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Autore: lavfiveguysoned    10/01/2013    1 recensioni
è una grande e bellissima storia tra due migliori amici che... leggetela e vedrete come andrà a finire, è bellissima ve lo assicuro!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao mi chiamo Giulia, ho 18 anni e abito a Wolverhampton,cittadina dell'Inghilterra.

Sono una ragazza semplice ma un po' pazza, preferisco vivere nel mio mondo, per questo mi faccio chiamare Faith e sogno ad occhi aperti.

Amo viaggiare, amo scoprire posti nuovi, che non ha mai visto nessuno e portarci le persone più care.

Amo mangiare è il mio passatempo preferito, adoro la pizza, la cioccolata e bevo molta coca cola.

Frequento un liceo musicale e amo la mia scuola: non si fa altro che cantare, suonare, cantare e suonare.
Amo cantare, è una delle mie più grandi passioni, un giorno vorrei proprio diventare una star visto che ora non lo sono.

Eh no, nella mia scuola, soprattutto nella mia classe non sono considerata molto, anzi sono esclusa, sto quasi sempre da sola. Sono vittima di bullismo, mi hanno presa di mira e sono il 'divertimento' quotidiano di molti ragazzi nell'istituto. L'unica cosa che mi tira su è proprio il canto. Canto quando sto male, quando sprizzo gioia da tutti i pori e non mi stanco mai.

Quasi un anno fa arrivò in questa scuola un ragazzo di nome Liam James: ragazzo alto, capelli castani a scodella e piastrati, magro e sorridente.

Lo notai subito, mi abbagliò con la sua bellezza il suo sorriso ma sapendo di essere la sfigata della classe non mi si avvicinerà mai, tanto sono abituata, così abbassai la testa e guardai il banco.

E invece mi sbagliai, perché fui la prima persona che salutò; omg mi batteva il cuore, era stato come un amore a prima vista:

 

 

 

*flashback*

 

Liam: Ehi ciao, io sono Liam piacere – e mi porse la mano mentre mi sorrise.

Faith: Ciao piacere, io sono Giulia. - non sorrisi, e non lo guardai neanche.

Liam: come stai?

Faith: bene, tu?

Liam: tutto bene. Io sono il ragazzo nuovo

Faith: si lo so, ci avevano avvisati che saresti venuto – stavolta sorrisi, non volevo apparire maleducata -

Liam: posso sedermi vicino a te?

Faith: certo tanto il posto e' libero!

 

-si siede, a me inizia a battere il cuore forte, lo guardo sorridendo e lui ricambia-

 

Liam: allora parlami di te.

Faith: cosa vuoi sapere?

Liam: quello che vuoi.

Faith: beh.. allora ho 18 anni, sono una ragazza un po pazza, amo fare qualche cazzata ma sono una ragazza coi piedi per terra, amo scrivere, scrivere soprattutto canzoni e amo cantare. amo soprattutto mangiare u.u

 

-lui strizza un po' gli occhi e dice: ahah ami mangiare? Beh quello anche io. Canto anche io, è la mia più grande passione e vorrei tanto fare di questo un mestiere. Sono un ragazzo molto romantico, dolce, amo anche io fare qualche cazzata ma ho la testa sulle spalle.

 

'bene,è perfetto, è perfetto per me, è la metà che stavo cercando' – pensai.

 

'Ehi brutta racchia perche' parli con questo ragazzo così carino? Tanto non gli piaci, evapora' – disse Katelyne, la ragazza più carina della classe. Lei era bionda, alta, occhi verdi e un sorriso che mi sotterrava ogni giorno.

Non poteva non piacere a nessuno, di sicuro avrà colpito anche Liam e vorrà provarci; ecco ancora una volta questa stronza non mi lascia stare mi deve rovinare le giornate e la vita.

 

'Ti prendono molto in giro qua dentro vero ?! Ecco perchè era libero qui vicino a te' – mi chiese Liam.

