Anime & Manga > Mahō shōjo Lyrical Nanoha
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Autore: Black Lightning    10/01/2013    4 recensioni
Dopo una lunga nottata, Nanoha si ritrova con un gran mal di testa e un corpo caldo accanto a lei, così ripercorre gli eventi di quella notte.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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A/N: Salve a tutti gente! Sarò breve, questa è la mia primi fan-fiction.  La storia si svolge dopo la terza serie, quindi le protagoniste anno all'incirca 20-21 anni (tanto per dare un'idea).
Spero d'aver scritto correttamente e le critiche, sia positive che negative, son ben apprezzate. Voglio migliore la mia scrittura!
Detto questo, buona lettura.

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Irraggiungibile

by
Black Lightning
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Il fastidioso rumore della sveglia la costrinse a far ritorno nella realtà  per metterla a tacere.

Gettando la mano sul comodino accanto al letto, si mise alla ricerca della fonte del fastidioso suono che continuava ad aggravare il suo mal di testa.

Dopo svariati tentativi, finalmente, riuscì nel suo intento  e tornò ad accucciarsi nel corpo caldo accanto al suo.

‘Hmm. . . Così comodo . . ‘

D’improvviso i ricordi della scorsa notte le tornarono alla mente.

Le bevute al bar vicino all’ HQ (Head Quarters/Quartier Generale) della TSAB, per festeggiare la fine dell’insegnamento alle nuove reclute, con gli altri istruttori. ‘Quanto ho bevuto per aver questo mal di tesa? Di solito riconosco il mio limite . . .’

Una donna dai corti capelli color cioccolato che entra nel bar e le va incontro. ‘Hayate . . . ora mi spiego il bicchiere sempre pieno *Sigh* Mi ha preso in giro tutta la notte con le sue battute su me e Fate-chan. . .Stupida Hayate’

Il tranquillo viaggio di ritorno a casa con Hayate, dove il paesaggio fuori dal finestrino si confondeva sotto i suoi occhi.

E poi . . .

Flash Back

La porta si aprì con uno scatto e, dopo averla chiusa dietro di se, accese le luci dell’entrata per togliersi le scarpe.

Quello che non aveva previsto era il giramento di testa che la costrinse a sdraiarsi sul pavimento dell’ingresso incapace di alzarsi.

"*Sospiro* Non sarebbe male dormire qui, se solo avessi un cuscino . . ." si lamentò.

"Hum . . .se vuoi posso portartelo, anche se ero venuta fin qui per portarti a letto."

Conosceva bene quella morbida voce, ma dovette dare uno sguardo alla bionda in piedi accanto alla sua testa per assicurarsi che non fosse un brutto scherzo giocatole
dalla sua mente "Fate-chan!!!" gridò entusiasta allungando le braccia nel silenzioso desiderio di un abbraccio.

Conoscendo ciò che l’amica voleva, Fate si inginocchiò accanto a Nanoha che strinse subito le braccia intorno alle spalle della ragazza più alta.

"Fate-chan~ Quando sei tornata?" strofinò la testa nell’incavo del collo dell’ enforcer provocandone una lieve risata.

"Poche ore fa. Volevo farti una sorpresa ma, a quanto pare, non ci sono riuscita." mise una mano sul fianco della bruna e l’altra la fece passare sotto le sue ginocchia e, dopo averla issata, fece il suo percorso verso la camera da letto.

L’istruttrice trovò la posizione più che comoda in quanto la sua testa giaceva sul seno della bionda. Si strinse più vicina all’amica catturandone l’odore familiare che le era mancato così tanto.

“Fate-chan ha un buon odore ~” affermò chiudendo gli occhi.

“Tu, invece, puzzi d’alcool, ma a quest’ora una doccia è fuori discussione. C’era Hayate con te?” conosceva bene la bruna e sapeva che non avrebbe mai alzato il gomito.

"No!" la sua risposta fu veloce. Troppo veloce. E alzando lo sguardo incrociò le sfere rubino a cui non poteva mentire. "Si ." ammise a voce bassa.

Fate sospirò posandola sul letto. "Ora capisco perché sei in queste condizioni. A quanto pare il Comandante Yagami riesce a far bere chiunque." un leggero sorriso abbellì le sue labbra e il cuore della bruna iniziò a battere più forte.

