di sabbia. Freddo l'inverno di quest'anno, ancor più freddo questo mare infinito di un blu triste e cupo.
Sai Shade, immaginavo quest'inverno in tutt'altro modo, credevo davvero che sarebbe andato tutto per il meglio, credevo nel tuo sguardo sincero mentre con voce roca confessavi di amarmi, te ne eri reso conto dal calore delle mie dita che sfioravano il tuo viso, di come mai avresti voluto che quel calore scomparisse, lasciando gelida la tua carne. Ho creduto davvero che finalmente ci sarebbe stato un "noi" ... eppure tutto ciò non ha mai avuto nemmeno la possibilità di iniziare.
Avevo paura di essere io quella che aveva qualcosa di sbagliato, tutto era sempre a causa mia ... non ne combinavo una giusta, eppure ora mi rendo conto che forse non era sempre mia la colpa, finalmente avevo avuto il coraggio di incolpare te. Tu, ragazzo freddo e cinico che detesta perdere, sei il tipo di persona che lei ha sempre odiato , ed era questo quello che non ti andava giù . Guardandomi negli occhi mi hai mentito, dicendomi di averla dimenticata , che idiota , da tempo sono in grado di capire quando racconti bugie , eppure ho deciso comunque di tacere , cercando di rimanere ottimista.
Molte volte ti osservavo dall'ombra delle tue vesti , osservavo il tuo sguardo perso nel vuoto mentre  pensavi a chissà che cosa. Restavo lì ore e ore , cercando di decifrare quel tuo sguardo magnetico che sembrava potesse fermare anche lo scorrere del tempo ad una tua solo occhiata. A quel tempo ero la tua migliore amica , il tuo fidato braccio destro ... colei che ti confortava quando lei ti voltava le spalle per aggrapparsi al braccio del principe dei gioielli. Eri triste, ti sentivi solo... ma io sono sempre rimasta al tuo fianco per tirarti su in piedi , perché io amavo vederti sorridere. Ti amavo Shade , ti amavo talmente tanto che solo Dio sapeva cosa avrei fatto pur renderti felice ... avrei pugnalato il mio cuore per non soffrire ogni volta che mi raccontavi di lei , per sostenerti anche quando la mia anima urlava.
Sai Shade, per poco non accettavo la proposta di matrimonio che la notte scorsa mi fece il principe Bright , sotto il cielo stellato del regno dei gioielli. I suoi occhi cremisi come miei brillavano di amore, di puro e semplice amore. Era la prima volta che qualcuno mi rivolgeva lo stesso sguardo che tu dedicasti a lei quando ti dichiarasti. Mi sentii colpita , una breccia attraversò il mio fragile cuore , ma sapevo che non era amore. Era come se il mio cuore avesse sospirato di sollievo, era felice che non venisse così sprecato, era felice di essere finalmente amato. Bright era dolcissimo in quel momento, dovevi vederlo Shade! I suoi occhi erano lucidi e le sue goti sembravano che stessero per prendere fuoco... ebbi voglia di stringerlo a me , donargli quel calore che tu tanto bramavi. Ma non lo feci , mi sentii lusingata ad avere il suo dolcissimo e timido sguardo su me , per quanto volessi ricambiare l'amore di un ragazzo così gentile, non potevo ... perché mio cuore era stato stregato dal quello sguardo che ricordava tanto i raggi dell'argentea luna , lo sguardo del principe che con dolcezza prese il mio cuore tra le mani e con violenza me lo strappò dal petto. Così guardai il principe dei gioielli e non riuscii a trattenere le lacrime , non ricordo quante volte gli dissi "mi dispiace" , non ricordo neanche quando smisi di singhiozzare e tremare, o forse ... non smisi affatto. Ricordo ancora il calore che provai quando delicatamente mi strinse a sé, ricordo le sue forti e muscolose braccia che mi avvolgevano e la sua roca voce che tremante mi diceva di non piangere, ricordo per un momento che pianissimo mi sussurrò un "grazie" ... non so se lo disse davvero , probabilmente era stato solamente il frutto della mia immaginazione, perché mai dovrebbe ringraziarmi?Gli avevo spezzato il cuore... e per quello non mi sarei mai perdonata. Sai Shade, avrei preferito amare Bright , avrei preferito essermi innamorata di lui. Quella notte avrei accettato la sua proposta di matrimonio ed avremo vissuto una vita serena e felice, con tanto tanto amore. Invece, purtroppo le cose sono andate diversamente, io amavo te e non sarei mai riuscita ad amare nessun altro, per quanto mi sforzassi.