 

-non capivo come se ne fosse accorto; all'inizio non volevo rispondere, avevo paura che se gli avessi risposto di si se ne sarebbe andato ma decisi di essere sincera : si, mi prendono in giro tutti i giorni, mi insultano e mi deridono' – risposi.

Liam: beh sappi che io non amo queste cose, da oggi in poi ci sono io con te!

 

-ma che dolce che è, pensai subito e gli sorrisi-

 

Da quel momento nacque un'amiciza grandissima tra me e Liam.

Eravamo diventati migliori amici. Eravamo tutti i giorni insieme, ridavamo scherzavamo, ci sostenevamo per qualsiasi cosa. Non litigavamo quasi mai a parte per cose futili, ma sono cose che capitano.

 

*Un anno dopo*
 

Liam: Ohh cretina cosa facciamo oggi dopo scuola?
Faith: che cazzo ne so io, tu cosa vuoi fare?

Liam: voglio andare al cinema a vedere un film.

Faith: quale film?

Liam: 'cosa riserva l'amore'

Faith: ma che palleeee, in un anno siamo andati solo a vedere film dolci !

Liam: ehi stronzetta zitta che piacciono anche a te!

Faith: lo so babe però boh stavolta non ho voglia di vederlo, sinceramente ho voglia di restare a casa a guardarmi un telefilm con popcorn e bibite.

Liam: va beh non è una brutta idea, al cinema ci andremo un altro giorno.

 

-evvaiii, rimanevamo a casa. In un anno l'amore per questo ragazzo non potete capire come era cresciuto, ma decisi di tenermelo stretto attraverso un rapporto di amicizia intima, non volevo perderlo-

 

Faith: dobbiamo andare al supermercato a prendere le cose, andiamo direttamente dopo scuola o torniamo un attimo a casa a posare le cartelle?

Liam: no andiamo direttamente.

Faith. Okay.

 

*driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin* finalmente suona la campana, noi corriamo fuori dalla monotonia e iniziamo a divertirci come sempre. Prendiamo l'autobus, andiamo al supermercato e iniziato a prendere di tutto e di più: patatine al formaggio, patatine bianche, nacos, popcorn, salsa piccante, birra, coca cola, dolciumi e marshmellow.

I nostri occhi impazzivano alla sola vista del carrello pieno di quelle delizie. Pagammo,e corremmo subito a casa.

Erano le 3.30, entrammo, lanciammo le cartelle vicino al muro di casa mia -(si vivevo da sola, in realtà sono romana ma sono dovuta salire per studiare in questa scuola e dovevo per forza trasferirmi. Per non fare muovere i miei che avrebbero perso il lavoro, loro mi hanno pagato l'affitto e gli studi, così vivo da sola. Vivere da sola è una vera pacchia, non ve lo immaginate neanche)- ci togliemmo le scarpe e i giubbotti, posammo le buste, prendemmo il telecomando e ci lanciammo sul morbido divano.

 

Liam: aaaah che relax, non ne potevo più di stare a scuola oggi, la giornata non passava più.

Faith: minchia a chi lo dici. Dai oh metti sky che ci guardiamo sto telefilm.

-si intitolava 'il sogno di una vita'; in poche parole parlava di una ragazza molto intraprendente, che aveva avuto una vita difficile e non aveva le possibilità economiche di poter avverare il suo sogno. I suoi genitori non la sostenevano mai, così all'età di 16 anni decise di andare via di casa, trovò un lavoro e riuscì piano piano a cavarsela da sola.. (continua). -

 

Liam: uh dai che oggi scopriamo di chi si è innamorata Emilie.

Faith: ah si è vero.

 

*inizia il telefilm, intanto che lo vediamo mangiamo e commentiamo le scene*

 

Faith: ma che bella che è stata questa puntata, non vedo l'ora di domani, sono proprio curiosa!

Liam: anche ioo, concordo! Bene ora però dobbiamo fare le sfide col mangiare.

