IT’S SO DARK THE NIGHT, BUT IT’S SO BRIGHT THE DAWN

Mi sveglio improvvisamente, con la fronte imperlata di sudore freddo, e la schiena incollata alle lenzuola, che mi prende? Mi guardo intorno, spaesato, ma i miei occhi si perdono in un mare di oscurità, così opprimente, che quasi m’impedisce di respirare, e mi sento mancare la terra sotto i piedi; “Divina Athena, se questo è un incubo, mi faccia svegliare…” quasi imploro, sono veramente a disagio. Senza neppure rendermene conto, cercando di sfuggire a questa oscurità, comincio a correre, correre, ma l’uscita della casa mi sembra così lontana, così irraggiungibile… e poi, improvvisamente, mi ritrovo all’aperto, a stretto contatto con l’aria pura.

Posso respirare.

Ma cosa era successo?

Mi guardo intorno, tutto è immerso nell’oscurità; alzo gli occhi, neppure una stella in cielo, tutto è buio.

Ho paura.

Per la prima volta nella mia vita, ho paura.

Così scura è la notte…

Il tempo passa, le ore scorrono via, veloci, e mi sembra che l’oscurità, col passare dei minuti, si fortifichi, si rafforzi, sempre più; mi siedo per terra, o almeno credo, non vedo nulla.

Poi, così come era arrivata, la notte comincia a schiarirsi, e il cielo, si tinge d’oro, mentre un dolcissimo sole infuocato, sorgendo, mi avvolge con la sua luce e il suo calore.

È nata una nuova alba…

“Così scura è la notte, ma così chiara è l’alba…” mormoro, sorridendo al nuovo giorno che sta nascendo.

Breve oneshot, dedicata a un Death Mask un po’ particolare, un Deathy che è terrorizzato da qualcosa, di indefinito.

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