10/01/2013
2 recensioni-E dai, smettila!!-.
Ma la bambina continuava. Sembrava che non sentisse una sola parola di quello che gli riferiva il padre.
-Sono io che devo piangere...- borbottò Ed.
Erano le tredici e Winry ancora non tornava. La sua adorata mogliettina era andata in città per acquistare dei nuovi attrezzi. Quindi non sarebbe tornata prima del pomeriggio inoltrato.
Edward si avvicinò alla piccola, chiedendogli cosa avesse tanto da frignare, probabilmente del tutto dimentico che i neonati non sanno parlare.
-Forse è il pannolino... Dev'essere cambiato!- esultò, come se fosse certo di aver indovinato al primo colpo.
No, non era quello.
-Magari gli fa male qualcosa...-.
Proprio in quel momento entrò la signora più arzilla di Resembool che, poggiati i pezzi di ricambio che aveva appena comprato, si accese serenamente la pipa e scrutò il giovane dalla testa ai piedi con l'aria di chi la sa lunga.
-Mmm... è fin troppo chiaro che non te ne intendi di bambini...- appurò, sbuffando via una nuvoletta di fumo.
Lui inarcò le sopracciglia. -Se tu ne sei in grado, aiutami no?!-.
Pinako chiuse gli occhietti e sorrise astutamente. -Winry ha detto che dovresti occupartene tu, o sbaglio?!-.
Al ringhio sommesso del giovane, la vecchietta annunciò: -I bambini piccoli come Alexa riescono a esprimersi solo con il pianto!
Tutti i loro bisogni, le loro necessità sono esternati da loro attraverso le lacrime!-.
-Grazie, questo lo sapevo già. Winry me ne ha parlato...- disse lui cinico.
-Probabilmente ha fame.-. Detto questo, Pinako ritornò a lavoro.
Rimasto solo con la figlia, Ed si grattò la testa guardandosi attorno, trovandovi una strana poltiglia chiusa in una bottiglietta per il latte. Prese un cucchiaino e lo mise in una ciotola.
Facendo schioccare le nocche, si sedette di fronte alla pargoletta e con atteggiamento combattivo tuonò: -A noi due!-.
Rullo di tamburi...
-Fai aaaaaaahhh!!- disse incitandola, sorridendo amorevolmente. Riuscì ad imboccarla solo tre o quattro volte, poi Alexa cominciò a rifiutarsi di aprire la bocca.
Per quanto ci provasse, Edward non riusciva a convincerla. Provò in mille modi possibili, anche facendola imboccare direttamente da Den, ma senza successo. E mentre lui si affannava, la figlioletta lo guardava contorcersi le meningi silenziosamente. Finché Ed si sentì davvero preso in giro da una più piccola di lui.
-Ora basta! Su apri la bocca, Alexa!- la minacciò.
Finalmente la piccola Elric schiuse la bocca. Ma non appena il padre gli infilò la pappa fra le labbra, gliela sputò tutta in faccia.
Nel frattempo, la moglie entrò in casa. -Sono tornata!- gridò felice.
Ma la scena che le si presentò davanti era una delle più sconvolgenti che lei avesse mai visto.
Trovò Ed con la faccia sporca che fremeva di rabbia e Alexa che rideva spensieratamente. I capelli dorati erano sporchi di pappina che, raccogliendosi lentamente in grumi sempre più grandi, gli colava dai ciuffi di capelli ai lati del volto e persino dalla sua antenna, ormai rizzata dal nervosismo.
La ragazza scoppiò in una fragorosa risata, cosa che fece imbestialire Ed ancora di più.
-Cos'hai tanto da sghignazzare?!-.
Lei si asciugò gli occhi per rispondergli. –A quanto pare, hai trovato qualcuno che è riuscito a batterti!-.
-Aaahh finiscila! Il combattimento è appena cominciato!!- ringhiò lui esasperato, per poi ritornare a concentrarsi.
Finchè lei gli tolse il cucchiaio dalle mani. -Lascia, me ne occupo io...- l'assicurò la moglie. Prese in braccio la bambina, mentre intimò a Ed di andare a cambiarsi.
Eh, no... Proprio non riusciva a cavarsela con i bambini...
Insomma, lui era abituato ad altro!
NDA: Questa one-shot è nata qualche mese fa, solo che avevo già abbastanza da fare con le altre ff che l'avevo lasciata nella pen drive a fare le ragnatele. -.-'
Colgo l'occasione di fare pubblicità alle altre mie creazioni su Fma, direttamente sul mio account! XD
Ma la scena che le si presentò davanti era una delle più sconvolgenti che lei avesse mai visto.
Trovò Ed con la faccia sporca che fremeva di rabbia e Alexa che rideva spensieratamente. I capelli dorati erano sporchi di pappina che, raccogliendosi lentamente in grumi sempre più grandi, gli colava dai ciuffi di capelli ai lati del volto e persino dalla sua antenna, ormai rizzata dal nervosismo.
La ragazza scoppiò in una fragorosa risata, cosa che fece imbestialire Ed ancora di più.
-Cos'hai tanto da sghignazzare?!-.
Lei si asciugò gli occhi per rispondergli. –A quanto pare, hai trovato qualcuno che è riuscito a batterti!-.
-Aaahh finiscila! Il combattimento è appena cominciato!!- ringhiò lui esasperato, per poi ritornare a concentrarsi.
Finchè lei gli tolse il cucchiaio dalle mani. -Lascia, me ne occupo io...- l'assicurò la moglie. Prese in braccio la bambina, mentre intimò a Ed di andare a cambiarsi.
Eh, no... Proprio non riusciva a cavarsela con i bambini...
Insomma, lui era abituato ad altro!
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