Faith: ancora? Ancora non sei sazio? - egli fece di no con la testa e scoppiammo in una risata collettiva-

 

'Bene dai qual'è la prima sfida di oggi Liam?' - chiesi – 'Bene allora prendi la salsa piccante e prendi le patatine e i dolci. - presi il tutto e mi risedetti – e ora? - chiesi – ora prendi i marshmellow, inzuppali nella salsa piccante e vediamo quanti riesci a mangiarne senza che ti bruci la gola.

Faith: oh mamma mia ma tu vuoi farmi morireee.

Liam: assolutamente no tesoro, a limite ti senti male ci sono io.

 

-non so perchè ma in questa frase ci trovavo un doppio senso. Lui ci sarebbe stato, mi avrebbe curata lui? Beh buon per me.-

 

Liam: okay inizia dai io conto.

 

Intingo il primo marshmellow nella salsa piccante e poi lo mangio; ne mastico uno, due,tre, cinque, dieci, arrivata al quindicesimo inizio sentire un bruciore allo stomaco e alla gola, spalanco gli occhi e guardo Liam cosi : O.O

Lui scoppia a ridere e mi dice: ahah dai scema non fare sta faccia continua.

Io non riuscivo a parlare e lui continuava a ridere.

Dopo un po' si accorse che stavo male, corse così a prendere da bere, mi prese tutta la bottiglia di coca cola, la presi con rabbia e iniziai a sgolarmene metà.

Calmatosi il mio bruciore alla gola dissi: ahh cacchio mi sento meglio e per sbaglio mi scappò un rutto per colpa della coca cola.

Liam scoppiò a ridere e non riusciva più a smettere – 'Allora la vuoi smettere cretinoo?' - dissi io – lui però continuava a ridere.

Allora lo minacciai – 'se non la smetti fai una brutta fine'

Liam: ah si? E che fine farei? - disse continuando a ridere.

Faith: potrei infilarti un marshmellow pieno di salsa piccante nel naso e bagnarti con la coca cola. u.u

E cosi feci, era tutto inzuppato che schifo. Diciamo che stavolta avevo esagerato un pochino; così lui prese la birra che non avevamo bevuto, me la versò in testa, poi prese delle patatine e me le sbriciolò sempre in testa.

Faith: aaaaaaaaaaaaaaaahh cosa hai fatto Liammmmm?
Scappa davvero perchè ti uccido – intanto ridevo-

Liam: uuuuh che paura mamma mia.

-iniziammo a correre per tutta la casa, lui rincorreva me e io rincorrevo lui.

Alla fine io come una cogliona inciampo su uno scalino bagnato.
Liam ridendo mi chiede: ti sei fatta male amore?

 

-io non risposi alla sola pronuncia della parola amore mi bloccai e lo fissai a bocca aperta, non sapevo che dire, volevo alzarmi e baciarlo intensamente ma dovevo trattenermi-

 

Liam: ehi stai bene, sei sicura?

Faith: sisi sto bene scusami, aiutami a rialzarmi che mi fanno male le gambe.

Liam: ci credo, ti sei bloccata come se stessi facendo una spaccata ahahah

Faith: non prendermi in giro brutto stupido e lo spinsi; finì sul muro e lo guardai in modo intrigante, talmente tanto che lui mi disse: ehi cosa c'è da guardare?

Faith: ehm niente, sei bello anche tutto sporco sai?

Liam: ah si?

Faith: oh si, io sono la bocca della verità. - e ora fu lui a guardarmi in modo intrigante.

 

Era tardi ormai e Liam non avendo la macchina non sapeva come tornare a casa cosi lo invitai a restare da me, tanto il giorno dopo non c'era scuola e poi non mi andava di rimanere da sola.

Lui accettò ma mi chiese se poteva farsi una doccia visto che era tutto sporco.

Gli diedi un accappatoio e un asciugamano e gli diedi la chiave del bagno così, se avesse voluto chiudersi.

Faith: Liam però fai presto che devo farla anche io!

Liam: non preoccuparti ci metto 5 minuti, o se no vieni con me.

