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Autore: FEDE83    11/01/2013    2 recensioni
Si ascoltano e cantano centinaia di canzoni al giorno nel mondo, eppure solo poche di esse ci rimangono impresse nel cuore e nella mente, forse per le parole che le compongono o forse per quello che ci ricordano. Una canzone può lasciare messaggi e impressioni diverse da persona a persona, ma delle volte una canzone può avere più significato di quanto di quanto si possa pensare.
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Era da poco passata la mezzanotte quando il campanello suonò la prima volta, ebbi timore di andare a vedere chi era dato che a casa da sola, i miei genitori erano andati a teatro con degli amici e rimasero a casa loro per la notte, neanche un minuto dopo il campanello suonò una seconda volta e andai a vedere chi fosse a quell’ora, feci fatica a riconoscerlo e quando lo riconobbi gli aprii la porta.
Aveva un taglio sopra l’occhio destro e il labbro gonfio e sanguinante, il viso era pieno di lividi e gli abiti strappati.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finn Hudson | Coppie: Puck/Rachel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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I just need you now
 
Picture perfect memories scattered all around the floor 
Reachin' for the phone 'cause I can't fight it anymore 
And I wonder if I ever cross your mind 
For me it happens all the time 
Si ascoltano e cantano centinaia di canzoni al giorno nel mondo, eppure solo poche di esse ci rimangono impresse nel cuore e nella mente, forse per le parole che le compongono o forse per quello che ci ricordano. Una canzone può lasciare messaggi e impressioni diverse da persona a persona, ma delle volte una canzone può avere più significato di quanto di quanto si possa pensare.
 
It's a quarter after one, I'm all alone and I need you now 
Said I wouldn't call but I lost all control and I need you now 
And I don't know how I can do without 
I just need you now 
Anche io, Rachel Berry, ne ho una. 
Lo so è strano pensare che tra le tante che canto ogni giorno e conosco da sempre, ne abbia solo una tanto da usarla come suoneria del telefono. 
Sono passati anni da quando me la dedicò al glee club, senza sapere che la stava cantando a me. Quella settimana dovevamo dimostrare che il binomio glee e football poteva funzionare, Mr Shue e la coach Beist hanno deciso di unire le due formazioni e, fare un’esibizione durante la pausa della partita di campionato di venerdì sera.
 
Another shot of whiskey can't stop looking at the door 
Wishing you'd come sweeping in the way you did before 
And I wonder if I ever cross your mind 
For me it happens all the time 
La canzone non era un compito datoci da Mr Shue, ma volevo riconquistare Finn, il mio ex, certa che ce l’avrei fatta chiesi a Noah di aiutarmi e lui accettò, anche se non ne era molto convinto. Così quel pomeriggio venne a casa mia con la sua chitarra, per prima cosa cominciai facendogli ascoltare alcuni brani che avevo precedentemente selezionato, come prevedevo nessuna di quelle non era di suo gradimento e le stroncò tutte dandomi le dovute spiegazioni, poi però mi chiese cosa avrei voluto sentirmi dire io e senza pensarci troppo gli risposi, quello che volevo era che Finn sentisse di avere bisogno di me. A quel punto Noah disse di avere la canzone adatta e me la fece ascoltare, il giorno dopo con spartito e testo alla mano cominciammo a prepararla, passando insieme molte ore. 
Il risultato non fu quello che mi aspettavo e all’inizio ci rimasi male, non lo nego, ma avevo messo in conto che sarebbe potuto accadere. Ma in fondo non mi era andata così male, perché due sere dopo e un centinaio tra mail, sms e bigliettini vari, lo stesso Noah si presento a tarda ora sotto casa mia per dirmi delle cose che non mi sarei mai aspettata da lui.
 
