Il tuo nome ripetuto più volte come se fosse una cantilena insieme a quelle gocce bagnate che hanno raggiunto il tuo viso ti hanno obbligato a svegliarti. 
Non riesci a capire perchè tutte le persone presenti in quella stanza ti guardino con quell'espressione addolorata, non riesci a capire perche i loro volti sono segnati dalle lacrime. 
Li chiami uno ad uno, ma nessuno risponde, sembra non possano sentirti. Ti alzi, credendo di essere prigioniero di un'illusione e ti ritrovi a guardare te stesso su quel dannato tavolo operatorio.

Morto.
Ecco la verità. Ecco perchè stanno piangendo.

Volgi lo sguardo verso i presenti, verso Sidney e Gage...verso Trent e Trivette... Trent il tuo allievo e Trivette il tuo collega e vedi la loro sofferenza e la loro rabbia e hai paura,paura che facciano qualcosa di troppo avventato.

Manca qualcuno.
Manca lei.
La cerchi, i tuoi occhi si muovono ansiosamente per quella stanza alla ricerca del suo dolce sguardo di smeraldo e non trovandola si rattristano.
Possibile che anche i morti soffrano?

Esce e tu l'accompagni. Senza che lei possa saperlo, le cammini affianco per quel lungo corridoio. Se avessi potuto le avresti afferrato la mano.

Le resti accando mentre segue il corteo funebre. Scorgi la sua prima lacrima quando il tuo corpo raggiunge la sua ultima dimora. Allunghi la mano. Vorresti asciugarle il viso, ma non puoi.
Per la terza volta ti senti morire.
L'hai lasciata sola.

Le resti accanto mentre quel tuono fa vibrare il terreno, mentre alza i suoi meravigliosi occhi e lascia che le sue lacrime si mischino a quelle del cielo. Con l'indice percorre i caratteri incisi su quella lapide bianca appena posizionata.

Cordell Walker.

Ti fa uno strano effetto vedere quel nome scritto nel marmo, ti ricorda quello di Elizabeth,tua madre;di Hellen,il tuo primo amore;di Lucas morto troppo presto...e di tuo padre.

Morto anni fa, insieme a loro.

La senti gridare, ti chiede perchè l'hai fatto, perchè hai scelto la morte e non sai che dire.

Mentre la vedi disperarsi per te, il tuo cuore può solo desiderare quella seconda possibilità che non arriverà mai. Non potrai più abbracciarla, non potrai più sentire il suo dolce profumo.

Non ti può sentire, l'hai dimenticato? Non la puoi toccare, lo sai.
Una voce ti chiama e ti volti. 
Tuo padre ti aspetta, è giunto il momento di seguirlo. Devi andare da lui. Non hai più tempo, ma i tuoi occhi non riescono a staccarsi da lei, dal suo splendido viso.

Cordell.

Tuo padre ti chiama di nuovo, ma le tue gambe si rifiutano di muoversi.
Ti avvicini e le sussurri un dolce ma inutile ti amo.
Non riesci a descrivere ciò che provi: dolore, amarezza, tristezza. 

Non lo sai nemmeno tu.
Senti la mano di tuo padre afferrare la tua.

Non puoi restare, non più.
Mentre lo segui volgi nuovamento lo sguardo verso di lei, verso il tuo più grande rimpianto e scopri che anche i morti possono piangere.
Mentre ti allontani una lacrima amara scorre sul tuo viso. 

Non t'importa se ad attenderti ci sarà l'Inferno o il Paradiso. 

Nulla ha importanza ora. 

Non vedrai più la tua Alexandra.