Faith: Liam cosa sta dicendo? - sorrisi un po imbarazzata.

Liam: scherzavo !

 

-non capivo se gli piacevo o no, era già la seconda o terza frase che me lo faceva pensare, volevo una risposta-

 

'Ah okay' – risposi io

In 5 minuti finì la doccia e poi entrai io. Lui intanto si vestii e aspettava me per vederci un film.

Esco dal bagno in accappatoio e lui casualmente passa in corridoio, doveva andare in camera e io pure.

'Prego signorina passi prima lei' – m disse

'Grazie' – risposi

 

Lui intanto da dietro mi guardava, lo sentivo, sentivo i suoi occhi appiccicati ai miei, ahhh se volevo girarmi e baciarlo, ma no Faith no, calmati è il tuo migliore amico, non gli piaci e così rovineresti tutto.

Entrai in camera e aspettai che Liam uscisse per rivestirmi.
Fatto tutto esco dalla stanza, mi dirigo verso il salotto dove Liam mi stava aspettando con un bel gelato, una coperta e accese la tv.

'Ma grazie' – dissi io

'Di niente dolcezza' – mi rispose Liam, che film guardiamo stasera?

Faith: Non lo so, che film ci sono?

Liam: mmh tutti film monotoni.

Faith: ah ho trovato, bello questo, guardiamo 'amici di letto' !

Liam: ahah va bene, come vuoi tu.

 

-Ci sedemmo sul divano, io facendo finta di essere stanca appoggiai la testa sulla sua spalla destra, piegai le gambe, mi misi sotto la coperta con lui e iniziammo a vedere il film mangiando il gelato.

C'erano alcune scene divertenti mentre altre un po mlmlml e ci stuzzicavamo, lui ci stava però non si tirava indietro. Cosi decisi di continuare, finchè non mi diceva niente-

 

Finito il film restammo sul divano a parlare e stavamo immaginando se una cosa del genere fosse successa a noi.
Faith: beh a me non dispiacerebbe, a te?

Liam: beh non si sa mai

-come non si sa maii cacchio, ma ce l'hai la bocca per parlare perchè non mi dici le cose come stannoooo? - pensai tra me e me-

Liam: se capitasse con te non mi dispiacerebbe la cosa

 

'lo ha detto, lo ha dettoooo, non gli dispiacerebbe. Questo vuol dire che mi trova anche solo carina. Aaaaaaaaaaaaahh vorrei saltare dalla gioia ma non posso' – mi limito così a fargli solo un sorriso che poi lui ricambia.

 

Liam: vieni qui, appoggia la testa sulla mia gamba.

-Mi appoggiai e sentivo il cuore battere fortissimo, oh mio Dio ero così emozionata; lo guardai dal basso e ci sorridemmo ancora. Iniziò ad accarezzarmi dolcemente i capelli e a spostarmeli dalla fronte, e per spezzare l'imbarazzo iniziammo a ridere e a scherzare.

Con quelle mani mi stava rilassando, a momenti mi addormentavo; erano così dolci, sensuali, docili e mi faceva sentire bene.

 

Liam: sei stanca? - mi disse guardandomi

Faith: si sono un po stanca.

Liam: vuoi che andiamo a dormire?

 

-feci di si con la testa e mi prese in braccio portandomi nel letto; lui per non lasciarmi da sola si sdraiò vicino a me continuando ad accarezzarmi i capelli e la fronte. Intanto mi osservava, a volte aprivo di poco gli occhi e me ne accorgevo. Dopo mi addormentai e passò la notte.

La mattina dopo fui svegliata da un odore buonissimo di uova fritte, pancetta affumicata e pane tostato. Erano le 11, guardai l'orologio, e subito dopo vidi Liam arrivare in camera con la colazione.

