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Autore: EvansLove    30/07/2007    10 recensioni
Il giorno in cui nacquer Harry, la fretta, l'emozione, anche da parte di un insensibile come Sirius Black... :)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era parecchio tempo che volevo cimentarmi con una fic. sul giorno in cui nacque Harry...

Mesi fa avevo fatto un'altro tentativo, ma non mi era piaciuto poichè, forse, un pò più malinconico...

Inutile dire che EFP mi ha aiutato nell'avere le giuste ispirazioni, e naturalmente tutti voi che mi sostenete sempre!!

Dedico questa fic a Yle, che sta dimostrando un vero attaccamento alle mie fic!!

Grazie di tutto Yle, e spero che questa ff ti piaccia!!

"James?"

La voce leggermente preoccupata di Lily, raggiunse James Potter in cucina, mentre, con un simpatico grembiule a fiori, si stava dando da fare per lavare i piatti come da pochi mesi a quel giorno.

Il moro si girò preoccupato

"Lily, che ci fai qua? Mi pare di averti detto che non ti devi muovere..." e corse a fare d'appoggio alla moglie il cui pancione aveva raggiunto ormai il nono mese.

Lily era pallida e sembrava sul punto di svenire. Guardò per un attimo James, come a fargli capire la situazione, e poi si accasciò leggermente sulle sue braccia.

"Oh, maledizione!" disse quest'ultimo, poggiando delicatamente sua moglie su una seggiola, e poi cercando di calmarsi e di non farsi prendere dal panico.

"Ok. Ok. Bè... in fondo sta solo per nascere mio figlio, no?? Quindi, niente panico!" Lily annuì sorridente con la poca forza che aveva. Si sentiva così... stanca. Le prime contrazioni le aveva avute quel pomeriggio, ma non aveva avvertito James per non farlo preoccupare.

E non urlare l'aveva stancata più di quanto avrebbe dovuto esserlo.

"Devi fare la borsa, James!" disse. James annuì, sorridendo dolcemente e accarezzandole una mano

"Adesso torno, ok??" Lily annuì e lo lasciò andare.

Mentre sentiva James correre agitato per tutta la casa, non potè fare a meno di sorridere e guardarsi attorno. Quella casa era completamente loro, l'avevano arredata insieme. Ogni oggetto rifletteva tutto il loro amore, persino i fornelli.

Come sembravano lontani gli anni a Hogwarts, quando lui la pregava di uscire insieme e lei invece gli urlava contro di smetterla.

Adesso stavano per affrontare una tappa importante nella loro vita insieme.

Stava nascendo loro figlio.

James sarebbe stato ancora così infantile e maldestro mentre avrebbe dato il biberon al piccolo Harry?

O forse vedere quel piccolo frugoletto fra le mani lo avrebbe fatto crescere?

"Ho fatto la borsa tesoro!" disse James, leggermente spaventato, dato che entrò nello stesso momento in cui Lily urlò per una contrazione. Le si parò davanti in un micro secondo, ma prima che potesse consolarla, il viso di Lily si era rilassato.

"Bravo, James, bravo!" disse lei.

"Dai, Lily, sbrighiamoci che..." disse James, ritrovando di nuovo il timbro da Malandrino.

Pop.

Nella cucina si materializzò Sirius.

"Hi, tesori, come state?" disse, naturalmente senza aver prima dato un'occhiata in giro, e si era messo tranquillamente seduto mettendo i piedi sul tavolo, fischiettando.

Lily e James lo guardavano immobili.

"Q-qualcosa non va?" disse poi Sirius bloccandosi.

"Ok, ho capito!" disse togliendo i piedi dal tavolo "Non lo faccio più!"

Ancora silenzio.

Evidentemente, James credeva che il suo migliore amico fosse diventato improvvisamente un decelebrato, invece Lily pensava che a Sirius facessero male troppe riunioni dell'Ordine.

"Bè, ma non mi sembra il caso di prendersela così per.."

