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Autore: Sisthra    10/01/2013    4 recensioni
4 Assassini costretti a sopportarsi per il bene dell'umanità...con questa premessa alcune cose, in un modo o nell'altro, devono essere accadute.
(Raccolta di flashfic di varia lunghezza, ambientate nel corso di Assassin's Creed II e Brotherhood)
Genere: Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Desmond Miles , Lucy Stillman , Rebecca Crane, Shaun Hastings
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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1. Martini.

« Ehilà Shaun.» Shaun nemmeno si voltò quando Desmond riemerse dall'Animus, stiracchiandosi e alzandosi lentamente in piedi, gli arti addormentati dopo tanto tempo passato sdraiato.
«...ciao, Desmond.» replicò infine, annoiato.
Beh, era già qualcosa, pensò il giovane guardandosi attorno.
« Dove sono Rebecca e Lucy?» chiese, inarcando un sopracciglio ed muovendo qualche passo verso il collega.
« Di sotto, a sistemare un piccolo problema con l'impianto di sicurezza. Niente di grave, ma è un lavoro noioso che richiede tempo.» rispose, alzando per qualche istante gli occhi dallo schermo. Tra i due uomini calò il silenzio, rotto dopo qualche secondo di nuovo da Shaun.
« Ehi Miles»
« Mmm?» Desmond si voltò, notando che Shaun aveva smesso di battere sulla tastiera.
« Che lavoro facevi prima di venire scovato dall'Abstergo?» chiese l'inglese, ora voltatosi apertamente verso l'altro.
« Di solito sono io quello che fa le domande.» ribatté Desmond, inarcando un sopracciglio. Inoltre, era piuttosto sicuro che da qualche parte nel database degli Assassini ci fosse una piccola cartella anche su di lui. Impossibile che Shaun non lo sapesse.
« Se non rispondi, devo assumere sia qualcosa di imbarazzante.» commentò Shaun, sorridendo provocatorio.
Desmond sospirò, scuotendo la testa.
« Non so perchè ci tieni tanto a saperlo, ma facevo il barista, contento?» rispose infine.
Udì Shaun soffocare una risata.
« E per tua informazione, non ci trovo nulla di imbarazzante.» aggiunse secco, causando un'altra risatina.
Shaun agitò una mano.
« No, no, nemmeno io...ridevo perchè mi sono chiesto come te la cavavi..» borbottò a mezza voce, alzandosi e muovendo qualche passo per aprire un cassetto scorrevole, estraendone un oggetto cilindrico e cromato.
«...con questo.» sogghignò, porgendogli l'oggetto. Desmond lo fissò.
Era uno shaker.

Rebecca aprì cauta la porta del bilocale che fungeva da loro rifugio, accolta dal familiare e rassicurante ronzio di Baby; Desmond era collegato alla macchina, impegnato in una sessione.
« Novità, Shaun?» chiese distrattamente mentre attraversava la stanza per tornare alla sua postazione, ricevendo come risposta uno strascicato "Ummmm-uh". Beh, tipico di Shaun.
Si versò una tazza di caffè dal thermos sulla scrivania e lanciò un'occhiata al display dell'Animus...e li si bloccò.
"Sincronizzazione: 23%"
"Cosa? "
Non aveva mai raggiunto un livello così basso. Desmond era un perfezionista: bastava dargli un paio di bandierine da raccogliere e avrebbe speso 30 minuti saltellando su e giù da una fila di colonne.
« Shaun, hai riscontrato qualche problema con Baby mentre non c'ero?» chiese, mettendosi alla tastiera.
« N-no...» rispose l'inglese, dopo un istante. Le parve di sentirlo ridacchiare alle sue spalle. Questa sì che era una novità.
« ... Shaun?» chiese interrogativa e accennando a voltarsi per guardarlo, prima che qualcosa sullo schermo attirasse la sua attenzione. Concentrata com'era sul livello della sincronizzazione, non aveva badato affatto ad Ezio. Ora che lo guardava meglio, i movimenti dell'antenato gli parvero...bizzarri. Camminava barcollando a destra e a sinistra, allargando ogni tanto le braccia per mantenere l'equilibrio. Un paio di guardie si voltarono lentamente verso l'Assassino.
Sembrava quasi...
" Almeno avrà bevuto vino di qualità."
Uno dei commenti a casaccio dei civili le fecero venire un sospetto, aggravato da un'altra risatina decisamente fuori luogo di Shaun.
Ma non poteva essere....Shaun non era il tipo. Non l'avrebbe mai fatto...ma se aveva letto il rapporto...se era stato tentato....
Si alzò lasciando Ezio al suo destino e si avvicinò al secchio della spazzatura posto contro la parete...trovandolo pieno di bicchierini di carta.
Sospirò e si passò una mano sul viso.
" Lo sapevo che non avrei dovuto portare lo shaker."
Alle sue spalle Baby rilasciò un beep mentre Ezio si accasciava vicino ad un carretto.
"Desincronizzato."

Uh, l'idea sembrava più divertente prima di metterla per iscritto. Sì, ho totalmente letto la pagina di Wikipedia dello shaker anche se viene menzionato due volte. Non si sa mai su cosa ci si può ritrovare a scrivere boiate.
Alle prossime flashfic(che saranno molto più corte di questa)!

   
 
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