'Ma che gentile che sei babe grazie' – dissi

'Figurati dolcezza, è il minimo - mi disse

 

-eh si quella mattina mi svegliai proprio bene, c'era lui e la giornata andò sempre meglio. Uscimmo verso le 14 del pomeriggio, andammo a farci un giro non sapevamo ancora dove ma ci incamminammo. Mi ero voluta vestire e truccare bene per cercare di fare ancora più colpo, dopo ieri volevo delle risposte concrete. Mentre camminavamo stavamo conversando e dopo un po' mi sentii afferrare la mano.

Lui me la prese dolcemente e la legò alla sua, poi alzò lo sguardo e mi sorrise.

 

Liam: come mai così sopresa?

Faith: no.. niente...

Liam: sicura?

Faith: si, credo..

 

-Liam rise e girò la testa, continuammo a camminare e a parlare e questa sensazione iniziò a piacermi. Iniziai a sentirmi a mio agio sempre di più. Aaaahh volevo morire, ero troppo felice, il mio sorriso non era mai stato così brillante e così grande. Girammo un po per negozi e si fecero le 17, volevo tornare a casa e lui mi ci portò subito.

Ci sedemmo sempre su quel divano e guardammo il nostro telefilm, il sabato iniziava più tardi, lo guardammo sempre mangiando e ad ogni puntata eravamo sempre più allibiti e curiosi.

Liam: cosa facciamo adesso?

Faith: non lo so, stavolta decidi tu, ho deciso tutto io negli ultimi due giorni.

Liam: bene allora cantiamo?

Faith: buona idea – mi mancava cantare, ma quando stavo con lui me ne dimenticavo totalmente. Cantammo a cappella all'inizio, poi mi accompagnò con una base dolce al pianoforte. Cantammo 'irresistible' dei One Direction.

Ahh che dolcezza, mente suonava mi guardava cantare e lui faceva le seconde voci, volevo impazzire.

Finito di cantare mi fece un applauso e io arrossii.

 

'Cosi esageri però, sei stato bravissimo anche tu eh' – dissi

'Lo so ma tu hai cantato, hai una voce bellissima te l'ho sempre detto' – mi rispose

 

-io arrossii ancora di più e mi alzai imbarazzata per andare a prendere qualcosa da bere, poi tornai di là e iniziammo a scherzare come due migliori amici.

Arrivò sera, dovevamo tornare a scuola il giorno dopo quindi eravamo costretti ad andare a dormire presto.

Dormì ancora da me, insistetti io per farlo rimanere.

Stavolta ci addormentammo insieme, abbracciati, che cosa strana !

Ci svegliammo la mattina tutti stanchi, ci preparammo e andammo a scuola. Nel tragitto lui mi riprese la mano e io dissi : 'ma sei pazzo Liam? Chissà cosa può pensare poi la gente, prenderanno per il culo anche te.

'Cosa mi importa? Che la gente pesasse quello che vuole' – mi rispose.

 

-e lì siiiiiii che iniziai a sorridere davvero, ero felice, fottutamente felice. Sisisisisisisisisisisisiiiiiii che bello-

 

Arrivammo a scuola e molti ci guardavano stupiti, io abbassai la testa ma Liam mi disse di alzarla e di continuare a sorridere come ho fatto in questi ultimi giorni con lui.

Lo feci e mi sentii meglio.

Katelyne, la rozza sgorbutica che mi insultava tutti i giorni rimase scioccata, voleva dire qualcosa ma l'immagine mia e di Liam mano nella mano le si bloccò in gola.

Andammo in classe, facemmo lezione e a volte ci scambiavamo sguardi intriganti, sorrisi ecc.

ma continuavamo comunque a scherzare come due migliori amici, non cambiò niente, anche perchè non stavamo insieme, o meglio, non ancora. La professoressa ci diede un avviso importante per noi : il ballo di inverno !

Non c'era festa o avvenimento migliore in questo momento.

 

*Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinnnnn*

suona la campana e di nuovo mano nella mano ritornammo a casa, casa mia ovviamente.

Stavolta dovevamo decidere che vestito indossare quella sera così uscimmo, lui andò in un negozio a scegliere il suo e io in un altro negozio a provare il mio.