"Fate-chan . . " iniziò con fiducia ricordando i discorsi che aveva fatto con la sua amica dai capelli castani in tutti quegli anni ‘Devo dirglielo’

"Hmm?" la bionda, che ora si trovava alla sua altezza aiutandola a spogliarsi, le fece sapere che aveva la sua attenzione.
Ma quando le sue dita entrarono in contatto con la pelle spoglia di Nanoha, l’ambiente divenne più caldo.

"Ecco . . . io. . ." e la fiducia che possedeva poco prima, scomparve.

Rimasero entrambe in silenzio mente Fate l’aiutò a mettere su  la camicia da notte.

"Ecco fatto." sentenziò. "Ora a nanna. Vivio ci aspetta al parco con mia madre, Amy e i gemelli, domattina."

Con entrambe sotto le coperte, l’enforcer avvolse un braccio intorno alla vita della ragazza accanto a lei portandola più vicina.
Un’abitudine che aveva preso da bambina e che mai era andata via.

Non ne conosceva il motivo, ma quella notte sentire i seni della sua amica premuti contro la sua schiena le dava disaggio e poté sentire il calore invaderle il volto.

Per vari minuti rimase nella stessa posizione senza riuscire a prendere sonno.
L’unica cosa che sentì chiaramente era il corpo della persona accanto a lei.

Decise di voltarsi in modo da poter vedere il volto dormiente della persona che segretamente amava.

Impresso nella sua mente vi era ogni piccolo tratto di quella persona, eppure ogni immagine nei suoi ricordi non le rendeva giustizia; soprattutto quando le lune di Mid-Childala accarezzavano con la loro fioca luce.

Sei irraggiungibile, Fate-chan. Proprio come le lune . . . ‘

Più e più volte trascinò i suo occhi su e giù per il volto di Fate con occhi sognanti.

A riportarla alla realtà fu proprio la bionda accanto a lei che la guardava con occhi preoccupati accarezzandole la guancia.

"Nanoha," la bruna portò la propria mano sopra quella dell’amica per portarla più vicino e goderne il calore. Le piaceva quando Fate chiamava il suo nome. Ogni volta che lo pronunciava rompeva le sue barriere e il suo cuore batteva sempre più forte. E quelle labbra, quelle labbra sottili e carnose le chiedevano una sola cosa. Sentì la bocca asciutta. "non ti sen-"

Prima che Fate potesse finire la frase e prima che Nanoha si rendesse conto delle proprie azioni, il divario tra le loro labbra fu chiuso.

Una nuova sensazione pervase i corpi delle due. Se avrebbero potuta descriverla sarebbe stata una calda scossa elettrica.

Purtroppo entrambe avevano un bisogno che non riuscirono ad ignorare a lungo. L’aria stava divenendo un problema e, a malincuore, furono costrette a separarsi.

Che diavolo ho fatto??? Come . . . Cosa le dico ora?’

A pochi centimetri di distanza riaprì lentamente gli occhi, prima uno poi l'altro, con la pura di trovare la bionda arrabbiata , ma nei suoi occhi non vie era rabbia ma stupore e . . .  qualcosa che non aveva mai visto prima ‘Potrebbe essere . . . ‘

Con nuovo coraggio ritrovato si avvicinò al volto dell’amica, vagando dai suoi occhi alle sue labbra. A pochi centimetri da queste decise di sfiorarne il labbro inferiore con la propria lingua, elemosinando l’ingresso che ben presto le fu concesso.

Le loro lingue si scontrarono, fuori e dentro le bocche, lottando per il dominio.

Sentendo il colore del proprio corpo in aumento e non riuscendo a più a controllare le proprie azioni, l’istruttrice sedette sulla vita dell’enforcer.

Le mani vagarono su e giù per il corpo che stavo di fronte ad ognuna, capendo ben presto che gli indumenti erano d’intralcio per il loro scopo.

Senza più nulla ad ostacolarla, gentili baci furono messi su ogni parte del corpo della bionda facendola sentire così . . . dannatamente bene.

La stanza fu presto riempita di gemiti e odore di sudore.

