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Autore: Mokochan    10/01/2013    1 recensioni
C'erano altre cose che Kiba detestava più del freddo, ovviamente.
La voce acida di una certa tizia, per esempio.
[Kiba e Hanabi - KibaHana? Forse sì. O forse no - io opterei per la prima opzione ♥]
[Questa storia partecipa alla "The One Hundred Prompt Challenge" indetta da BlackIceCrystal sul Forum di EFP]
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Hanabi Hyuuga, Kiba Inuzuka | Coppie: Kiba/Hanabi
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
- Questa storia fa parte della serie 'KibaHana ~ Spiral Static'
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kiiba
Smile?





Kiba si sedette sulla panchina e sbuffò: il calore rilasciato da quel soffio rimase sospeso davanti a lui nel momento stesso in cui il suo respiro andò a mescolarsi all'aria ghiacciata di dicembre, la cui vista gli risultò piuttosto insopportabile.
Faceva dannatamente freddo, quel giorno. Non che fosse molto diverso da quelli precedenti, passati però in casa, al caldo, lontano dalle finestre o dalla porta, da cui entrava sempre uno spiffero che solo a pensarci gli faceva venire i brividi e una voglia matta di mettersi sotto le coperte, dove sapeva di trovare tepore e tranquillità.
Kiba era un tipo estivo. Tutto quel gelo non gli si addiceva.
Gli dava i nervi, non gli trasmetteva nulla di particolare, come la neve che in quei mesi rigidi scendeva dal cielo e finiva col coprire completamente le strade, i parchi e le abitazioni, fastidiosamente silenziosa.
Lui era un tipo rumoroso e quella roba lo irritava a morte.
Eppure era uscito di casa e si era seduto su una delle panchine del parco di fronte al suo liceo, e si era intestardito a fissare l'altalena situata al centro, fra l'erba bassa che spuntava a stento dalla neve caduta quella notte e accanto a uno di quei cavalli di plastica e metallo su cui i bambini salivano e si dondolavano fino allo sfinimento, pensando forse di cavalcare un cavallo vero, di quelli visti soltanto alla televisione.
A Kiba non erano mai piaciuti certi giochi, ma doveva ammettere che da bambino aveva preferito combinar casini che passare il tempo a dondolarsi su affari del genere, noiosi per un tipo come lui.
Rabbrividì, per l'ennesima volta, irritato da tutto quel gelo.
Dio, perché sono venuto qui?
«Pensavo fossi troppo delicato per uscire di casa, Inuzuka.»
L'ennesimo brivido - solo che non era freddo questa volta, no.
Abbassò la testa, sbuffando.
C'erano altre cose che Kiba detestava più del freddo, ovviamente.
La voce acida di una certa tizia, per esempio.
«Non tutti sopportano l'inverno, Hyuuga.»
«Ah, è vero che non tutti sono delicati come te» fu la risposta, accompagnata poco dopo dal rumore della neve schiacciata passo dopo passo da Hanabi Hyuuga, che cominciò ad avvicinarglisi con chissà quale intento per la testa.
Kiba pensò che le donne come lei, armate di silenzio e una buona dose di sarcasmo, sapevano essere oltremodo rumorose, tanto da rendersi irritanti e ben poco accette, e quella sembrava una prerogativa di tutti gli Hyuuga che aveva avuto la sventura di incontrare sul proprio cammino. L'unica persona che sembrava c'entrare poco con tali persone era Hinata, la sorella di Hanabi.
Troppo delicata e gentile per poter essere una 'occhi bianchi'.
Hanabi si sedette accanto a lui e con un movimento fluido accavallò le gambe; Kiba si voltò un po' per scrutarla, notando l'espressione curiosamente felice dipinta sul suo volto.
Non gli capitava spesso di vederla così. Normalmente, tendeva a mostrare un cipiglio irritato, quasi impaziente, che stonava con l'impassibilità che le era tipica, dandole un'aria tutt'altro che delicata e fredda, il cui effetto non poteva certo considerarsi piacevole.
Quella mattina, con tanto di sguardo divertito, Hanabi Hyuuga pareva più frizzante ed energica del solito.
E, a differenza sua, non pativa il freddo.
Sorrideva, persino!
Kiba mosse nervosamente le mani, infilandole poi nelle tasche del giubbotto, sicuro che si sarebbero ghiacciate di lì a qualche minuto - confermandogli ancora una volta che l'inverno e quel suo maledetto freddo facevano spaventosamente schifo.
Sospirò rassegnato, poi guardò dritto davanti a sé, percependo l'inquietante felicità della ragazza che aveva seduta accanto.
E sì che era insolito. Da lei, poi...
«Sei strana.»
Hanabi socchiuse appena gli occhi e lo fissò. «Strana? In che senso?»
«Sorridi» spiegò Kiba, alzando le spalle.
«Quindi? Sarei strana perché sorrido?»
«Già. Di solito vai in giro con le labbra serrate. Apri la bocca solo per contagiare la gente con la tua acidità.»
Hanabi si accigliò - difficile gradire il commento di quel cane. «Questo non significa che io lo sia. Strana, dico. Non lo sono affatto.»
«Beh, detto da una che sette giorni su sette sembra una sottospecie di donna perennemente mestruata è...»
«Per favore, stai zitto. Ho già capito cosa vuoi dire, grazie
Cazzo, faceva davvero troppo freddo.
«Senti, non intendevo strana in senso negativo, Hyuuga. Spiegavo solo che non sei una dal sorriso facile.»
«E chi sarebbe dal sorriso facile, secondo te?»
Kiba rifletté per un secondo, poi girò la testa verso di lei con un mezzo sorrisetto a piegargli le labbra. «Io» latrò.
L'espressione irritata che assunse Hanabi gli fece dimenticare il freddo, le mani ghiacciate, la neve e i giochi stupidi che lo attorniavano - era troppo divertente, non c'era niente da fare.
Era riuscito persino a spegnere il sorriso fintamente dolce con cui era arrivata!
«Sei proprio il solito stronzo» borbottò Hanabi, scattando in piedi; doveva essersi stufata.
Che bello.
«Oh, beh, grazie mille. I tuoi complimenti sono davvero...»
«Kiba, vaffanculo.»
«Sai che stai meglio quando non sorridi?»
Hanabi si voltò, interdetta. «Mi prendi in giro?!»
«Oh, è divertente» rispose l'Inuzuka, piegandosi di lato un secondo dopo per evitare di essere colpito da una grossa palla di neve.
Quando si sollevò, si rese conto che Hanabi era già uscita dal parco, probabilmente diretta alla tenuta della sua famiglia.
Sospirando, Kiba scrollò le spalle e si alzò, stanco di stare lì al freddo senza un motivo ben preciso - oltretutto il suo unico divertimento era andato via prima del previso.
La Hyuuga era fin troppo suscettibile.



{912 parole}

42. Freddo
Partecipa alla The One Hundred Prompt Challenge
indetta da BlackIceCrystal sul Forum di EFP.

Note:
avevo voglia di scrivere su questi due, dato che non lo facevo da tanto e troppo tempo, quindi ecco questa cosetta che mi ha consentito di farli interagire ancora <3 amo Kiba e Hanabi, non c'è niente d fare. Il finale è... non so cosa è, ma è un finale. Uhm, buh! Comunque. So di avere la raccolta KibaHanabi da completare e giuro che ci riuscirò >.< devo solo trovare l'ispirazione necessaria.
Ringrazio valehina per aver dato un'occhiata a questa cosetta <3 Nee, la prossima sarà una KonoHana, dai! XD
Grazie per aver letto =)
Un bacione.

Mokochan


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