Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Lady Alice    30/07/2007    5 recensioni
un tributino alla mia mirtilla malcontenta... 1 altro dei miei infiniti alter ego xD
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Mirtilla’s last day

Adesso basta!

Ho in mente solo queste due parole, mentre mi alzo in piedi furente dal mio banco nell’aula di Trasfigurazione.

"Signorina Prestin, dove crede di andare?"

"Mi... mi scusi professoressa, io..."

"Allora? Su, avanti, cosa mi deve dire?"

"Io..."

Rivolgo uno sguardo verso la classe, senza sorprendermi di vedere tutti i miei compagni ridere di me, delle mie scene mute e delle figuracce che faccio ogni volta con un professore.

"Mirtilla, non posso stare tutto il giorno ad aspettare una tua risposta, ti decidi a parlare o no?"

"Sì... io volevo chiederle il permesso per andare ai servizi..."

"Oh, così va meglio, non ci voleva tanto, hai visto?"

"Ma..."

"Cosa Mirtilla?"

"Ma... adesso io posso andare... in bagno intendo..."

"Ma certo, sei ancora qui?"

"Ah... ok, allora io vado..."

Mi chiudo la porta alle spalle, sentendo le risate di tutti provenire dalla classe.

Quanto tempo è che vanno avanti così?, mi chiedo mentre attraverso i corridoi in direzione del bagno del primo piano. Apro la porta e faccio per entrare in un cubicolo a caso, ma mi blocco nel sentire delle voci che provengono dal primo gabinetto a sinistra:

"... sì, te l’ho detto, non ci sono problemi, tanto quella è talmente stordita!"

"Però... dai, questa è proprio cattiva!"

"Oh, sai quanto me ne frega... insomma, tanto quella manco se ne accorge."

"Va bene, allora ci sto anch’io, sei sicura però che poi non va a cantare dalla McGranitt o da Dippet?"

"Chi, Mirtilla? Ma va, dovresti vederla, ogni volta che parla con un professore va in fissa e non riesce più a parlare!"

"Va beh, se lo dici tu...allora a mezzogiorno in sala da pranzo."

"Sì."

"Aspetta, ripetimi un po’ com’è il piano?"

"Uffa, ma sei tarda! Allora, mettiamo la colla dove di solito si siede lei, poi appena si è seduta la chiamiamo e lei si alza, ma rimane senza la gonna."

"E tutto questo deve avvenire davanti al tipo che le piace, giusto?"

"Esattamente! Geniale, non trovi?"

Entro nel cubicolo chiudendo la porta a chiave, poi scoppio a piangere. Questo è solo l’ultimo di una lunga serie di scherzi, iniziati in prima elementare.

Quando ho ricevuto la convocazione da Hogwarts ero al settimo cielo, pensavo che avrei ricominciato daccapo, lasciandomi tutto alle spalle e che sarei stata piena di amici, ma non è stato così. Dopo un primo periodo hanno incominciato a tirarmi le palline di carta, poi le penne piene d’inchiostro, fino ad arrivare agli scherzi davanti a tutti. Ormai anche i primini mi prendono in giro, e io sento di non potere più andare avanti così.

"Perché sei sempre così triste, Mirtilla?"

Alzo la testa di colpo, riconoscendo la voce.

"Ridde? Cosa ci fai qui nel bagno delle ragazze? L’ennesimo appuntamento al buio con una ragazza?"

"Non esattamente."

"E allora cosa ci fai qui?"

"Sai, è un po’ che te lo volevo chiedere... ma perché non rispondi mai alle loro provocazioni?"

"Non... non ci riesco."

"Oh, su, adesso non fare la vittima..."

Non riesco a frenarmi, spalanco la porta di colpo, decisa a dirgliene quattro, ma appena uscita mi rendo conto che c’è qualcosa che non va.

Tom non è solo; insieme a lui c’è anche un serpente gigantesco, l’ultima cosa che ricordo sono quei grandi occhi gialli, poi non so come mi ritrovo a guardare la scena dall’alto.

Vedo il mio corpo inerte a terra e Tom che si guarda intorno pallido, prima di ordinare al serpente di sparire. Mi siedo un attimo in cima ad un gabinetto, e subito dopo vedo Olive Hornby entrare in bagno. Probabilmente è stata mandata dalla McGranitt per controllare se sto bene.

Sento le sue urla, la vedo piangere e assisto al trambusto che segue: compagni e compagne di classe che urlano e piangono, professori e preside mortalmente pallidi, e di colpo realizzo che sono morta.

Stranamente la cosa non mi dispiace, anzi, questa nuova situazione potrebbe rivelarsi migliore di quanto io pensi: potrei passare le notti a terrorizzare i miei compagni di classe, a fare rimpiangere loro di non avermi trattata bene, ma sarebbe inutile.

Mi basta guardarli così ridotti per esser certa che il mio ricordo e il rimorso per la mia morte li accompagneranno per tutto il resto della loro vita.

Mi lascio trasportare in alto, dicendomi che oggi inizia la mia nuova, eterna vita, e che forse la vita in un bagno può rivelarsi più interessante di quello che sembra.

 

  
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Lady Alice