 

'Fra un'ora e mezza alla fontana' – dissi io

'Okay' – rispose lui.

 

-Io ero sovrappensiero, chissà che vestito sceglierà lui, chissà quanto sarà bello, chissà se verrà con me..

e poi mi sorse un altro dubbio: chissà se gli piacerà il vestito che sceglierò. Passata un'ora e mezza ci rincontrammo, tutti e due coi sacchetti in mano, incuriositi, ma non potevamo vederli, sarebbe stato brutto. Stavamo tornando a casa e mi sorse spontanea una domanda: allora chi accompagnerai a questo ballo? - non rispose, mi guardò soltanto sorridendo e basta.

Tornati a casa regnava il silenzio, io aspettavo ancora una risposta che non mi era stata data e che forse non avrei ricevuto.

Ma il ballo era fra una settimana..

La serata si concluse allo stesso modo della altre, il giorno seguente anche e anche quello dopo ancora.

Arrivò giovedì e lui ancora non rispose a quella mia fatitica domanda.

Così andai a frugare tra le sue cose, in sua assenza, per vedere se c'era un bigliettino o qualcosa del genere.

Non trovai un bel niente mannaggia, a parte.. un bigliettino di invito da parte di Katelyne.

Quella baldracca si era messa in messo troppe volte ormai; volevo alzarle le mani ma sapevo che non lo avrei mai fatto.

Tornò Liam, io corsi in bagno, uscìì due secondo dopo e feci finta di niente e un po arrabbiata dissi : bentornato!

'Ciao cucciola' – mi disse stampandomi un bacio sulla guancia – ma sei arrabbiata?

'No, assolutamente!' - risposi.

'va bene se lo dici tu..' - disse

Cazzo odiavo rispondergli male soprattutto in questo momento che lo sentivo sempre più mio, era quasi mio.

Fanculo a Katelynne, fanculo cazzo, me la trovavo da ogni parte.

Andai così in camera mia e mi stesi sul letto, con la musica a tutto volume. Musica un po triste, Liam se ne accorse, entrò in camera e mi disse: 'ehi, mi dici perchè sei arrabbiata?' - non volevo rispondere, non potevo. Non potevo dire niente si sarebbe arrabbiato, primo perchè ho frugato nella sua roba e secondo perchè non stavamo insieme non potevo essere così gelosa, chissà cosa avrebbe potuto pensare.

Io però gli diedi dei segnali, guardai attentamente la busta con il mio vestito dentro e lui disse : 'ho capito, sono due le cose: o perchè non ti ho detto con chi vado o perchè hai scoperto che Katelynne mi ha invitato.

'Esatto' – risposi.

mi accarezzò ancora i capelli come faceva al suo solito quando voleva fare il dolce e disse: non ti ho risposto perchè credevo che la cosa fosse chiara, non voglio andare con Katelynne al ballo ma con te.

 

-finalmente sentii uscire dalla sua bocca quelle fottute parole, le attendevo cazzo, le attendevo con ardore - ma poi chiesi: come mai da un momento all'altra hai deciso di provarci con me, di venire al ballo con me e di darmi tutti queste attenzioni?

'Perchè io avevo capito, avevo capito già da tempo di piacere a te e anche io provavo una piccola attrazione, ma siamo migliori amici, non volevo rovinare tutto subito, avevo anche bisogno di conoscerti meglio' – rispose

 

-e aveva ragione, dovevamo conoscerci meglio, e sono contenta che le cose siano andate in questo modo – così felice feci un bel sorriso e lo abbracciai forte. C'era la forte attrazione, volevo baciarlo, ma sentivo che non era ancora il momento giusto.

Arrivò in fretta sabato, era il giorno della festa, Liam dovette tornare anche un po a casa sua e decise di prepararsi lì.

Liam: alle 20 vengo a prenderti dolcezza!
Faith: va bene, ti aspetto.

 

-ero taaaaaanto felice, ma proprio tanto, che saltellai per tutta casa, accesi la musica, e iniziai a farmi la ceretta, poi passai allo smalto, poi alle sopracciglia ecc ecc.