Guardando la faccia con un'espressione enigmatica di Sirius, e poi il viso arrabbiato di James, Lily non potè fare a meno di scoppiare a ridere.

Ma poi, una contrazione, la interruppe. E Sirius parve capire tutto.

"Non dirmi che..." disse indicando la rossa.

"Mio figlio sta nascendo! Esatto, pezzo di idiota!" rispose James, ficcando in braccio all'amico la borsa per l'ospedale e prendendo Lily in bracccio.

"Ehi, aspetta un attimo... " disse Sirius con in mano una mega borsa blu e tenendola con aria vivamente scettica.

"Cosa c'è?" disse irritato e nervoso James.

"Bè, era Moony quello che doveva occuparsi di queste cose, no??"

James si fermò.

Poi gli urlò incontro

"Vedi Moony in giro da qualche parte, stramaledetto Padfoot?? Cosa devo fare, dire a mio figlio 'No, aspetta a nascere che lo zio Sirius non è abbastanza coraggioso da vedere che a tua mamma si rompono le acque'?? Eh, Pad, dovrei dire questo a mio figlio??"

Per un momento parve che Sirius stesse prendendo in seria considerazione l'idea di James, ma poi, riguardando il suo amico in faccia, capì che non era il caso.

"Ok!" sospirò alla fine.

"Immagino che mi toccherà..." poi, finalmente il suo cervello fece due più due

"Assistere alla nascita del mio figlioccio, wow!"

James si trattenne dal darsi una mano sulla fronte, giusto perchè aveva Lily in braccio, che tra parentesi, rideva come una matta.

In meno di un secondo, si materializzarono al San Mungo.

"LARGO, LARGO! MIA MOGLIE STA PARTORENDO!"

Una strega gli venne incontro.

"Non urli, per favore!" disse a James in tono severo.
"Ma mio figlio sta nascendo!"
"E quel signore sta per morire per un morso di lupo mannaro!" disse sempre la strega, indicando un signore anziano su una barella.

"Ma quello ha fatto il suo tempo!" ribattè James.

Lily alzò gli occhi al cielo. Quanto doveva ancora imbarazzarla??

"Mio figlio non arriverà a quell'età se non.."

"Si sono già rotte le acque??" disse la strega alzando un sopracciglio.

"Bè, no.." rispose James "Ma..."

La strega lo interruppe con un gesto della mano, poi sorrise affabile.

"Si sieda lì, intanto la metto fra le emergenze!" Sbuffando, James si mise seduto sulle sedie di plastica dell'ospedale e ci fece sedere anche Lily.

"Ma dai, è una vergogna, così trattano i migliori Auror del paese??" Lily sorrise.

Non c'era niente da fare, James non riusciva ad essere serio nemmeno in quel frangente.

"Tu che ne pensi, Padf.. Padfoot?" disse guardandosi intorno.

"Fedifrago, mi ha lasciato da solo!! E aveva pure la borsa!! Ma io quando lo vedo lo ammazz..." lo stesso Pop che aveva riecheggiato nella cucina dei Potter dieci minuti prima, riecheggiò in quel momento nella Sala d'aspetto del San Mungo.

"Ma grazie eh!" disse Sirius avvicinandosi a James e porgendogli la borsa.

"Davvero mi credevi capace di una cosa simile??" James, per tutta risposta, sbuffò e si prese la borsa. Assieme a Sirius, si era materializzato Remus, che si sedette vicino a Lily.

"Quando pensavi di avvertirmi, James, quando tuo figlio si sarebbe laureato?" disse Remus verso James, e poi si volse verso Lily.

"Come va?" disse, accarezzandole il viso. Lei sorrise.

"Pensavo peggio!" Remus sorrise

"Anche io mi aspettavo una catastrofe di proporzioni mondiali, da come Sirius ha bussato alla mia porta! Invece sta nascendo mio nipote!! Mi sento quasi vecchio!" e poi strinse le mani alla rossa che non riusciva proprio a fare a meno di sorridere.

Remus sì che la tranquillizzava, con la sua aria sorridente ed emozionata, neanche fosse stato lui il padre....