It's a quarter after one, I'm a little drunk and I need you now 
Said I wouldn't call but I lost all control and I need you now 
And I don't know how I can do without 
I just need you now 
Era da poco passata la mezzanotte quando il campanello suonò la prima volta, ebbi timore di andare a vedere chi era dato che a casa da sola, i miei genitori erano andati a teatro con degli amici e rimasero a casa loro per la notte, neanche un minuto dopo il campanello suonò una seconda volta e andai a vedere chi fosse a quell’ora, feci fatica a riconoscerlo e quando lo riconobbi gli aprii la porta. 
Aveva un taglio sopra l’occhio destro e il labbro gonfio e sanguinante, il viso era pieno di lividi e gli abiti strappati.
“Noah che cosa ti è successo?” chiesi preoccupata.
“Cose che mi capitano spesso” sussurrò.
“Chi è stato stavolta?” ma prima che potesse dire qualcosa lo feci entrare “dai entra … siediti sul divano e aspettami … arrivo subito”
Mi diressi in bagno e presi il materiale utile per pulirlo e medicarlo, lo raggiunsi in salotto e cominciai a pulirgli il viso.
“Se ti faccio male, dimmelo, ok” ordinai.
“Si tranquilla ho la pelle dura” affermò.
“Mi chiedo come cavolo fai a cacciarti sempre nei guai e a combinarti in queste condizioni” sbuffai “non ti piacciono le donne non sposate”
“Questa volta non è come pensi, lei non è sposata … hai” s’interruppe.
“Scusa … cercherò di essere più delicata, questo brucerà” lo avvertì.
“E neanche fidanzata …” terminò.
“Allora chi è stato suo padre, suo fratello … chi?” richiesi.
“Il suo ex” bisbigliò.
“Il suo ex … Noah cos’hai combinato stavolta” mentre continuavo a medicarlo.
“Niente di sbagliato per una volta” disse.
“Bhe allora perché sei conciato così?” chiesi.
“Ha fatto una battuta di troppo che non mi piaceva … così gli sono saltato al collo …” lo interruppi io.
“Ho capito, ho capito non c’è bisogno che continui … solo … chi è lei, la conosco … si merita questo tuo … sacrificio?” chiesi guardandolo negli occhi.
“Si … lo merita … sei tu … ed è stato Finn a …” bisbigliò ancora.
“Io … io … sei sicuro … Noah?” balbettai incredula.
“Si, mai stato più sicuro di così in vita mia, soprattutto adesso” poi avvicinò le sue labbra alle mie e mi baciò.
Fu un bacio dolce e delicato, uno di quelli che non ti aspetti specialmente da uno come Noah e, quando le nostre labbra si staccarono gli sussurrai all’orecchio “e questo perché?”, la sua risposta fu immediata “perché è la cosa giusta da fare” e mi baciò ancora ma con più passione.
Terminai di medicarlo e data l’ora gli proposi di rimanere lì per la notte, accettò la mia proposta senza pensarci almeno così non avrebbe dovuto affrontare la madre e le sue domande. Chiamò la donna dicendole che sarebbe rimasto a dormire a casa mia dato che i miei non c’erano e non voleva che restassi da sola, ed ella approvò.
Si addormentò poco dopo nella camera degli ospiti che gli avevo preparato.
 
woah woaaah. 
Guess I'd rather hurt than feel nothin' at all
Da quei fatti sono passati quasi dieci anni di cose ne sono successe e ancora ne succederanno, ma allora come oggi quella canzone non ha perso la sua importanza. 
Oggi manca meno di una settimana al giorno del matrimonio, del nostro matrimonio e, lui imperterrito ancora mi chiede il motivo di perché fra tante proprio quella canzone, poiché originariamente non era dedicata a lui ma ad un altro. La mia risposta non cambia mai, ed è perché mi ha portata a lui e lui a me. 
 
It's a quarter after one I'm all alone and I need you now 
And I said I wouldn't call but I lost all control and I need you now 
And I don't know how I can do without 
I just need you now
 
Ecco perché l’ho impostata come suoneria per le sue chiamate sul mio telefono, anche se tante volte lui la cambiava ma, appena me ne accorgevo la rimettevo sempre. Perché? 
Perché è la cosa giusta da fare.
 
I just need you now 
Ooo, baby, I need you now
  
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