"Na. . .no. . .ha. . ." il nome fu chiamato molte volte mentre raggiunse il piacere estremo.

Più volte l’istruttrice ripeté le sue azioni ignorando il formicolio tra le sue gambe. Aveva timore che, se si fosse fermata, avrebbe scoperto che tutto ciò che era successo fino a quel momento era soltanto un bellissimo sogno e che potesse finire.

Voleva dar via tutte le sue energie per occuparsi della ragazza sotto di lei, non conoscendo se mai ci fosse stata una seconda volta. Voleva far sentire al meglio la persona che amava.

Lei avrebbe aspettato.

Non seppe per quanto tempo andò avanti, ma si fermò solo quando la sua partner era esausta e poco dopo averla chiamata su per un abbraccio si addormentò tra le sue braccia.

‘Anche così sei bellissima’"Ti amo, Fate-chan" mise un ultimo bacio sulla tempia della ragazza sotto di lei per poi usare il morbido seno della bionda come cuscino e
farsi trasportare da Morfeo.

Fine Flash Back

Fece vagare le sue mani, questa volta sperando che tutto fosse stato solo un bellissimo sogno, ma quando l’altro corpo si mosse portandola più vicino al suo seno nudo si maledisse.

‘Takamachi Nanoha sei una vera idiota! Cosa succede se Fate-chan decide di allontanarsi? Sai che non te lo dirà direttamente, è troppo gentile per farlo ma. . . se ti trova “strana” o “disgustosa”? Sai bene che non puoi stare senza di lei!’

Un leggero sbadiglio l’avverti che la sua amica era sveglia.

"Giorno Nanoha" salutò la ragazza sopra di lei stropicciandosi gli occhi per portar via il sonno residuo.

"B-Buon . . .giorno, F-Fate-chan" ‘Ora che fai? Ti metti pure a balbettare? Sei proprio un’idiota!’

"Nanoha, qualcosa non va?" prese a coppa il viso della bruna, costringendola a guardarla negli occhi.

"No! . . .cioè si! . . . Ecco . . .voglio dire . . ." alla fine decise solo di nascondere il suo viso arrossato tra i seni di Fate. Non che questo l’aiutasse.

Fate rimase alcuni secondi in silenzio, ridendo alla carineria della sua amica/amante, pensando cosa potesse dire.

"Ecco . . . ricordi come siamo finite così?" chiese con notevole imbarazzo nella voce. Temeva di dover spiegare il tutto, il che sarebbe stato molto, moto imbarazzante.

L’unica risposta fu un leggero segno d’affermazione con la testa.

Fate ritrovò fiducia e con un rossore persistente sul viso disse "Bene, perché . . ." e con una mossa fulminea portò la bruna con le spalle contro il morbido materasso del letto in modo da poter star sopra e guardare gli occhi zaffiro " . . .ho intenzione di prendermi la mia vendetta"affermò, finendo con una seducente leccata delle labbra che fece maggiormente arrossire la sua preda.

"M-ma. . . Vi-Vivio ci aspetta. . . al parco"deglutì.

"Non ti preoccupare per lei. Mia madre muore dalla voglia di viziarla.>> " lo sguardo nei suoi occhi non piacque per nulla a Nanoha, ma non poté fa altro che trovarlo
caldo.

La predatrice fece lentamente la sua discesa sulle labbra della sua preda, catturandone il labbro superiore.
Un leggero gemito sfuggi dalla bocca di Nanoha mentre il suo labbro veniva rilasciato.

Ancor più lentamente di prima, la bionda si avvicinò all’orecchio della bruna.

Sentì il suo respiro aumentare e poi la voce rauca di Fate. "Credo d’aver aspettato troppo . . . per paura, ma . . . anch’io ti amo, Nanoha."

L’enforce prese il lobo dell’orecchio tra i suoi denti per poi trascinare dolci baci lungo la mascella e sul collo dell’istruttrice.

Gli occhi di Nanoha si spalancarono nell’udire quelle parole che tanto desidera sentire.
‘Allora eri ancora sveglia’pensò felicemente avvolgendo le braccia intorno alla schiena della sua amata mentre godeva di ogni singolo trattamento.

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A/N: Spero vi sia piaciuto ^_^
Alla prossima~ ~ B.L.

   
 
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