"Potter!" chiamò dopo un pò una strega tranquillamente, e James si sbracciò

"Io, sono io!" la strega si avvicinò.

"Seguitemi, vi mostrerò la camera che vi abbiamo dato!" Lily annuì e cercò di alzarsi da sola, ma Remus la fece appoggiare su di lui.

"Lo sai, Moony, che potrei diventare geloso?" disse Sirius da dietro.

Remus alzò gli occhi al cielo.

"Chissà com'è, ma anche io!" disse James, guardando in tralice l'amico che teneva Lily per i fianchi.

Ora anche Lily alzò gli occhi al cielo. Poi lei e Remus si guardarono.

"Non cresceranno mai!" dissero all'unisono.


Salirono fino al reparto maternità, e Lily si poggiò sul lettino, molto più rilassata di quel pomeriggio.

James prese il posto di Remus, mettendocisi vicino.

"Come va amore?" disse James affettuoso.

"Tutto bene, stai tranquillo!" rispose lei, con altrettanto amore.

"Bleeaaah.... troppa sdolcinatezza, Moony, non ti pare?" disse Sirius mettendo un braccio attorno alle spalle del suo ragazzo. Remus lo scansò "Non in pubblico, Sirius!" disse sbuffando, ma altrettanto fece Sirius.

"Io proprio non ti capisco! Che vuoi che possano fare??" Facendo finta di niente, Remus si rimise seduto sul letto di Lily, che sorrideva mite "Dai, Remus, non te la prendere, lo sai che non è cresciuto da Hogwarts... come qualcun altro"

"Infatti!" rispose il biondino.

"Mbè?" risposero in coro i due offesi.

"Sai, Lily, che è grazie al sottoscritto che avrai un pupetto fra le braccia??" disse James, prima di beccarsi un'occhiata inceneritrice da sua moglie. "Bè, anche grazie a me, ma non è questo il punto!" tutta la compagnia scoppiò in risate.

L'orologio a muro segnava le dieci.

"Ragazzi... sarò padre!" finalmente James riusciva ad aprire gli occhi e realizzare che stava diventando padre e che da quel momento doveva dire addio ai cazzeggiamenti, che aveva delle responsabilità, e che... aveva contribuito a creare una vita.

Quell'ultimo pensiero ebbe la vera realizzazione in quel momento, alle ventidue e zeroquattro del trentuno luglio 1980.

Sorrise pensando a varie scene che si sarebbero realizzate di lì a poco molto probabilmente.

Alla prima parola di suo figlio, a stringerlo fra le braccia e a dargli il biberon. E tutto questo sempre al fianco di Lily.

"Ramoso, cos'è, sei scioccato dal fatto che adesso sei diventato vecchio?" Sirius gli si era seduto vicino.

"Anche. Comunque, se qualche sera ti manco davvero tanto per inciuccarci..."
"Non se ne parla neanche!" lo interruppe la voce severa di Lily. James alzò gli occhi al cielo.

"Ma sente proprio tutto, eh?" commentò Sirius sorridendo.

"Sai, è una donna, ha il sesto senso.." disse scarsamente convinto James, abbandonandosi sulla sedia.

"Ah già, io sono abituato al lupo di Cappuccetto Rosso..." aggiunse divertito Sirius.

"Sir!" lo rimproverò Remus, al quale, Sirius, per niente imbarazzato, ma divertito, mandò un bacio.

Il biondo alzò gli occhi al cielo e poi li rituffò su Lily, accarezzandole la testa.

"Come va quasi-mamma??" Lily rise

"Tutto bene, Rem! Ho un pò paura, ma... se voi mi sarete accanto sono sicura che ce la farò!" e strinse la mano del suo migliore amico.

"Bè, come lo chiamerete?" si alzò forte e chiara la voce di Sirius.

"Non lo so!" disse James. "Te come lo chiameresti, amore?" disse poi, rivolgendosi a Lily.

