Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: George Weasley
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- "George. George svegliati. La colazione è pronta! E' Natale!" disse Molly entrando nella piccola camera lievemente illuminata dal sole. George aprì gli occhi e guardò la madre che si dirigeva verso l'altro letto, vuoto. -"Fred. Svegliati Fre..." Molly si bloccò all'istante. Tirò un sospiro carico di tristezza, si girò e sorrise a George. George ricambiò il sorriso, si alzò dal letto e andrò verso la finestra. Già. Un altro Natale. Ma aveva senso un Natale senza Fred? Senza i loro scherzi? Per la millesima volta da quando Fred se n'era andato, George si sentì come se gli mancasse una parte di se stesso. -"George...i tuoi fratelli ti aspettano per aprire i regali..." Molly tirò su col naso. George camminò lentamente verso sua madre, la guardò negli occhi e l'abbracciò. -"Buon Natale mamma". Sentiva il corpo di sua madre scosso dai singhiozzi, ma non riusciva a trovare parole per confortarla. Cosa avrebbe dovuto dire? Fred non c'era, piangere non l'avrebbe certo riportato in vita. George si staccò dall'abbraccio, sorrise a sua madre e andò verso la porta. Si trovò la strada sbarrata da Ron, il suo fratello minore dai capelli rossi come il fuoco. Cercò di spostarlo, ma Ron non si mosse. -"Senti..." disse Ron guardando attentamente il fratello in mutande davanti a lui. -Forse è meglio che ti vesti. Venire giù in mutande non è esattamente una buona idea, sai, al piano di sotto ci sono Harry, Hermione e Luna." George sentì bollire la rabbia dentro. Ma cos'era quella casa, un albergo? Possibile che non ci fosse mai un momento per stare solo tra Weasley? -"Beh." rispose George. -"Magari la prossima volta potreste avvertirmi quando invitate gente a Natale, almeno mi organizzo e lo festeggio da qualche altra parte!". Prese i primi vestiti che gli capitarono sotto mano, scostò violentemente il fratello e scese le scale. Ron guardò la madre, ancora immobile al centro della stanzetta. -"Miseriaccia, ma che gli è preso?". Scosse la testa e seguì George. George si vestì velocemente prima di entrare in cucina. Quando entrò, tutti lo salutarono. Non fece in tempo a ricambiare il saluto che rimase stregato da una ragazza bionda, con enormi occhi azzurri che si trovava vicino a sua sorella Ginny. Era davvero Luna? Sembrava cambiata, era bellissima. O forse lo era sempre stata, ma George non le aveva mai prestato molta attenzione visto che era la "ragazza strana". Le si avvicinò. -"Buon Natale, Luna." disse imbarazzato. Lei lo guardò sorridendo. A quel sorriso, George si sentì scaldare il cuore. -"Buon Natale, George. Oh, tieni, ho un piccolo regalo per te." gli porse una collanina con un ciondolo. George non sapeva cosa dire. Era una collana strana, senza dubbio. -"Ehm, grazie...cos'è?" chiese cercando di essere il più gentile possibile. -"Un amuleto. Sai, tiene lontani i nargilli.". Continuava a sorridere. Aveva un bel sorriso. George pensò che "angelo" fosse la parola perfetta per descrivere Luna. Hermione poco lontano ridacchiò. -"Nargilli! Ahaha! Ancora con questa storia!". Ron le tirò una leggera gomitata. Sembrava che Luna non avesse sentito, o forse ci era solamente abituata. -"Grazie Luna, davvero. E'...molto bello." disse George iniziando ad arrossire. Luna gli si avvicinò e gli diede un sonoro bacio sulla guancia. E George, per la prima volta in vita sua, sperò che quel momento durasse per sempre.