Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |       
Autore: F15    10/01/2013    4 recensioni
Vedi le parole sono, quella strana cosa, che sembrano sempre troppo poche, troppo piccole per descrivere ciò che vuoi dire e quando invece sono troppe, sembrano cancellare il vero significato di ciò che vogliono dire.
Prendi la parola Amore, per esempio, sono cinque lettere che descrivono l'intero mondo, ogni minima interazione è basato su questa piccola parola, vedi descrive il MIO mondo, descrive te.
-> Tratto dal 2°capitolo
«Ed è tutto qua. » concludo sorridendo
«Cosa è tutto qua?» mi guarda perplesso.
«La mia storia, chi sono» dico abbassando lo sguardo «Non c’è nient’altro. Nessuna tragica avventura o storia d’amore» Mi alzo e calcio le onde sulla spiaggia, il mare è calmo ‘piatto come la mia vita’ penso.
«E c’è davvero solo quello? »
Lo guardo interrogativa:«Che cosa ci dovrebbe essere oltre all’amore?»
«Le sue varie forme»
«Sei troppo saggio ragazzo, per i miei gusti» lui mi sorride, mi guarda e per la prima volta in vita mia mi sento importante, sento che c’è qualcosa che non posso perdere. «E tu ragazza, sei molto più di di tutto questo, devi solo crederlo».
NOTE:è la mia prima FF siate buonanimi spero che vi affezionerete a loro quanto me! :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Liam Payne, Niall Horan
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic

Prologo - Fifteen

'Di nuovo in ritardo' penso spegnendo la sveglia sul comodino, ma il letto è caldo e la mia voglia di andare a scuola molto poca, sento dei passi salire le scale e due minuti dopo sono vestita e pronta afferro la porta e faccio per uscire nell'esatto momento in cui mia madre mi compare davanti.
«E' tardi» le dico con il suo solito tono e dandole un bacio sulla guancia mi precipito in cucina dove, come tutte le mattine, c'è il mio caffè pronto da portare via.
Arrivo a scuola quando la campanella ormai è già suonata corro per i corridoi con i libri recuperati all'ultimo dall'armadietto, svolto l'angolo che mi porterebbe in classe se non fosse che qualcuno mi blocca la strada e gli vado prontamente a finire addosso ed il caffè che avrei dovuto bere si rovescia sulle nostre maglie.
«Oddio! scusami... » borbotto cercando un modo qualunque per poter rimediare al danno 'Non ti avevo visto io... »
Lui si mette a ridere 'Questo è poco ma sicuro»
Tiro fuori un fazzoletto e cerco di rimediare al danno senza riuscirci.
«Non credo serva a molto» dice lui indicando il fazzoletto.
«Già, scusa» rispondo abbassandolo.
Poi i nostri occhi si incontrano per la prima volta è più alto di me di qualche centimetro e ha una pettinata strana, che mi farebbe ridere se non fossi completamente persa dei suoi occhi, del suo sorriso, della sua voce e... di lui.
«Ehm senti forse è meglio che vada in bagno a pulirmi questa» dice indicando la camicia a quadri, ma io non posso e soprattutto non voglio lasciarlo andare.
«Vengo con te... è il minimo che posso fare» sorrido probabilmente della mia stupida scusa e insieme andiamo verso la toilette.  

«Non è servito granché» dice uscendo dal bagno nello stesso momento in cui esco anch'io.
«Cavoli mi dispiace! » non so cosa dire né cosa fare.
«Allora, innanzitutto smettila di scusarti e poi mi hai dato un'ottima scusa per non entrare in classe oggi! »
«Test...? »
«Di Matematica» alza le spalle come scusa «Forse è meglio che vada a casa a cambiarmi e siccome non ti posso lasciare in quelle condizioni vieni con me! »
Tiro un sospiro, provo ad obbiettare ma non faccio in tempo perché lui mi tira per la manica e incomincia a correre. Io rido felice e corro con lui.


Poco dopo lo fermo, mi manca il respiro « Dove lo trovi tutto quel fiato?! » lui ride poi si volta verso di me «a proposito, piacere sono Liam»
«Mel» dico presentandomi a mia volta.

 «Tranquilla, entra non c'è nessuno» Varco la porta e lo seguo fino alla soglia di camera sua e lo osservo mentre lui cerca qualcosa da mettersi nell'armadio.
«Tieni» dice lanciandomi una felpa della Jack Wills verde acqua «puoi cambiarti qui io vado in bagno».
«Okey, grazie»
Mi siedo sul letto e cambio la felpa, non riesco a non notare il suo profumo ne è impregnata non solo la maglia, ma l'intera stanza.
«Fatto! » dice rientrando. Si butta sul letto anche lui e poi entrambi scoppiano a ridere senza un motivo preciso, mentre le chiacchere si susseguono l'une alle altre.
--------------------------------------------------------------------
Perché quando hai quindici anni ci credi nell'impossibile.

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: F15