Lei ci pensò su. Stranamente non c'aveva mai pensato. Sin da quando era bambina voleva per suo figlio un nome speciale, un nome che tutti avrebbero ricordato perchè infondeva sicurezza, ma a pensarci bene, suo figlio era sicuramente speciale, e non gli serviva un nome per esserlo. Poi, tutti i nomi speciali erano così buffi....

"Posso suggerire Sirius?" disse il più bello dei Malandrini, facendo finta di niente e allisciandosi il codino. Lily sorrise

"No!" disse con semplicità. Sirius la guardò offesa.
"Rem!" disse "Diglielo anche tu che è il mio figlioccio!" Remus scosse la testa.
"Lily ha ragione, è figlio suo..."
"E chissà di chi altro!" James tirò su la testa spaventato "Cosa?" Sirius gli diede una pacca sulle spalle con l'aria di chi la sapeva lunga.

"Niente James, niente!" Lily sbuffò "Sempre uguali voi due! Guarda, a questo punto mi sarebbe piaciuto averlo fatto con Remus, questo figlio!"

Sirius spalancò gli occhi in un'espressione buffa, e disse soltanto

"Mi hai tradito!" tutta la compagnia scoppiò in fragorose risate. Ma quella di Lily venne interrotta dalle doglie.

"Oddio, ragazzi, mi si sono rotte le acque!" disse in tono semoplicemente sorpreso

"Vado a chiamare qualcuno!" disse Remus e sparì.

James si mise immediatamente al fianco di Lily a stringerle la mano e Sirius sembrava impazzito, si muoveva per la stanza tormentandosi le mani.

"Ho paura James!" disse Lily mentre alcuni Medimaghi la mettevano sulla barella per portarla in sala parto.

"Tranquilla, tesoro!" disse il moro e la lasciò andare... la vide andare verso il luogo in cui sarebbe nato suo figlio... suo figlio!

Un momento

"Hey, aspettate, voglio venire anche io!" disse sbracciandosi e raggiungendo la barella della moglie.

Dentro la stanza, Remus scosse il capo "Non crescerà mai!" Sirius gli volse uno sguardo perplesso "Perchè?? Io avrei fatto lo stesso!" a quel punto, il licantropo scosse il capo e si mise seduto.

Un'ora e mezza dopo quel momento, tutti erano di nuovo nella stessa stanza ad osservare il pupetto, che per il momento era in braccio alla mamma.

Lily aveva il viso illuminato di una nuova luce mentre teneva il bambino sulle gambe piegate e teneva le sue mani contro quelle di lui. Sembrava veramente che fosse in paradiso, mentre il sorriso la invadeva.

"Ciao piccolino! Sono tua mamma, io, lo sai??" il piccolo, con gli occhi verdi come quelli della mamma, sorrise guardando Lily negli occhi. Il suo sorriso era così uguale a quello di James...

Il vero James, affianco a Lily, contemplava anche lui suo figlio, non credendo a tutta quella fortuna. Chi l'avrebbe mai detto, solo due anni fa, che Lily sarebbe stata al suo fianco e gli avrebbe regalato la cosa più bella che la natura poteva offrire loro??

"Guarda che bello che è..." disse ad un certo punto, non trattenendosi più.

Lily lo guardò "Vuoi prenderlo in braccio?" disse la donna, fissando suo marito sorridente

"Oh no, Lily, io non sono come voi donne, non sono predisposto a una cosa del genere, io... lo farei cadere, gli farei del male..."
Lily sbuffò e, preso in braccio il piccolo, lo posizionò fra le braccia del padre

"E non fare così, James, è tuo figlio, non riusciresti a fargli del male nemmeno se ti ci mettesti con tutta quella tua testaccia da Malandrino!" il moro accolse con le braccia tremanti suo figlio in braccio, preoccupato.

Ma poi, appena lo strinse al petto, si accorse di quanto erano vere le parole di Lily. Guardando quel tenero frugoletto, pensò che non sarebbe mai riuscito a fargli del male, e che quello era parte di lui.

Era mai possibile che solo cinque minuti di piacere potessero portare a una felicità come quella?