Occhi scarlatti incrociati con occhi cobalto , ho sempre pensato che questi due colori fossero la combinazione perfetta... o almeno fin dal nostro primo incontro. Allora io avevo solamente dodici anni invece tu quindici. Sono già passati sei anni , ma non ho mai smesso di amarti. Solamente quando abbiamo sconfitto il potere oscuro siamo riusciti ad avvicinarci , ricordo ancora che alla festa che organizzammo per festeggiare la nostra vittoria, dopo la colossale ed epica caduta che come sempre caratterizzava me e la mia gemella, tu ti avvicinasti e mi chiedesti un ballo, ero così felice , per un attimo credetti che forse ti fossi accorto dei miei sentimenti e che magari ti fossi reso conto che in fondo neanche io ero male. Ma tutte quelle ipotesi crollarono come un castello di carte quando ti vidi volgere gli occhi verso di lei , per tutta la danza , per tutta la serata ... non mi degnasti nemmeno di uno sguardo. Quella sera mi resi conto che due occhi color muschio incrociati con due occhi cobalto sarebbero stati una meraviglia , molto meglio di due squallidi occhi di cui le irridi ricordavano tanto il disgustoso colore del sangue. Nell'estate dei miei quindici anni per via delle vacanze estive, dall'accademia ritornammo a Wonder, per festeggiare il nostro ritorno a casa facemmo un'uscita in barca nel più bel lago del regno della goccia, lì ti dissi di volermi tingere i capelli di blu , la tua risposta fu una fragorosa risata, ne rimasi sorpresa, quando finalmente ti calmasti mi dicesti che quel colore non faceva per niente per me , risi anch'io , giusto ... a me non sarebbero mai donati quanto lei.
Mi fermai. Volsi lo sguardo all'oceano e mi feci travolgere dalla brezza marina. Dopodiché chiusi le palpebre, facendomi coccolare dal canto dei gabbiani. Scegliemmo quella spiaggia per incontrarci , lì mi avresti finalmente dato la tua risposta definitiva , mi avresti donato il tuo cuore. Ma visto che ero sola da più di otto ore in quella distesa di sabbia , avevo capito che la tua risposta al mio amore era un'altra. Ingenuamente una parte del mio cuore sperava ancora di vederti arrivare da ovest dal solco della sabbia, con un sorriso dispiaciuto e tanto di cesto con torta al cioccolato per farti perdonare dell'enorme ritardo...mi chiedevo come potessi essere così masochista , io sapevo già che non saresti arrivato, né tu né la tua dannatissima torta.
In fondo perché mai saresti dovuto venire? Proprio ora che la mia gemella si è finalmente resa conto che il principe dei gioielli non l'ha mai calcolata, "l'amore" che nutriva per Rein era durato solo quel piccolo periodo in cui siamo entrati nell'accademia, poi il suo interesse è svanito. Ora avevi una possibilità Shade, lei in quel momento era sicuramente nella nostra stanza, accovacciata sotto le lenzuola del nostro letto, che piangeva, così fragile... perché mai saresti venuto da me se ti si era presentata un'occasione di quel genere? In fondo tutte quelle parole che mi dicesti, illudendo il mio cuore, erano tutte una grandissima BALLA .
Vai Shade, finalmente dopo sei anni Rein potrà appartenerti, è la tua chance... non sprecarla.
Dopotutto io per te sono stata solamente la sorella della tua amata Rein , forse non mi hai mai neanche considerato veramente tua amica, è stato solamente un'altra delle mie fantasie. E questo mi rende veramente triste, Shade... anche se non mi avresti mai amato ero felice che almeno mi volessi bene, che provasti anche solo un qualsiasi tipo di sentimento che si avvicinasse all'amore. Io... volevo essere semplicemente questo, chiedevo troppo? Dimmi Shade, ti costava troppo anche solo volermi bene?
La mia gemella adesso sarebbe stata felice, anche se non a causa del principe Bright, era pur sempre qualcosa! Poteva finalmente realizzare il suo sogno, sposarsi per prima, venire incoronata regina del regno solare, dopodiché le sarebbe stato dato anche il trono del regno della luna come di diritto, essendo moglie del principe...pardon, volevo dire...Re Shade ed avrebbe formato una famiglia di quattro figlie femmine ed un maschietto. Invece io mi sarei accontentata di una vita semplice, avrei rinunciato anche al diritto al trono, in fondo non me ne era mai importato nulla. Avrei vissuto serena senza principi e principesse, mi sarei costruita una casetta in quella spiaggia, lì dove avevo perso ogni speranza, potevo crearne una nuova, una vita senza te.
Senza che potessi trattenerla, un lacrima rigò la mia guancia, bagnandola di sale. Alzai gli occhi velati di lacrime in cielo, nonostante le lacrime mi rendessero appannata la vista riuscii a cogliere la candida luce del sole invernale, rimasi lì immobile osservando quella luce che nonostante il freddo e le lacrime riusciva a farsi spazio verso me, finché non vidi altro che bianco. Per un attimo rimasi cieca e sorda, finché quella luce silenziosa mi si mostrò nuovamente , fin quando il mio udito non riuscì a scorgere qualcosa... una melodia, proveniente dal sole.
Sembrava quasi che cantasse.



   
 
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