In un battibaleno arrivarono le 19.30 e io dovevo ancora vestirmi e farmi i capelli, per fortuna mi truccai.

Alle 20 precise fui pronta bella e profumata.

A dimenticavo, il mio vestito era un vestito scollato e tutto lungo, bianco con dei diamantini sulle parti ricamate del vestito.

Mi sentivo bella per una volta, mi sentivo bene, sorridevo attendendo il mio cavaliere e qualche minuto dopo arrivò anche lui.

Ero ansiosa, dovevo aprire la porta e non sapevo cosa aspettarmi.

Presi coraggio, la aprii e vidi lui così bello ma bello che quell'aggettivo oramai non valeva più niente. Era molto più che bello,era meraviglioso, stupendo.

Lo guardai e mi brillavano gli occhi, stava così bene con quello smocking nero, mi porse la mano per dirigerci verso la macchina e prima di farmi entrare mi disse: 'sei bellissima, non posso resisterti stasera, stasera sei davvero bellissima, mi hai lasciato senza parole, neanche il mio cuore riesce più a battere'.

 

Diventai rossa e salii in macchina con lui; eravamo mano nella mano, e sorridavamo.

Arrivammo poco dopo a scuola, erano tutti così belli quella sera; mancava una persona però : Katelynne, visto che Liam non aveva accettato l'invito rimase a casa, nessuno la volette accompagnare, capirono che oltre alla bellezza non aveva niente di bello.

Così quella sera era solo per noi, tutta per noi, i nostri sguardi si incrociavano sempre, i nostri corpi ancora di più. Eravamo abbracciati, stretti, sentivo il suo cuore battere all'impazzata; il mio anche batteva fortissimo, mi sentivo svenire.

Ballammo, ballammo e basta senza parlare, a fine serata lui mi fece un discorso così dolce che mi scese una lacrima : sono venuto qui poco più di un anno fa e il mio istinto mi disse di avvicinarmi a te e salutarti, conoscerti. Siamo diventati col tempo buoni amici anzi, migliori amici, complici, in intimità. Io so cose di te che nessuno sa e viceversa, se l'unica persona sincera che abbia mai conosciuto e con la quale mi sia aperta così facilmente.

Abbiamo cantato insieme tutti i giorni, ho ascoltato attentamente la tua dolce e candida voce e la notte non facevo altro che sentirla nelle orecchie mentre ti sognavo e ora sono qui che ti sto dicendo che quest'amicizia per me sta tramutando in amore, è come un piccolo fiore che sta sbocciando, proprio come me e te. Voglio rimanerti migliore amico ancora, voglio che questo rapporto non svanisse mai ma allo stesso tempo voglio averti al mio fianco, voglio che tu riempia la mie giornate di sorrisi, pianti e litigate se è davvero necessario tutto questo per averti con me.

Voglio portarti in giro per il mondo e poi riportarti a casa in braccio se tu me lo chiedessi, se tu fossi cosi stanca.

Vorrei avere quelle labbra per me, quelle braccia che emanano un calore enorme tutte per me. Vorrei avere le due dolci e fini mai tutte per me, vorrei che mi toccassero il viso ogni giorno, vorrei che combaciassero sempre con le mie mani come se fosse un puzzle vivente.

Voglio chiederti: vuoi essere la mia ragazza? (e intanto mi porge un bellissimo anello) – io dalla piccola lacrima scoppio a piangere e intanto rispondo 'SI, si che lo voglio. E' il momento che aspettavo da sempre, da quando ti ho conosciuto tu mi hai fatto battere il cuore, sentire le farfalle nello stomaco e ridere ogni giorno.

Lo voglio, voglio averti sempre con me.' - risposi.

 

E così, con il buio che impadroniva la sala e la musica di sottofondo le nostre bocche si avvicinarono lentamente e si unirono per dirsi che si amavano, che si desideravano, proprio come facevano le nostre mani.

  
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