Era come fosse stato.. troppo facile.

Poi il piccolo sorrise anche a lui. E allora, qualcosa di molto simile ad una lacrima di commozione, cadde sulla sua guancia.

Inutile dire che Remus e Sirius tornarono in quel preciso istante (erano usciti per prendere una boccetta d'acqua, e poi anche perchè ci doveva essere la prima poppata e volevano mantenere la privacy a Lily).

"Ohohhoho... Prongs si commuove!" disse Sirius appena entrato.

"Senti chi parla! Quello che appena a un millimetro da questa stanza si chiedeva se il suo figlioccio gli fosse stato somigliante..." disse Remus, tuttavia senza far imbarazzare Sirius, che, camminando pomposo come se stesse andando a stringere la mano al papa, marciò verso il suo migliore amico e il figlio di quello.

"Io però ho ancora il sospetto che te e Lily sappiate qualcosa che io non so!" disse James indicando Sirius con il mento.

"Sì, sì... ora però stai zitto, che voglio godermi tuo figlio, in fondo ne ho il diritto, no?" disse Sirius, allugando le braccia verso il piccolo, che James scostava.

"No, non sei mica tu il padre!"

"Smettetela!" disse spazientita Lily "E tu, James, dai il piccolo a Sirius!"
"Uff, va bene!" disse James, porgendo delicatamente il bambino in braccio a Sirius.

"Ma insomma, come lo chiamerete??" disse Remus, di nuovo seduto vicino Lily.

"Harry!" disse Lily all'improvviso. Ci stava riflettendo da quando James aveva preso il bambino in braccio. Harry era uno di quei nomi normali, forse anche un pò estinto, che però suonava così bene con il suo cognome...

Harry Potter.

Era perfetto.

"Visto che per tutto questo tempo mi hai fatto credere che è figlio mio," Lily scosse la testa alle parole di James " voglio un riconoscimento! Si chiamerà Harry James Potter!"

La rossa sbuffò, ma annuì "D'accordo James..."

Intanto, Remus, lo aveva preso in braccio "Allora, benvenuto, Harry James Potter! Non sei già contento della tua famiglia??" disse dolce il biondino.

"No, era più felice in braccio a me, lupo cattivo!" disse Sirius facendo una linguaccia al suo compagno che scosse la testa e ripassò il bambino alla mamma.

"Il suo posto è questo!" disse Remus poggiando il piccolo Harry come se fosse stato qualcosa di immensamente fragile.

"Grazie Remus!" disse quest'ultima fissando il suo piccolo capolavoro personale.

"Ti amo James!" disse improvvisamente. E suo marito le venne a baciare la testa

"Ti amo anche io, Lily!" disse l'uomo, e gli sposi si baciarono.

"Oh, ma che cariniiii.... non ti sembrano perfetti, Moon...Moony, che stai facendo, perchè mi trascini??"

Remus stava semplicemente portando via Sirius dalla stanza, per dare un pò di privacy ai neo-genitori.

"Ma tu non sai proprio capire quando non è il momento, eh??"

"Ma...ma.." Sirius fissava la porta che adesso era chiusa.

"Lì dentro c'è anche il mio figlioccio!" Remus alzò gli occhi al cielo. Non sarebbe cambiato mai

"E quindi... da adesso saremo genitori!" concluse Lily senza smettere di guardare Harry.

"Eh già... il mestiere più facile del mondo, eh?" sorrise James, anche lui con lo sguardo puntato su quella meraviglia.

"Ci pensi che bello, quando dirà la prima parola, quando capirà per la prima volta che cucini con un grembiule a fiori..."
James guardò Lily interrogativo "E questo cosa c'entra??" disse. Lily rise

"Pensi che non porterà nessuna conseguenza nella sua crescita??" a quel punto James mise il broncio e tolse il bambino dalle braccia della madre. "E allora lo abituo fin da subito al papà..."
"No, James, ridammelo..." disse ridendo la rossa.

Sembrava che quel pomeriggio non avesse dovuto finire mai.

  
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